II Sole 24 Ore - 28.03.2020

(Romina) #1

Il Sole 24 Ore Sabato 28 Marzo 2020 17


Finanza


Mercati


Banche, arriva lo stop ai dividendi


Congelati 30 miliardi in due anni


EFFETTO VITUS


Bce e Bankitalia congelano


la distribuzione utili di tutti


gli istituti fino a ottobre


Enria: «Servono più risorse


all’economia, dalla mossa


vantaggi per banche e soci»


Luca Davi


Stop alla distribuzione dei dividendi


delle banche europee del  e del


. Almeno fino al prossimo primo


ottobre. La Bce interviene con una


raccomandazione dal carattere ecce-


zionale, ma necessaria per spingere le


banche a conservare il capitale e ar-


monizzare i comportamenti in un


comparto che sembrava volersi muo-


vere in ordine sparso sul tema della


cedole. E così, dopo la lettera inviata


dalla Federazione bancaria europea


che auspicava la necessità di frenare


i dividendi relativi al , ieri il Su-


pervisory board è intervenuto sulla


questione per chiarire l’approccio da


seguire già a partire da quest’anno. Il


vertice del board presieduto da An-


drea Enria, anticipato da Il Sole  Ore,


ha dato il via a una raccomandazione


che non lascia spazio a interpretazio-


ni: almeno fino al primo ottobre 


le banche non dovranno distribuire


dividendi né saranno autorizzati a va-


rare buy-back relativi a  e .


Così facendo, la Bce conta di trattene-


re nei fondi delle banche  miliardi


di capitale aggiuntivo Cet , patrimo-


nio che darà capacità aggiuntiva «per


fare prestiti per  miliardi», come


spiegato dallo stesso Enria.


La mossa della Vigilanza Bce è del


resto coerente con l’allentamento delle


maglie della regolamentazione messo


in atto dalla stessa Ssm. Perché se con
una mano la Vigilanza disegna prov-

vedimenti che permettono agli istituti


di avere più flessibilità su capitale e li-
quidità, difficile pensare con l’altra

consenta di distribuire utili agli azioni-


sti. Enria non a caso ricorda le «straor-
dinarie misure di liquidità», le «garan-

zie pubbliche molto elevate» e, ultimo


ma non meno importante, la «flessibi-
lità senza precedenti nella vigilanza».

A fronte di questa «panoplia di inizia-


tive pubbliche», Enria si dice «convin-
to» che non ci può «essere una strada

a senso unico» ed è «necessario anche
un contributo da parte delle banche e

dei loro azionisti». Il numero uno della


Vigilanza si dice anche consapevole
delle argomentazioni di chi teme che

queste misure «spaventeranno gli in-


vestitori azionari». Ma «credo – con-
clude Enria - che queste misure siano

nell’interesse a lungo termine delle


banche e dei loro azionisti».
La decisione punta di fatto anche

ad armonizzare l’approccio tra le


banche dei vari paesi europei. Giovedì
la Federazione bancaria europea pre-

sieduta dal ceo di UniCredit Jean Pier-


re Mustier aveva comunicato alla
stessa Vigilanza la disponibilità di

massima ad interrompere il paga-


mento dei dividendi . Ma anche
all’interno della stessa Ebf si sarebbe

riscontrata non poca difficoltà a rag-


giungere una linea condivisa. Com-
plice anche una stagione assembleare

oramai alle porte, le principali banche


italiane nei giorni scorsi avevano ri-
badito l’intenzione di rispettare le

promesse fatte al mercato. Da Intesa


a UniCredit, da BancoBpm a Ubi a
Bper, tutte le banche avevano ribadito

la loro road map sulla cedola. Realisti-


co che nei prossimi giorni siano con-
vocati i Cda delle diverse banche per

prendere atto delle valutazioni Bce e
per rivedere «le loro proposte in linea

con le nuove raccomandazioni», co-


me auspicato dalla Bce. Intesa ha an-
nunciato che esaminerà la comunica-

zione nel corso del cda di martedì


prossimo. La stessa Banca d’Italia, in
linea con quanto deciso dalla Bce, ieri

ha espresso a sua volta una racco-


mandazione a tutte le banche e gruppi
bancari rientranti sotto la sua super-

visione che almeno fino al primo ot-


tobre  non paghino dividendi,
inclusa la distribuzione di riserve, e

non assumano alcun impegno irrevo-


cabile per il pagamento dei dividendi
per gli esercizi finanziari  e .

