Corriere della Sera - 08.04.2020

(backadmin) #1


CorrieredellaSera Mercoledì8Aprile2020 29


Il giornalista, che da poco ha avuto una polmonite,


èchiuso in casaaRoma con la moglieeild omestico


Crispino: «Luièl’unico autorizzato ad uscire»



Ladirettatv


L’ALLUNAGGIO


TitoStagno, 90 anni, nella
fotosopra durante la
direttatelevisiva del primo
allunaggio dell’Apollo 11,
un pezzo di storia della tv
italiana. Quella sera del 20
luglio del 1969, quando il
Lem si posò sulla Luna, il
giornalista lanciò un grido
cheresterà
nell’immaginario
collettivo: «Hatoccato!».

«M


iscusi lavo-
ce, ma arrivo
da due pol-
moniti in 11
mesi che hanno rischiatodi
mandarmi all’altro mondo!».
Siamosicurichenonfosse
coronavirus?
«Mah, il dubbio l’ho avuto e
volevo pure fare iltest sierolo-
gico, ma il medico mi ha detto
neanche per sogno».
Eadessodaquantotempo
èrinchiusoincasa?
«Mi hanno ricoverato per la
seconda polmoniteil18di-
cembre, la prima l’avevo avuta
afebbraio del 2019. Sono ri-
mastoinclinicafino al 24
gennaio. Quando sono uscito,
scoppiava ilcoronavirus. E al-
lora sono statodisciplinato,
cosa facile arrivando da una
famiglia diottofigliconuna
madre sarda. Severissima...».
TitoStagno rispondecon
voce cavernosa dalla suacasa
romana. Con luic’èEdda,
amatissima moglie da 62 an-
ni,eCrispino, il domestico
che vivecon loro. «Lui è l’uni-
coautorizzatoauscire.Esic-
come ha troppa paura di am-
malarsi,vaal mercatoalle 6
del mattino,con guanti e ma-
schera. Dagli altri tiene sem-
pre 5 metri di distanza».
Lespiacesetorniamosulla
secondapolmonite?
«Mi èvenuta a metà dicem-
bre. Ero andato al Circolo Pa-
rioliafareuna chiacchierata
sulla Lunacon i soci, tra i qua-
li c’era il mio medicoche mi
aveva chiesto di farlo. Edda a
fine serata mi disse che se-
condo lei non erostatobril-
lantecome al solito. Rientrato
a casa, avevo lafebbre a 38,5.
Lì ècominciatotutto, ma io
sapevo già di avere la polmo-
nite: sa, ho fattocinque anni
di medicina prima di dedicar-
mi solo al giornalismo...».
Sièmaipentito?
«No, hoconosciuto daKen-
nedy ai papi, ho girato il mon-
docondue presidenti della
Repubblica. Ho fatto una vita
che mi ha datouna grande

apertura mentale».
Hacompiuto90anniincli-
nica,il4gennaio.Auguri!
«Quello mi è spiaciuto, per-
ché già da piccolo ilcomple-
anno era unafesta,come Na-
taleePasqua.Untempo, il 4
gennaio era anche San Tito».
Perchélachiamaronocosì?
«Mio padre lo aveva deciso
prima che io nascessi, perché
aveva fatto un sogno in cui an-
davainungiardinoconun
bambino che chiamava Tito. E
io sono nato proprio il giorno
del santosulcalendario. Co-
munque guardi che ho 90 an-
ni, ma me li porto bene».
Comepassalegiornate?
«Guardo il cinema: ieri ho
visto Arrivederci professore ,
con Johnny Depp.Poi sto leg-
gendocome un matto: ho fi-
nito due libri della miacolle-
ga LorenzaFoschini, Il vento
attraversa le nostre anime e Il
cappotto di Proust , e allora mi
è venuta nostalgia e ho riletto
All’ombradelle fanciulle in
fiore. E sul filone dei libri già
letti, poiètoccatoaPhilip
Roth, con Il lamento diPort-
noy .Èmoltodivertenteche i
miei scrittori preferiti si chia-
mino entrambiRoth: l’altro è
Joseph, quello de La marcia
di Radetzky e Fuga senza fi-
ne ».
Faginnastica?

«Dopo l’ultima polmonite
ho dovutofarefisioterapia.
Ora il fisioterapista non può
piùvenire acasa, ma ho impa-
rato a memoria gli esercizi e li
faccio da solo».
Sentefiglieenipoti?
«Le mie figlie sì, Brigida e
Caterina: primavenivano a
pranzoilsabato, adesso pur-
troppo no. La prima è medico
e sono molto preoccupato per
lei. Con le nipoti ci parla spes-
sissimo Edda, io un po’ meno,
ma mi facciovederedurante
le videochiamate: Carolina e
Claudia vivonoaNewYork,
sono molto belle».
Comelanonna,delresto.
«Ah, Edda è imbattibile. Al-
la loroetà gli davauna pista,

ancora oggi mi chiedocome
ho fatto aconquistarla, lei era
corteggiatissima».
Ecosasirisponde?
«A parte il fatto che ero bel-
loccio, erouno che sapeva
parlare...».
Midicaunacosa:unbacio
aEddalodàancora?
«Certo che glielo do, anche
di quelli furiosi! Siamo tutti e
dueacasa, sanietranquilli,
quindi nonc’è problema».
Staattentoallalinea?
«Sono un salutista, ma ho
unacollezione di vinirossi e
ne bevosemprealmeno due
bicchieri. L’ultimo che ho
stappatoèdiZaccagnini di
Pescara, che cura anche i vini
di Ve spa».

