La Stampa - 28.03.2020

(Ben Green) #1
L’iniziativa del cemedi

“Sito e telefonate

per non fermare

i consulti medici”

BERNARDO BASILICI MENINI
L’incubo si è materializzato.
Con le restrizioni da isola-
mento la violenza di genere,
quella tra le mura domesti-
che, non si intercetta più. Lo-
redana Borinato, ispettrice ca-
po del nucleo di prossimità
della polizia municipale, refe-
rente per i centri antiviolen-
za, non usa mezzi termini:
«C’è stato un calo drastico di
denunce. Ci fa seriamente
pensare che c’è qualcosa che
non va».

Uno dei compiti di Borina-
to è proprio quello di ricevere
segnalazioni e procedere.
«Negli ultimi dieci giorni non
c’è stata alcuna richiesta di in-
tervento». Il timore, quasi
una certezza, è che con le re-
strizioni i violenti e vittime si
siano trovati a contatto trop-
po stretto sotto lo stesso tet-
to, senza dare alle seconde il
tempo e lo spazio per uscire e
reagire. «Ci siamo confronta-
ti con le associazioni e anche
loro hanno cali drastici. La si-

tuazione è preoccupante»,
continua l’ispettrice capo. Lo
stalking è crollato, visto che i
persecutori hanno drastica-
mente diminuito le vessazio-
ni per la paura di uscire per
strada. Ma dentro le mura do-
mestiche accade il fenomeno
opposto.
«Oltre al fatto che c’è più dif-
ficoltà ad andare in ospedale
e farsi refertare, quindi a far
partire la segnalazione», dice
Borinato. Ma non per questo
la tutela viene meno: «Le don-

ne in difficoltà possono anco-
ra chiamarci. Tutti i nostri
operatori (il numero di telefo-
no è il 1522, ndr) sono adde-
strati a parlare in codice, dan-
do l’impressione, a chi ascolta
la chiamata, che si tratti d’al-
tro, in modo da non insospet-
tire i violenti. Non bisogna
aspettare che siano i vicini di
casa a chiamarci».
Denunciare e chiedere aiu-
to è sempre indispensabile, in-
somma, e le strutture ci sono
e funzionano a pieno regime.
Lo ribadisce anche Oriana
Elia responsabile del centro
antiviolenza del Comune di
Torino: «Non c’è solo il telefo-
no, ma anche l’indirizzo
email. O l’app 1522. A essere
a rischio sono le persone in
condizione di fragilità». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Spesso si sente l’espressione
“mettere il paziente al centro”.
Per chi fa medicina, però, que-
sta frase è un’ovvietà. Piutto-
sto, un concetto da promuove-
re è quello che mette “il medi-
co al centro”. Ciò significa ren-
dere questa figura sempre più
facilmente raggiungibile dai
pazienti, anche in momenti di
difficoltà come quelli che stia-
mo vivendo».
Il dottor Franco Perona, am-
ministratore delegato del Cen-
tro Medico Diagnostico di Tori-
no (CeMeDi) spiega in questi
termini il senso del nuovo ser-
vizio di «Primo Supporto Medi-
co» attivato dalla struttura,
punto di riferimento per l’assi-
stenza sanitaria torinese da ol-
tre 70 anni. Il servizio è nato
per supplire alla ridotta acces-
sibilità dei cittadini a prestazio-
ni diagnostiche relative a pato-
logie non correlate alla pande-
mia in atto. Con l’attivazione
dell’iniziativa, gli utenti riu-
sciranno a ottenere un parere
medico e un orientamento
diagnostico per problemi me-
dici non differibili. In partico-
lare, con «Primo Supporto Me-
dico» si offre una prima valu-
tazione a chi dovesse accusa-
re sintomi di nuova insorgen-
za, garantendo anche la possi-
bilità di sottoporsi ai controlli
programmati per pazienti af-
fetti da patologie croniche o
in gravidanza.
«L’iniziativa, che può essere
considerata un servizio etico
di disponibilità, è nata per da-
re una risposta alle persone
che hanno delle necessità me-
diche che vanno al di là dell’e-

mergenza virale». Inoltre, ag-
giunge il dottor Perona «mette-
re a disposizione questa oppor-
tunità è anche un modo per
scongiurare il rischio che nei
prossimi mesi si possa creare
un effetto risacca dovuto dal
fatto che molti pazienti con pa-
tologie non si siano potuti cura-
re». Sono assicurate la visita
da parte di un medico esperto
di area internistica e le usuali
prestazioni nelle aree di Pneu-
mologia, Cardiologia, Ortope-
dia, Ginecologia e Odontoia-
tria (per le urgenze).
Nella stessa ottica, il CeMeDi
ha attivato un servizio gratuito

di consultazione medica per
via telefonica (011-0066880)
che va ad aggiungersi alla nor-
male attività di visite mediche e
indagini diagnostiche (Ecg,
radiologia, ecografia, mam-
mografia) erogate in condi-
zioni di sicurezza rispetto al ri-
schio di contagio. «La consul-
tazione telefonica - dice Pero-
na - permette di far sentire la
nostra vicinanza alle persone
che hanno bisogno di un ri-
scontro medico immediato.
Allo stesso tempo, garanten-
do un servizio di questo tipo,
si evita che gli stessi pazienti
siano costretti a spostarsi fisi-
camente». L. D. P. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