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REUTERS

Il Leone in trasferta. Generali terrà l’assemblea 2020 lontano da Trieste


Parla Maurizio Tamagnini,


ad di Fsi: «Costruiamo le
condizioni per una

partnership fra il private


equity e gli imprenditori»
Carlo Festa—a pag. 

Private equity


Tamagnini:


«È tempo


di allearsi


con l’impresa»


EssilorLuxottica rivede l'outlook


sul  annunciato solo venti
giorni fa alla luce dell'impatto del

coronavirus e interrompe il


programma di buyback
—Servizio a pagina 

Occhialeria


EssiLux ferma


il buyback


e ritira le stime


per il 2020


EssilorLuxottica.
Stop al piano
di riacquisto azioni

Come si muoveranno nelle prossime settimane le agenzie in-


ternazionali sul rating sovrano dell’Italia e delle banche italiane?
Le due date da tenere d’occhio sono il  aprile, quando si pro-

nuncerà S&P Global, e l’ maggio quando sarà la volta di Moo-


dy’s e Dbrs Morningstar. Sulle banche l’approccio finora seguito
non ha portato a immediati tagli del rating. Vi sono state però

alcune riduzioni dell’outlook, che lasciano prevedere possibili


futuri tagli dei rating. Molto dipenderà dall’evoluzione del con-
tagio da Coronavirus, dalla durata del conseguente lockdown,

dall’aumento del debito pubblico e dal rallentamento dell’eco-


nomia. Finora, le previsioni di calo del Pil italiano nel  adot-
tate dalle agenzie di rating rientrano nella fascia di quelle più

ottimiste, soprattutto se confrontate con quelle di grandi ban-


che d’affari internazionali e centri di ricerca (anche italiani) che
ipotizzano cali su base annua ben superiori al %.

L’agenzia di rating Fitch, per esempio, prevede per ora


che il Pil dell’Italia scenda solo del % nel  mentre la
stima di S&P Global punta su un -,%. Per Moody’s la con-

trazione cumulativa sarà del ,% nei primi due trimestri


dell’anno, che dovrebbero essere i peggiori, allineandosi alle
stime più prudenziali dei vari centri di ricerca. La cautela

sulle stime può essere il segnale di un approccio soft rispetto


a un possibile downgrade? È ancora presto per dirlo, sarà
decisivo l’andamento del prossimo mese. Cer-

tamente il merito di credito dell’Italia è desti-


nato a peggiorare, con un rapporto tra debito/
pil in sensibile aumento, e un downgrade delle

agenzie di rating è da mettere in conto. L’es-
senziale è mantenere il livello di investment

grade, che per il momento resta una condizio-


ne essenziale perché i titoli di Stato italiani pos-
sano essere acquistati da Bce nel suo quantita-

tive easing allargato.


L’unico waiver (deroga) sul rating concesso da
Bce nell’ambito del nuovo piano di acquisto bond

da  miliardi denominato Pepp (Pandhemic Emergency pur-


chase programme) riguarda per ora i bond sovrani della Grecia,
che non hanno un rating da “investment grade” ma verranno

comunque acquistati da Bce nella misura di circa  miliardi di


euro. Per tutte le altre emissioni obbligazionarie, pubbliche e
private, valgono le precedenti regole del piano di Qe denomina-

to App che non comprende i cosiddetti junk bonds.


L’Italia è a rischio in prospettiva? La regola seguita da Bce sul
rating è che si applica a un emittente sovrano il migliore dei rating

tra quelli delle quattro agenzie internazionali “ammesse” dall’Eu-


rotower: S&P, Moody’s, Fitch, Dbrs Morningstar. Quest’ultima è
quella che da tempo ha il rating più alto sull’Italia, tre “gradini”

