Corriere della Sera - 08.04.2020

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12 Mercoledì8Aprile2020 CorrieredellaSera


Primopiano Emergenzasanitaria


ILSUMMIT


Ilnodell’Aia.LaGermania:avanticonilMes


maconmenocondizioni.Lapropostafrancese:unfondo


perilrilanciodell’economia.Verticeanchenellanotte


Accordoinsalita


suglieurobond


Laspintaitaliana,


Berlinoapre


DALNOSTROINVIATO


BRUXELLESIl presidente porto-
ghesedell’Eurogruppo Mário
Centeno ha annunciatodivo-
ler superareleforti divisioni
traiPaesi membri del Sud e
del Nord per «concordare una
rispostacoraggiosa all’epide-
mia di Covid-19»con«il più
consistenteeambizioso pac-
chettomai predisposto» dal
suo organismo dei ministri fi-
nanziari. Ma poi la riunione
decisiva (inteleconferenza) si
èestesa in unacontrastata
maratona notturna, che ha
portatoCentenoarinviarea
stamattina lacomunicazione
dell’esito.
Germania, Olanda, Austria
eFinlandia hanno puntatoa
limitaregli aiutiUeaprestiti
per 540 miliardi: 240 delFon-
do salvaStati (Mes) perigo-
verni, 200 della bancacomu-

tempi per politiche abituali,
dobbiamo mostrare ai cittadi-
ni che l’Europa li protegge». Il
ministrodell’EconomiaRo-
bertoGualtieri ha escluso
compromessi al ribasso. Ma il
ministrodelle Finanzetede-
scoOlaf Scholz ha accettato
solo i prestiti dei tre strumen-
ti esistenti perché «si tratta,
concretamenteedesclusiva-
mente, difornire aiuto là dove
serve», aprendo allaconces-
sione di «condizioni mini-
me» (senza l’austerità impo-

stainpassatoalla Grecia). A
Berlino considererebbero
pianiUeper la crescita, even-
tualmente, dopo l’emergenza
coronavirus. Il ministro olan-
deseWopke Hoekstra ha chia-
ritoche il suo governo «non
vuole gli eurobond», è «favo-
revole al Mes», ma «ci devono
sempre essere dellecondizio-
ni».
Iprestiti delFondo salva
Stati sono limitati entro il 2%
del Pil (circa36 miliardi per
l’Italia) e andrebberorestituiti
in 5/10 anni rispettando para-
metri di finanza pubblica.Pa-
esi del Sud hanno invece biso-
gno di importi ben più alti a
30/50anniesenzarestrizio-
ni.Per i prestiti di Bei e Sure,
da finanziarecon eurobond, i
27 governi dovrebberoimpe-
gnare circa50 miliardi in ga-
ranzie. L’Italia, perottenere fi-
noa150 miliardi, dovrebbe
potersuperatedimoltoque-
ste limitazioni. L’esito dell’Eu-
rogruppo passa poicomun-
que alla trattativafinale nel
massimolivello decisionale
del Consiglio europeo dei 27
capi diStato e di governo.
IvoCaizzi
©RIPRODUZIONERISERVATA

La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen


tegia di rilanciofondata sugli
investimenti», tipo Piano
Marshall, che dovrebbe esse-
refinanziatocon debitoco-
mune attraverso l’emissione
diRecovery bond a 15/20 an-
ni.
Centeno ha mediatoun
compromesso chiedendo
«un impegno chiaroafavore
di un piano di ripresacoordi-
natoeconsistente» perché il
ricorso a Mes, Bei e Sure «non
può essere separato dall’azio-
ne per la ripresa, non sono

nitaria Bei per le imprese e
100 del progetto Sure anti-di-
soccupazione. Ma Italia, Spa-
gna, Francia evari altri deiPa-
esi più in difficoltà hanno
considerato insufficienti que-
sti importi econtestato anche
le condizioni e le scadenze dei
rimborsi. In più hanno ap-
poggiatouna proposta del
ministro delle Finanze france-
se, Bruno Le Maire, di darsi
«2-3 mesi per definire i detta-
gli di funzionamento» di un
Fondo europeo per «una stra-


Laparola


MES


Il Meccanismo europeo di
stabilità ha un poteredi
fuoco di 410 miliardi. È
stato creato nel 2012 in
sostituzione delfondo
salvaStati Efsf, usato nella
crisi del debito sovrano

Ilministro
Il ministro
olandese
Wopke
Hoekstra
durante la
video
conferenza
con gli altri
responsabili
delle Finanze
dell’Unione
europea sulle
misure per
contrastare
l’emergenza
(Foto Epa/Bart
Maat)