Quandotuttoquestofinirà,
checosavuolefaresubito?
«Voglio uscireper la mia
camminataveloce.Farò fast
walking per tre quarti d’ora. E
poi, quandotornerò in Sarde-
gna d’estate,voglio prendere
tantissimo sole: secondo me
le polmonitimisonovenute
perché le ultime due estati
non lo avevo preso».
Inumerideidecessinon
glielidevodireio.Hapaura
delCovid-19?
«Io non ho più paura per-
ché intanto ci sono stato mol-
to vicino a morirecon la pri-
ma polmonite, e poi mi dico:
“Haicampato90anni, hai
avutosoddisfazioni dalle fi-
glie, dalla moglie”. Quando
hai una mogliecosì bella e in-
telligentescappi...Einvece
noi siamo ancora insieme».
Seguetuttiigiornilacon-
ferenzastampadiBorrelli?
«Sì,emiprende un’arrab-
biatura incredibile per il lin-
guaggio dicerti medici, non
tutti. Ma si possono chiamare
icanicongli agenti unità ci-
nofile? Credo che le persone
mi guardino ancora oggicon
simpatia perché sanno di es-
serestateilmio unicopunto
di riferimento. Nel linguaggio
conta la chiarezza, ma anche
la scelta delle parole».
©RIPRODUZIONERISERVATA

diElviraSerra


Tito Stagno:


faccio esercizi


(bacio Edda)


erileggo Roth


❞Quando
tutto questo
finirà voglio
uscire
per la mia
camminata
veloce:
farò fast
walking per
tre quarti
d’ora

❞Sento
spesso
le mie figlie
Brigida
eCaterina:
prima
venivano
apranzo il
sabato, ora
purtroppo
non èpiù
possibile

SuCorriere.it
Sulsitodel
«Corrieredella
Sera»,ilvideo
cheTitoStagno
harealizzato
incasaper
ilettoridel
quotidiano

Infamiglia
Tito Stagno tra le
figlie Brigida, a
sinistra, e Caterina;
seduta la moglie Edda

F


rancescaèuna giovanissima infer-
miera dell’Istituto Auxologico Italia-
no di Milano. SuYouTube ha raccon-
tatolasua esperienza: «Avevoappena
chiesto il trasferimento in un altrorepar-
toma, dopo pochi giorni, eccol’emer-
genzacoronavirusequesta vita nuova,
difficile, che potrebbe sembrarestrano,
ma mi sta insegnando molto. I malati di
Covid sono persone sole e noi infermieri,
gli unicicon cui si rapportano, non sem-
briamo persone: siamo maschere, barda-
te con tutti i dispositivi di protezione dal-
la testa ai piedi,conunnome scrittoa
pennarello suicamici.Apartegli occhi,
cheforse traspaiono sottogli occhiali,
non possiamocomunicareemozioni,
sorrisi, lacrime. Siamo fagottini azzurri
checamminano».
Anche «i fagottini azzurri checammi-
nano», che stanno pagando un prezzo
molto alto nella lotta al Covid-19 insieme

ai medici, hanno bisogno di sentirsi me-
no soli.Enoi possiamo star lorovicino.
Per esempio, mettendo tutti gli operatori
sanitari nellecondizioni di lavorare in si-
curezza.
Continua la sottoscrizione che Corriere
della Sera , La Gazzetta dello Sport e La 7
hanno promosso per raccoglierefondi

per l’acquistodiattrezzaturemedichee
che ha raggiunto2.518.701,09 euro.Ri-
cordiamo che è possibile effettuareversa-
menticonbonificobancario sulconto
55000/1000/172051 presso Intesa Sanpa-
olo FilialeTerzo Settore Milano Città inte-
stato a «Un aiutocontro ilcoronavirus». Il
codice IBAN per le donazioni dall’Italia è
IT09Q0306909606100000172051.
In alternativasipuò usareuncodice
semplificatochevainseritonel campo
beneficiario perversamentiebonifici
senzacommissioni esclusivamenteda
Intesa Sanpaolo: 9764. Chi dona dall’este-
ro può utilizzare lo stesso IBANcon ilco-
dice BIC/swift: BCI TIT MM.Per le eroga-
zioni finalizzateafinanziareinterventi
utili a sconfiggere il Covid-19 spetta una
detrazione d’impostapari al 30% per un
importo non superiore a 30 mila euro.
RobertoGobbi
©RIPRODUZIONERISERVATA

L’iniziativadi«Corriere»,«Gazzetta»e«La7»


Superati i2,5 milioni di euro in donazioni


Gliinterventi


Giornali,idistributori


in aiuto delle edicole


I


distributori nazionali e locali di giornali
e riviste hannoconcordato delle azioni a
sostegno dell’intera filiera, in grave
difficoltà. Nelcomunicatocongiunto si
legge che gli interventi,validi fino al 30
aprile, «prevedono significativi aiuti
finanziari e operativivolti sia ai punti
vendita chiusi che attivi». Tra questi: «Ai
puntivendita chiusi per l’emergenza sarà
garantito il ritiro deiresi giacenti in fase di
riapertura». Mentre ai rivenditori attivi
«verrà posposto alla settimana successiva
il pagamento di un giorno divenduto di
quotidiani e periodici». Inoltre, «viene
data ai rivenditori la possibilità direndere i
prodotticollezionabili trattenuti». È stata
infine data «ampia disponibilità a
condividerecon le associazioni dei
rivenditori una “cabina diregia” per
esaminare eventuali problematiche».

Primopiano L’emergenzasanitaria


IO


RESTO


ACASA


Unaiutocontro


ilCoronavirus


Ilcodiceibanperledonazioniè
IT09Q0306909606100000172051
Free download pdf