(notch ) sopra il livello di sicurezza dell’investment grade. Un down-


grade non è da escludere, ma pare improbabile - stando ai loro at-
tuali report sulla crisi - che riguardi tre notch. In generale, Dbrs evi-

denzia che le inevitabili e necessarie «misure fiscali dei Governi sa-


ranno temporanee» e non dovrebbero comportare azioni di rating
poiché il loro costo appare gestibile «dato l’ambiente di tassi reali

negativi e la spinta alla ripresa economica che ne deriverà». Sull’Ita-


lia nello specifico solo un cenno: a differenza di Portogallo e Spagna,
l’Italia è arrivata a questa nuova crisi con tassi di crescita debole fin

dal . Come dire: se downgrade sarà, dipenderà anche dal rap-


porto debito/Pil che l’Italia ha peggiorato negli ultimi otto anni.
—Alessandro Graziani

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LO SCENARIO


LE VALUTAZIONI


Agenzie di rating caute


(per ora) su banche


e debito sovrano


Primi verdetti


il 24 aprile,


stime


prudenti sul


Pil Italia 2020


atteso in calo


«solo»


del 2-2,5%


ASSICURAZIONI


A Torino l’assemblea di Generali


Sulla cedola la parola agli azionisti


I grandi soci, a proposito


del dividendo, attendono


le indicazioni di Ivass


L’assemblea di Generali non si ter-


rà nella storica sede di Trieste. Cau-


sa Coronavirus e l’impossibilità del
presidente Gabriele Galateri di Ge-

nola, complici le restrizioni previ-


ste dal Governo, di spostarsi da To-
rino l’assise si terrà nella città della

Mole il prossimo  aprile. Un tra-


sferimento che si accompagna an-
che alla decisione di ridurre al mi-

nimo la presenza fisica dei soci,


tanto che al tavolo saranno fonda-
mentalmente in tre: il numero uno

Galateri, il notaio e il rappresen-


tante designato dagli azionisti.
In questo clima altro tema cru-

ciale è la cedola. Diverse Autorità


hanno richiamato banche e sog-
getti finanziari alla prudenza stan-

te l’incertezza generale rispetto al-


le prospettive . Nessuno, in


questo momento, può calcolare
quale potrà essere l’impatto del

Covid- sull’industria assicurati-


va. La volatilità dei mercati, con re-
lativi effetti sulla Solvency, le

agenzie al lavoro solo in digitale,


con un potenziale calo dei ricavi fi-
nali, e al contempo la minore sini-

strosità, a beneficio della redditivi-


tà, sono tre aspetti il cui peso sui
risultati dell’anno in corso è ancora

tutto da valutare. Di qui i richiami


delle Authority. Generali, in propo-
sito, all’ultimo consiglio di ammi-

nistrazione ha stabilito di proporre


agli azionisti la distribuzione di un
dividendo pari a , euro a titolo.

A questo punto, dunque, la palla


passa nel campo dei soci, spetterà
a loro in sede assembleare decidere

se procedere o meno. A riguardo, si


apprende che i grandi azionisti so-
no in attesa di specifiche indicazio-

ni da parte dell’Ivass.


Intanto, come ricostruito da Ra-


diocor, è solo la terza volta in quasi
 anni di storia che il gruppo non

terrà l’annuale assemblea a Trie-


ste, dove la compagnia è stata fon-
data nel dicembre . Un fatto a

suo modo storico - determinato


dalle restrizioni del Coronavirus -
se si pensa che il Leone era stato

costretto a svolgere l’assise fuori


sede soltanto nel  (tra Venezia
e Milano) e nel  (Venezia), per

la nota “questione triestina”, ovve-


ro la contesa sui territori di confine
tra Italia e Jugoslavia. Scorrendo

gli archivi di Generali, si scopre


inoltre che soltanto un anno, il
, l’assemblea non si era tenu-

ta, ovviamente per la Seconda
Guerra Mondiale. Per il resto, dal

 ad oggi, l’assise si è sempre


svolta a Trieste.


—L.G.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Laura Serafini


Slitta di un anno, al , l’implemen-


tazione dell’accordo di Basilea sui re-


quisiti patrimoniali delle banche. La


decisione è stata adottata ieri dal grup-


po dei governatori centrali e dei re-


sponsabili della supervisione a livello


globale (Ghos) insieme a una serie di


altre misure decise per “fornire mag-


giore capacità operativa a banche e su-


pervisore per rispondere alle priorità


di stabilità finanziaria immediata deri-


vante dall’impatto del Covi- sul si-


stema bancario globale”. La decisione


arriva dopo le mosse annunciate nei


giorni scorsi dalla Bce per allentare i


requisiti patrimoniali e le regole sulla


classificazione degli Npl e dare più os-
sigeno agli istituti di credito nel sup-