Ilvetodell’Olandasulprestitocomune


eleaccusediRomaavonderLeyen


NuovamossadellaBancacentraleeuropeaperdareliquidità


La giornata che dovevaget-
tarelebasi per il salvataggio
dell’economia europea non è
iniziata al meglio. Solo lunedì
sera, indirettamente, il gover-
no ha scopertoche la Com-
missione europea si prepara-
vaa una decisione che riguar-
da in pieno l’Italia:Ursulavon
der Leyen, la presidente,vole-
vafar approvaredelle “linee
guida” generali per l’uscita dei
vari Paesi dal lockdown impo-
sto perfermare Covid-19.
Nessuno avevaavvertitole
autorità delPaese piùcolpito
d’Europa,con 135 milaconta-
giati e 17 mila morti. Le istru-
zioni di Bruxelles non sareb-
bero state vincolanti ma pote-
vano interferirecon leexit
strategy dell’Italia o di altriPa-
esi. Ieri pomeriggio Giuseppe
Conte hatelefonato avon der
Leyen chiedendole di sopras-
sedere e nel giro di poche ore i
governi diParigi e di Madrid si
sono schieraticonilpremier
italiano. Alla fine la presiden-
te tedesca della Commissione
ha accettato di rinviare, ma or-
mai si era rivista la stessa linea
di faglia che poche oredopo
avrebbe fratturato l’Eurogrup-
po.
Delresto la stessa Commis-
sione al proprio interno vive le
stesse divisioni andate in sce-
na ieri fraiministri delle Fi-
nanze:icommissari di Italia,
Francia, Spagna ePortogallo -
a partire daPaolo Gentiloni - a
favorediun“Recovery Plan”,
un piano europeo per la ripre-
sa finanziato da risorsecomu-
ni; quelli di Austria,Paesi bal-
ticielastessavonder Leyen
moltopiù freddi. Alla fine
l’Eurogruppo ieri è iniziato (in
ritardo) dopo che nella bozza
diconclusioni eracomparsa
l’opzione preferita dalla presi-
dentetedescadella Commis-

sione: il “Recovery Plan”era
legatoalbilancioUe,ossia ai
fondi europei che avrebbero
potutoaumentaremarginal-
mente nei prossimi sette anni.
Se questaèl’idea, avrebbe
ridottoaben pocol’intero
pacchetto europeo di risposta
dallarecessione da Covid-19.
Gli altri elementi infatti sono
fuori proporzione rispettoa
un crollo del prodottolordo
nel 2020 cheUniCredit preve-
de del 13% per l’area euro (cir-
ca1.600 miliardi di euro di di-
struzione direddito). Sure, il
piano di sostegno del lavoro
chevonder Leyen definisce
“solidarietà in azione”, per
l’Italia per esempio equivale a
un prestitocapacedicoprire
poco più di quattro settimane
dicassa integrazione: in base
all’articolo9delregolamento
di Sureil governo può infatti
ritirarealmassimoventi dei

che quei nuovi programmi del
Mes disegnati per Covid-
possano legalmenteaprirela
strada alle Outright Monetary
Transactions, gli interventi in
teoria senza limiti della Banca
centrale europeavoluti da Ma-

rio Draghi nel 2012.Ungover-
no che accetta il primo presti-
toleggerodel Mes potrebbe
dunque poi doverne richie-
derne altri e trovarsi soggetto
auna vigilanza semprepiù
stretta.
Proprio l’insufficienza del
pacchettorende importante,
perItaliaeFrancia, che Ger-
maniaeOlanda accettino il
principio di un “Recovery
Plan”con risorsecomuni. Ma
anche ieri Berlino ha puntato
a concedere impegnivaghi e a
ottenereunrinvio (come
quando nel 2012 la Germania
accettòun’assicurazione sui
depositi bancari, che da allora
resta sullacarta). Ancora più
duro è statoWopke Hoekstra,
il ministro dell’Aia, ieri da su-
bito sulle posizioni opposte ri-
spettoRoberto Gualtieri. Pro-
prio ItaliaeOlanda sono le
estreme in un clima di scontro
condizionatodalle pressioni
interne in entrambi iPaesi.
Se non altro, la Bce inizia a
smantellarel’erroredel 2005,
che affidò l’accesso alla liqui-
dità deiPaesi dell’euro ai giu-
dizi delle agenzie di rating.
Per gli interventi in questa cri-
si, da ieri, quel vincolo nonva-
le più.
©RIPRODUZIONERISERVATA

centomiliardi delfondo, ma
deveoffriregaranzie per cin-
que miliardi.
Quanto al progetto di nuove
garanzie per 200 miliardi della
Bancaeuropea degli investi-
menti–Berlino preferirebbe
di meno –copre a stento il 4%
del credito alle imprese euro-
pee.Resta poi il pezzo del puz-
zle sul quale Germania e Olan-
da puntano di più: prestiti del
fondo salvataggi Mes per un
ammontare fino al 2% del pro-
dotto(Pil) delPaese in crisi,
con pochecondizioni almeno
all’inizio. Nei negoziati del-
l’Eurogruppo, anche questa è
parsa subito un’arma spuntata
enon solo perché nessun
grandePaese dell’euroque-
st’anno avrà un deficit pubbli-
codi meno dell’11% del Pil
(sempresecondoUniCredit).
Soprattuttorestano dei dubbi,
emersi in questesettimane,

Retroscena


diFedericoFubini


2,


percento
Il deficit/Pil
annunciato agli
inizi di marzo
dal governo
ma destinato
a crescere

136,


percento
Il nostro debito
pubblico in
rapporto al Pil
nel 2019
secondo la
Commissione

Gliinterventi


Eni,leiniziative


perlasanitàinSicilia


L’Eni per la lottacontro ilcoronavirus dà
il suo supporto alle strutture sanitarie in
Sicilia, in prossimità delle città che
ospitano i propri impianti, a partire da
Gela dove, tra le iniziative, harealizzato il
piano ingegneristico, in accordo con la
Azienda sanitaria provinciale, per creare
una unità diterapia intensiva all’ospedale
«Vittorio Emanuele».
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