Corriere della Sera - 22.02.2020

(Sean Pound) #1


CorrieredellaSera Sabato22Febbraio
POLITICA


17


ROMA Ivan Scalfarotto, a leg-
gereiretroscena, il leader
del suo partito, MatteoRen-
zi, nonvede l’ora di andare
all’opposizione.
«Non penso che siacosì.
Penso che dovremmo smet-
terla di parlarediinter cetta-
zionieprescrizioni. Dovrem-
mo parlare di economiareale,
di commercio, di industria».
Perlaverità sietevoi che
parlate di prescrizione e in-
tercettazioni.
«È ilcontrario,èstupefa-
centeche siconsideri una
priorità imporrelostopalla
prescrizione, quando bastava
rinviare di un anno, e poiten-
taredifar passareunemen-
damento per autorizzare le in-
tercettazioni a strascico.Ren-
zi dice: apriamo un’agenda
sui problemi più pressanti,
sblocchiamo icantieri, faccia-
mo partire l’economia».
Renzi lancia proposte dif-
ficilmente ricevibili.
«Non mi pare affatto, sono

il tentativo di evitare lo sman-
tellamento dello stato di dirit-
to.Renzi dicecose di buon
senso, fa un’agendaconcreta
su cui si può essere d’accordo
o no, ma sono importanti».
C’è chi li ritiene diktat.
«No, noi siamo i più lonta-
ni dai 5Stelle, e stiamo al go-
verno conloroper cause di
forza maggiore. Ma se ilPd
avessevoluto trovare una sin-
tesi avrebbe potuto, invecesi
èaccodatoacriticamente
mettendoci nellacondizione
di dovercifaresentire. IlPd,
come diceBettini, ha perse-
guito la sua grillizzazione».
Il «sindacod’Italia» che
c’entracon i cantieri?
«Ha moltoache farecon
l’economiareale. Se non fun-
zionano le istituzioni, non
funziona nulla. Oggi a Berlino
ho incontrato il mio omologo
tedesco: in Germaniac’èla
stessacancelliera da 14 anni.
Facciamo ilconto da noi».
Renzi rischia difarne ca-

dere uno, però. C’è un mar-
gine di discussione?
«Renzivedrà Conte, no? Io
auspico che le proposte siano
tutte accolte, ma in politica si
discute, si negozia».
Se Renzi decidesse di mol-
lare, lei, che è sottosegreta-

rio, lo seguirebbe?
«Mi stupisceladomanda.
Sono iscritto a Italia viva e so-
no convintoogni giorno di
più. Se sivolta pagina, lascio
la poltrona senza problemi.
Stiamo parlando di un’ipotesi
in cui Contecisostituisce,

non siamo noi ad andare».
Se Conte propone la fidu-
cia evoi votate contro, siete
voi a uscire, no?
«No, se invece di aprire una
discussione su punticoncreti,
presenta un’agenda in osmosi
conlacultura populista del
grillismo, vuole direche ri-
nuncia alle istanze della sini-
stra liberale che rappresentia-
mo e sceglie di governarecon
i fuoriusciti diForza Italia. In
tal caso, tanti auguri».
Il Pd provaadareconti-
nuità al governo.
«Mi piacerebbe che icom-
pagni delPd stesserodalla
parte delle garanzie. Mi sem-
brano piùrealisti delre,più
preoccupati direalizzareil
programma M5S che il loro».
E Conte?
«Se fossi al suo postonon
aspirereiapassarealla storia
come il premier di tremag-
gioranze diverse».
AlessandroTrocino
©RIPRODUZIONERISERVATA

Chiè


●Ivan
Scalfarotto,
anni,dal
settembreè
sottosegretario
agliEsteriealla
Cooperazione
internazionale


●Eletto
deputatoPd
nel2013enel
2018,sotto-
segretarionel
governoRenzi,
ètraifondatori
diItaliaviva


Oggiilvoto


SardineinfestaperCuppipresidentedem


«F


orza Vale». Le Sardine guidate da Mattia Santori
condividono la scelta del segretario delPd Nicola
Zingaretti di puntare sulla sindaca di Marzabotto
Valentina Cuppi per l’incarico di presidente del partito. Il
voto dell’assemblea nazionale dem è in programma oggi.
«Una bella notizia, un bel segnale — scrivono in una nota i
vertici del movimento nato a Bologna nel novembre scorso
— una nostra amica,Valentina Cuppi, giovane mamma e
sindaca di Marzabotto, dovrebbe essere eletta nuova
presidente delPartito democratico. Simbolo del
buongoverno che ascolta i cittadini, del rinnovamento, e
della speranza».
©RIPRODUZIONERISERVATA

L’emergenzasanitaria


congela(perora)


lacrisitraglialleati


All’ombradiRenzisiconsumaunabattaglianelPd


Lavicenda


●Nell’ultima
settimanalo
scontropolitico
traMatteo
Renzie
Giuseppe
Conteè
cresciutonei
toni,fino
all’ipotesidi
unacrisidi
governo


●Illeaderdi
Italiavivaha
poilanciatola
suasfida
proponendola
cancellazione
delredditodi
cittadinanzae
l’elezione
direttadel
premier