portare la liquidità alle imprese. Tutte


le misure adottate dall’accordo di fine
, quando fu trovato l’intesa sulla

nuova Basilea  o Basilea +, vengono


rinviate al ; slitta dal  al 
l’adozione del cosiddetto output floor,

il meccanismo che serve per allineare
gli effetti (in termini di accantonamen-

ti patrimoniali) dell’utilizzo dei model-


li interni di valutazione rispetto ai mo-
delli standard. La notizia di ieri è desti-

nata probabilmente a ripercuotersi


anche nell’agenda delle Commissione
europea (per la verità già stravolta dal

Coronavirus). Prima dell’emergenza


era stata avviata la fase di consultazio-
ne preliminare all’elaborazione della

direttiva comunitaria che avrebbe do-


vuto decidere con quali margini di di-
screzionalità recepire quell’accordo.

Ed il confronto era già molto acceso: le
banche europee, attraverso uno studio

commissionato dalla Federazione eu-


ropea a Copenaghen Economics, ave-
vano stimato in  miliardi i costi ag-

giuntivi in termini di accantonamenti


patrimoniali derivanti da un recepi-
mento letterale del testo di Basilea.

L’Eba, l’autorità europea che può fare


regolamentazione sulle banche, aveva
invece calcola in  miliardi l’onere

aggiuntivo (ma per le banche il conteg-


gio è troppo ottimistico perchè basato
solo sui requisiti minimi patrimoniali

richiesti). Da parte sua Andrea Enria,


presidente dell’organo di vigilanza
della Bce (Ssm) aveva più volte detto di

essere a favore di un recepimento fe-


dele del documento ai fini di tutelare la
stabilità del sistema. Il Covid- ormai

sembra aver archiviato il dibattito. An-


che se il gruppo dei governatori non
sembra abbassare la guardia. «Non ci

si aspetta che la revisione della tempi-
stica diluisca il rafforzamento patri-

moniale del sistema bancario globale



  • si spiega -. Al contempo intendiamo
    fornire alle banche e ai supervisori ca-


pacità immediata per rispondere rapi-


damente e in modo efficace all’impatto
del Covid-». Il gruppo dei governa-

tori «riafferma all’unanimità la pro-


pria aspettativa di una piena, nei tempi
ed effettiva implementazione di tutti

gli standard di Basilea + entro la nuo-


va scadenza. I fatti in corso mostrano
ancora una volta l’importanza di un si-

stema finanziario resistente, che que-


ste misure mirano a rafforzare ulte-
riormente». Dunque, con lo slittamen-

to di un anno dei tempidi implementa-


zione c’è da attendersi che scivoli in
avanti nel tempo anche la direttiva eu-

ropea per recepire le norme. Tanto più


che, nei mesi scorsi, il comitato di tec-
nici a supporto del Comitato di Basilea

aveva cominciato a studiare i rischi di
stabilità finanziaria legati ai cambia-

menti climatici e a ragionare su quali


misure adottare per prevenirli. Uno
slittamento dei tempi potrebbe porta-

re, alla fine, a rivedere una serie di


aspetti dell’impianto di Basilea (come
sarà l’economia mondiale dopo il Co-

vid-?) includendo anche altre varia-


bili. Il gruppo dei governatori in ogni
caso, ha adottato ieri anche altre mi-

sure a supporto della liquidità. Per il


presidente Villeroy de Galhau (che è
anche presidente della Banca di Fran-

cia) servono «servizi cruciali per


l’economia reale e per assicurare che
ilsistema bancario rimanga forte sia

dal punto finanziario che operativo.
Le misure adottate oggi puntano a

dare la priorità a questi obiettivi e sia-


mo pronti ad agire ulteriormente se
necessario».