LEONARDO DI PACO

N


on sono semplici va-
giti. Sono messaggi
di speranza. L’ospe-
dale Sant’Anna di
Torino è un luogo dove quoti-
dianamente accadono cose
che vanno oltre il dramma
dell’epidemia. Nonostante l’e-
mergenza da Covid-19, rispet-
to allo stesso periodo dell’an-
no passato le nascite sono ad-
dirittura aumentate. Dal 23
febbraio, cioè da quando lo
spettro del coronavirus ha fat-
to irruzione nelle nostre vite,
al 17 marzo ci sono stati 462
parti. A venire al mondo sono
stati 249 maschi e 229 femmi-
ne. Ben 68 neonati in più ri-
spetto ai 394 dello stesso pe-
riodo del 2019. In totale i nati
sono stati 478, 69 bambini in
più rispetto a un anno fa. Leo-
nardo, Lorenzo, Gabriele,
Mattia, Alice e Matilde, que-
sti i nomi più gettonati dei
nuovi torinesi.
Proprio per far fronte ad un
momento storico caratterizza-
to dal dramma della pande-
mia, il Sant’Anna ha anche atti-
vato un nuovo servizio. Si chia-
mo «In contatto» e consiste in
un supporto telefonico e via
mail. Il servizio è stato attiva-
to da parte della Psicologia Cli-
nica della Città della Salute di
Torino, che si è organizzata
per seguire le proprie pazienti
in remoto a domicilio.
La gravidanza e il puerperio
rappresentano una fase delica-
ta nel ciclo di vita della donna
e delle coppie. «L’attuale situa-
zione di emergenza - spiegano
dalla struttura - può esporre le
donne a un incremento dei vis-
suti di stress, preoccupazione,
ansia e solitudine, correlate
all’isolamento imposto dalle
restrizioni». Il supporto psico-
logico è rivolto alle donne co-
strette nella difficile condizio-
ne di isolamento domiciliare
«perché la situazione può
esporre a reazioni emotive e

di forte disagio psicologico, in
fasi del ciclo di vita della don-
na così delicate, complesse e a
elevato impatto emotivo». Il
servizio di consulenza ed even-
tuale successiva presa in cari-
co telefonica può fornire uno
spazio di ascolto e condivisio-
ne delle emozioni.
Per accedere al servizio le
donne interessate possono in-
viare una mail a psicologiape-
rinatale@cittadellasalu-
te.to.it, indicando un recapito
telefonico a cui essere contat-
tate. Il team è costituito da psi-
cologhe con esperienza
nell’ambito dell’ostetricia e
della perinatalità, che telefo-
neranno entro 48 ore dei gior-
ni feriali. Dopo il primo contat-
to telefonico, potranno segui-
re ulteriori colloqui supportivi
che verranno concordati diret-
tamente con le dottoresse. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CORONAVIRUS

l’allarme della polizia municipale

Violenze domestiche, crollate le denunce


“Sempre attivi i numeri per chiamare”


Il servizio del Sant’Anna per aiutare le donne: ostetriche e psicologi contro i dubbi e lo stress

Dal 23 febbraio a oggi un boom di nascite: rispetto all’anno scorso sono quasi settanta in più

Mail e chiamate alle mamme


L’ospedale si mette in ascolto


Dal 23 febbraio al 17 marzo all’ospedale Sant’Anna ci sono stati 462 parti

l’impegno di specchio dei tempi

Una Tac mobile per l’Amedeo di Savoia
In arrivo un’altra attrezzatura per il Martini

Ìl centro medico diagnostico CeMeDi di Torino

IL CASO

Tac e ecografi possono fare
la differenza, nella cura del
coronavirus. Poter conosce-
re esattamente le condizioni
dei polmoni del paziente aiu-
ta la terapia, ma aiuta anche
a stabilire i tempi delle dimis-
sioni, liberando posti negli
ospedali. Specchio dei tempi,
dopo aver affittato una tac
mobile, che opererà per tre
mesi all’Amedeo di Savoia,
ha deciso ieri di acquistare an-
che una tac per il Martini.
L’apparecchiatura a metà del-
la prossima settimana, po-
trebbe già essere a Torino.
Sempre ieri abbiamo conse-
gnato ben otto ecografi agli

ospedali, sia torinesi e sia nel-
le province. E rifornito di pre-
sidi di protezione individuale
l’unità di crisi, i medici di fami-
glia, l’Asl Città di Torino, l’A-
medeo di Savoia. Le donazio-
ni, ieri sera, erano salite a
9.430 per l’importo di
7.613.820 euro. Le donazioni
sono possibili con carta di cre-
dito sul sito http://www. specchio-
deitempi. org, con un bonifi-
co sul conto intestato a Spec-
chio dei tempi, via Lugaro 15,
10126 Torino, IBAN: IT67
L0306909 6061 0000 0117
200, Banca Intesasanpaolo,
oppure sul conto corrente po-
stale 1035683943. —

Una disponibilità
per chi ha bisogno
di un consulto
in questo periodo

Controlli della polizia municipale di Torino

ANSA

SABATO 28 MARZO 2020LASTAMPA 35
CRONACA DI TORINO

T1 PR
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