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LE NORME SUI REQUISITI PATRIMONIALI


Basilea4, spostate al 2023 le scadenze dell’accordo


I governatori decidono


il rinvio di un anno per dare


piùossigeno alle banche


Sono tempi governati dall’emergenza eppure chi
può, tra finanza e investimenti, continua a guardare

avanti accadere. È il caso della sottoscrizione di un


“basket bond” da dieci milioni a favore di un’azienda
piemontese, la Ledoga Srl in capo al Gruppo Silvate-

am, da parte di Intesa Sanpaolo. Specializzata nella


produzione di tannini vegetali estratti dal legno di
castagno ed impiegati nel settore alimen-

tare, enologico e conciario,la società, co-


me sintetizza il suo presidente e ceo An-
drea Battaglia, «sta realizzando un piano

di investimenti di sviluppo molto signifi-


cativo». Da qui la scelta di uno strumento
finanziario in grado di sostenere i pro-

getti futuri dell’azienda. Il basket bond si


configura, in particolare, come un presti-
to obbligazionario a sette anni sottoscrit-

to interamente da Intesa Sanpaolo. «Abbiamo scelto
di sostenere, anche in un momento come questo, una

realtà radicata nel territorio piemontese, con una sto-


ria ultracentenaria e una grande attenzione all’eco-
nomia circolare», questo il commento di Teresio Te-

sta, direttore regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Li-


guria per l’istituto di credito. Il legno detannizzato,
un residuo della produzione di tannini, diventa infat-

ti materia prima utilizzata dalla stessa azienda per la


produzione di pellets.
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CREDITO


Basket bond per Ledoga


Intesa lo sottoscrive


10


I MILIONI
Il basket bond ha
un valore di 10
milioni e durata di
sette anni. Il
prestito è stato
sottoscritto da
Intesa Sanpaolo

L’ANTICIPAZIONE


IL SOLE 24 ORE


27 MARZO 2020
PAG. 17

Sul Sole  Ore di ieri


l’anticipazione della notizia che il


«nodo dividendi» sarebbe


approdato in giornata sul tavolo


della Vigilanza della Banca


centrale europea


Il Sole 24 Ore Venerdì 27 Marzo 2020 Finanza & Mercati 17
Mercadante, attivista della City pronto a giocare la partita Ubi
Ha fermato la fusione William Hill-Amaya e ora irrompe nell’Ops IntesaLuca DaviLaura Galvagni
Nato nel , circa sei dipen-denti all’attivo compreso il fon-datore Edoardo Luigi Mercadan-te, che ne è anche il ceo, base dasempre a Londra, Parvus AssetManagement, il fondo comparso
nel capitale di Ubi Banca con unaquota dell’, % è da ieri un “os-servato” speciale. L’ingresso nelcapitale dell’istituto, con unaquota così rotonda e in una fasecosì delicata, Ubi come è noto èoggetto dell’Ops promossa da In-
tesa Sanpaolo, non poteva passa-re inosservato. La domanda ri-corrente, ovviamente, è quali sia-no le intenzioni del fondo rispettoall’offerta di Ca’ de Sass. In pro-posito, al momento, non esiste ri-sposta certa ma può essere utile
ricostruire alcuni passaggi.parte, della posizione costruita daParvus sul titolo ancora nel ‹Œ.La prima volta che il nome diMercadante è stato associato aquello Ubi è stato infatti a novem-Il pacchetto è frutto, per buona
bre di tre anni fa. In quell’occasio-ne emerse che il fondo figuravanel capitale con una quota pari alŽ,‘‹% complice una serie di con-tratti di equity swap. E propriopartendo da quella partecipazio-ne sarebbe poi stata realizzata la
posizione attuale. A fine novem-bre ‹Œ Ubi aveva di fatto appenacompletato l’integrazione di Ban-ca Etruria e soprattutto registravail record storico in tema di scom-messe al ribasso sul capitale. È inquesto contesto, dunque, che si è
mosso la prima volta il fondo Par-vus non nuovo, peraltro, ad avere

una gestione attiva delle propriequote. A ottobre ‹  Mercadan-te, con il partner dell’epoca, Madseg Gensmann, che poi ha lasciatoil fondo a fine ‹, ha scritto unalettera aperta al vertice di WilliamHill, di cui era uno dei principali
azionisti, per bloccare la fusionecon Amaya. Operazione che poi inpoche settimane è effettivamentesaltata. In quell’occasione Parvusaveva sottolineato come l’inte-grazione «non avesse alcun valo-re strategico e distruggesse valo-
re» per i soci.Ora, va detto, il fondo detieneil pacchetto in Ubi come gestioneindiretta non discrezionale del ri-sparmio. Questo significa che puravendo le azioni in portafoglio difatto l’ultima parola sulle even-
tuali decisioni strategiche daprendere spetta ai titolari effettividi quelle quote. Ragione in più,sottolineano alcuni osservatori,per immaginare che quel pac-chetto non sia riferibile ad inve-stitori istituzionali ma piuttosto
a investitori singoli privati, cheproteggendosi sotto l’ombrellodel fondo, al momento preferi-scono non apparire ufficialmente.Difficile da dire. Tanto più consi-derato che per ora Mercadante siè fatto sentire poco in Italia, ha
costruito una posizione corta suBrunello Cucinelli, è comparsocon una quota rilevante in Mu-tuiOnline ma diverso tempo fa esi è ritagliato piccole presenzein Nice, Yoox e con intento ribas-sista su Farmafactoring.
È in quest’ambito che fino adoggi si è mosso Parvus. Ora la po-

sta sembra decisamente più alta.Su Ubi è in atto lo scontro tra i socistorici sparsi tra Bergamo e Bre-scia e Intesa Sanpaolo che a valledell’Ops ha piani ben differentiper la banca. Il ruolo del fondo po-trebbe dunque rivelarsi cruciale
per il buon esito o meno dell’of-ferta. E non è escluso che lo stessofondo possa voler essere l’agodella bilancia nella partita. E chepossa intravedere un possibile in-cremento di valore nell’investi-mento. Del resto non si spieghe-
rebbe altrimenti l’acquisto dei ti-toli Ubi in una fase in cui l’Ops ègià lanciata, e quando il titolo del-l’ex popolare incorpora già da set-timane il premio offerto da Intesae a quello, peraltro, resta ancora-to. «È coerente con l’idea che un
fondo di investimento possa at-tendersi di estrarre ulteriore va-lore dal proprio investimento»,spiega un analista. Si vedrà. Di certo l’offerta pub-blica di scambio lanciata da Intesasu Ubi punta a creare il primo
gruppo bancario italiano e uno deiprincipali in Europa. Avversatadai grandi soci storici – le Fonda-zioni di Cuneo e Pavia e alcunegrandi famiglie imprenditoriali diBergamo e Brescia, tutti riunitenel Car -, l’Offerta ha ricevuto il
plauso delle agenzie di rating e didiverse case d’analisi. Ieri su Intesa si è espressa an-che Berenberg: secondo gli anali-sti «il dividend yield di Intesa è arischio nel », poiché il grup-po al pari delle altre banche deve
affrontare i venti contrari deri-vanti dallo scoppio dell’emergen-za da Covid-‹‘. Nel report, la ban-ca d’affari indica che Intesa do-vrebbe tagliare il suo payout ratioal Ž% dal ŒŽ% previsto per man-tenere la flessibilità sul capitale.
Nel complesso, Berenberg tagliale stime sui profitti per azione ditutte le banche Usa ed europee inmedia del ̈ ̈%.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Banche, il nodo dividendiapproda sul tavolo della Bce
Oggi il consiglio di Vigilanzadi Enria esaminerà la lettera della Federazione bancaria
Luca DaviLa questione del possibile rinvio dei dividendi delle banche europee atter-ra direttamente sul tavolo della Bce. Oggi, a quanto risulta a Il Sole Ore, il
Supervisory board della VigilanzaUnica esaminerà il tema. La mossa fa-rebbe seguito a una lettera che, secon-do fonti di mercato, nelle ultime ore laFederazione bancaria europea (Ebf) ha inviato alla stessa Bce per far cono-scere la propria posizione sul tema.
Negli ultimi giorni sarebbe emersala difficoltà di trovare una linea condi-visa all’interno della stessa federazio-ne, che raccoglie circa ̈.Ž associate.Lo stesso ceo di UniCredit, Jean PierreMustier, in qualità di presidente dellaEbf, aveva inviato una lettera riserva-
ta ai colleghi europei per cercare di de-finire un approccio comune sulla que-stione. In particolare, Mustier avrebbesondato il mercato sull’ipotesi di so-spendere il pagamento dei dividendi,anche se lo stesso banchiere avrebbeposto il tema più sull’utile del 
che del ‹‘. La lettera firmata da Mu-stier sarebbe stata inviata a valle di al-cune interlocuzioni tra i vertici del-l’Ebf - lo stesso Mustier, il presidentedel comitato esecutivo, il tedesco Christian Ossig, e il segretario genera-le olandese Wim Mijs – con il presi-
dente dell’Ssm Andrea Enria e il presi-dente Eba José Manuel Campa.Si vedrà quali saranno le ulteriorievoluzioni. Tra le ipotesi circolate nel-le ultime ore ci sarebbe anche la possi-

bilità di un rinvio del pagamento deidividendi al terzo o quarto trimestredell’anno, quando lo scenario econo-mico sarà più chiaro. Va detto che le assemblee delle banche sono alle por-te, e quindi il margine per eventuali correzioni in corsa è risicato. Al mo-
mento, le principali banche italiane hanno peraltro confermato le indica-zioni sulle cedola fatte al mercato. DaIntesa Sanpaolo a BancoBpm, da Ubia Bper fino a UniCredit stessa, tutti i principali gruppi hanno ribadito l’in-tenzione di procedere sulla strada
tracciata in termini di payout.D’altra parte l’ipotesi di rimandarea tempi migliori il pagamento del di-videndo è coerente con le misure ec-cezionali studiate dalla Vigilanza perdare sostegno alle banche in una dellafasi più turbolente dal Dopoguerra. La
stessa Vigilanza Bce, sotto la guida diAndrea Enria, si è mossa con tempi-smo per allentare le maglie della rego-lamentazione e assicurare flessibilitàsulle regole sui crediti: un mix di in-terventi che permetterà alla banche diliberare capitale e consentire di assor-
bire meglio le perdite su crediti. Inquesto contesto, tuttavia, diverse Au-thority si sono attivate per chiedere agli istituti di non “disperdere” questerisorse e adottare anzi la massimaprudenza nella conservazione del pa-trimonio. Dalla Bafin tedesca alla sve-
dese Finansinspektionen, alla autori-tà finanziaria norvegese l’invito è sta-to chiaro in questo senso.D’altra parte, è vero che le banchestesse si ritrovano su un terreno fragi-le. La promessa del dividendo è essen-ziale per mantenere il rapporto fidu-
ciario con gli investitori istituzionali,peraltro in un contesto, come quello attuale, in cui la sete di liquidità è ai massimi. Un eventuale cambio di po-licy sul dividendo, se non effettuato inmaniera condivisa a livello di settore,potrebbe trasformarsi in uno stigma
per il singolo istituto. Con effetti pe-santi nelle valutazioni di Borsa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Conferma, stop o rinvio:banchieri in ordine sparsoGli istituti italiani per il sì

Morgan Stanley promette: «No a tagli dei dipendenti»

IL CEO GORMAN

Morgan Stanley non taglierà la sua forza lavoro quest'anno nonostante la crisi coronavirus. In un memo interno, il ceo James Gorman ha scritto ai dipendenti che la banca farà il punto alla fine dell’anno dopo che le banche centrali e i governi avranno il tempo di cercare di stabilizzare l'economia.

REUTERS CREDITO

8,6% LA QUOTA IN Management ha GESTIONE Parvus Assetuna quotapotenzialedell’8,6%

CREDITO

e delle richieste provenienti da imprese con sede nei territori nei quali l’epidemia è maggiorAmministrazione ha deciso di prorogare i termini di scadenza delle offerte mente diffusa per consentire una maggior partecipazione alla procedura di gara la scrivente Si rende noto che a fronte dell’attuale emergenza sanitaria connessa all’epidemia “CoVid-19” AZIENDA OSPEDALIERA “OSPEDALI RIUNITI VILLA SOFIA-CERVELLO” aprile 2020 gara in argomento al giorno 16 aprile 2020 ed il termine di pubblicazione delle relative risposte. Contestualmente vengono differiti il termine di richiesta dei chiarimenti relativi alla PROCEDURA APERTA FORNITURA DI REATTIVI IN MANUALE PROROGA DEL TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLE OFFERTEPER LE UNITÀ OPERATIVE CODICE GARA 7570138 REGIONE SICILIANA alle ore 13.00 del 29 -
al giorno 22 aprile 2020. Vengono confermate tutte le restanti condizioni e clausole contenute negli atti di gara sul Sistema Informatico per le Procedure Telematiche di Acquisto, accessibile dal sito http://appalti-villasofia-cervello.maggiolicloud.it/PortaleAppalti verranno pubblicati i provvedimenti e il bando di proroga scadenza termini. Si raccomanda ai soggetti interessati alla partecipazione di consultare con frequenza la piattaforma al fine di verificare la presenza di eventuali ulteriori note precisazioni/chiarimenti od ulteriori rettifiche sulla gara in argomento.IL DIRETTORE GENERALE (Dott. Walter Messina) -

Via del Mulino, 2 - 20090 Assago (MI) CIG: 823303101D. Importo Tel. 02/89520.1 - http://www.gruppocap.itAVVISO DI PROROGA TERMINI Procedura aperta per adeguamento e potenziamento dell’impianto di de-purazione di San Colombano al Lambro CAP HOLDING SPA offerte:Termine proroga presentazione - ore 15:00 del 09.06.2020 - 7.520.339,20 €
PEC Proroga Apertura offerte:del 10.06.2020 IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO mente sul sito acquisti.gruppocap.it [email protected]. - Informazioni c/o l’Ufficio Appalti AMMINISTRATIVO. Pubblicato integral Patrizia Ceriani^ ore 9:30 -

Amministrazione appaltante: Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, con sede legale a Ferrara in Via Borgo dei Leoni 28, sede amministrativa temporanea a Ferrara in Via de’ Ro-CONSORZIO DI BONIFICA PIANURA DI FERRARA Avviso di aggiudicazione appalto Noleggio autoveicoli -
di 70 autoveicoli senza conducente, ricondotti dell’appalto: Settore Appalti e Contratti - - C.F. 93076450381 - Centralino 0532.218111/211 - PEC [email protected] 2024, per una durata minima certa di 60 mesi, - Contatti di natura istruttoria ai fini a 8 diverse tipologie, nel quinquennio 2019-mei 7 e sede tecnica a Ferrara in Via Mentana 7 Oggetto dell’appalto: noleggio a lungo termine Tel. 0532.218121/2/3/4.oltre ad una opzione di proroga per ulteriori^
al criterio prezzo più basso.6 mesi. CIG: 8022222305. Importo a base d’appalto relativo alla durata massima di 66 mesi € 2.085.600,00 al netto di IVA. Importo a base d’appalto relativo alla durata minima certa di 60 mesi Società aggiudicataria: Arval Service Lease Italia S.p.a. con sede a Scandicci (FI), al prezzo Sistema di gara: procedura aperta in ambito europeo ai sensi del Codice dei contratti pubblici D.Lgs. 50/2016, con aggiudicazione in base € 1.896.000,00 al netto di IVA.---
ché in Internet, sul sito Web SITAR della Regio-ficiale dell’Unione Europea n. S55 del 18 marzo sede regionale dell’Osservatorio ANAC.riferito al periodo contrattuale di 60 mesi.Il presente avviso di aggiudicazione è stato pubblicato ai sensi di legge sulla Gazzetta Ufne Emilia-Romagna, che assolve ai compiti di complessivo di 2020 ed è in corso di pubblicazione sulla Gaz-zetta Ufficiale della Repubblica Italiana, non-IL PRESIDENTE € 1.704.385,20 al netto di IVA, Dott. Franco Dalle Vacche -
PROROGA TERMINE DI RICEZIONE DELLE OFFERTE Oggetto: procedura di gara DAC.0023.2020 relativa alla cessione di rifiuti in parte derivanti dalle attività produttive o di rinnovo
dell’infrastruttura ferroviaria di RFI S.p.A. e localizzati presso la Direzione Territoriale Produzione di Cagliari, l OfÀcina Nazionale Armamento Fonderia ONAF di Bari e la Direzione Territoriale Produzione di Reggio Calabria per un totale di 3 lotti. Con riferimento alla procedura di gara in oggetto, si dispone una proroga del termine Àssato per la presentazione
delle offerte.La nuova scadenza viene Àssata alle ore 17:00 del giorno 17 aprile, mentre la seduta pubblica di apertura delle offerte verrà comunicata agli offerenti tramite la messaggistica del Portale Acquisti, compatibilmente con l’evolversi della situazione legata alla diffusione del Covid 19.
Ing. Giuseppe Albanese

Direzione AcquistiIl Direttore
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