●Dopogli
attriti,icontatti:
ConteeRenzi
sivedrannola
settimana
prossima


A


nche la politicava in
quarantena. Nonc’è
più spazio per tatti-
che emanovre, per
ripicche e rivendicazioni. Nel-
la maggioranza nonc’è tempo
per pensare alvertice tra Con-
te e Renzi, se suicellulari dei
ministri e dei leader di partito
si accumulano dispacci di
prefetturaconfusi a messaggi
personali che giungono dal-
l’epicentrodella crisi sanita-
ria. È mattino quando ilcapo
di Iv ascolta lavoce tremante
registrata su Whatsapp da
una sua dirigentelombarda,
amicadell’uomo che giace
grave in ospedale. Ecompren-
de che «davanti all’emergenza
nazionaleèopportunofer-
marsi». IlPaese non potrebbe
tollerare che nelPalazzo pro-
seguisse la messinscena.
Finora ilcanovaccio aveva
proposto un miscuglio di finti
ultimatumedisinformazio-
ne, con Renzi a dire «rompo»
pur sapendo checosì rompe-
rebbe i suoi gruppi, e Conte a
evocarei«responsabili» pur
sapendo che semmai dispo-
nesse dell’arma, gli esplode-
rebbe in mano nel giro di tre
mesi. Così l’incontro tra icon-
tendenti programmato per la
prossima settimana era (ere-
sta) lo strumentoutile afer-
mare l’escalation. E non acaso
ieri — mentre il ministro dem
Provenzano provavaaprovo-
care il suoex segretario—il
titolaredei Rapporticonil
ParlamentoD’Incàlanciava
segnali distensivi e dialoganti
verso l’alleato.
La differenza divedute tra i
rappresentanti del governo è
la manifestazione di due di-
verse strategie. In una parte
del Pd, tendenza «ditta», è in
voga infatti una linea che mira
ametter enell’angoloRenzi
per chiuderedefinitivamente
i conti con lui. Ma è un’opera-

zione osteggiata da France-
schini, che osservadatempo
certe sortite di personalità vi-
cine a Zingaretti. L’idea dico-
struireattorno al partitouna
coalizioneconla«lista Con-
te», ciò cheresta dei 5Stelle e
la sinistra post-scissionista,
gli ricorda «certivecchi sche-
mi del passato», cioè la sta-
gione della «Querciaeisuoi
cespugli», che finirebbe oggi

per penalizzare l’areacattolica
e riformista dem.Un esito che
fa venireibrividiaGuerini,
deciso a «vigilare» e già poco
convinto dicerte scelte «diri-
giste» operatenel diparti-
mento economico delPd.
Lo scontrosilenzioso tra i
democrat pesa sull’opera di
mediazione di un’altra parte
del governo, grillinicompre-
si. Quando il ministro Spada-

fora spiega pubblicamente
che «non saremo noi a invita-
re Renzi a uscire», anticipa la
linea dicondotta che siterrà a
Palazzo Chigi durante ilverti-
ce,«perché l'agenda dell’in-
contro è chiara»: da un lato il
nodo della legge elettorale
conlasoglia di sbarramento
da abbassare per Iv, dall’altro
quello delle nomine. Duete-
mi da cui passa quel «ricono-

scimentopolitico» che solo
Contepuò dareaRenzi, «e
che invece—sotto linea un
ministro grillino — un pezzo
del Pd non concederebbe».
Esesulle nomineèsolo
una questione di nomi, sulla
legge elettorale si apreuna
partitacompletamente diver-
sa: perché il progettodella
«Quercia piùcespugli» che
piaceauna partediPdpre-
supporrebbe un sistema di
voto con elementi di maggio-
ritario, non il proporzionale
su cui la maggioranza ha tro-
vato l’ac cord o. La sensazione
— ricavata anche da autorevo-
li esponenti5Stelle —èche
all’ombra diRenzi e delle sue
numerose giravoltesistia
consumando «unaresa dei
conti» nelPd sull’egemonia
all’interno del partito.Para-
dossalmente quindi, ilvertice

servirebbe agli «acerrimi riva-
li» percautelarsi.
Diventa allora chiaro il mo-
tivo per cui Conte pensi di an-
dareinParlamentoper il
«chiarimento» non prima del
4marzo.Esicapisceanche
come mai Franceschini pre-
ma perchévenga rispettato il
pattosotto scrittodalla mag-
gioranza sulla nuova legge
elettorale: secondo questo
patto è previsto un passaggio
alle Camere deltesto propor-
zionale «prima delreferen-
dum sul taglio dei parlamen-
tari» in programma il 29 mar-
zo. Ec co qual è la sfida nell’al-
leanza giallorossa, e per dirla
con il ministro Bellanova «bi-
sogna trovareunmodo per
usciredall’impasse». Anche
perché l’emergenza sanitaria
ha la priorità. I rappresentanti
di governo ieri si scambiava-
no messaggi sul «panico della
gente» e sull’«impatto econo-
micoche sarà devastante».
Nonètempo diconflitti,
«non lo sarà per moltotem-
po», sussurra D’Incà: «È ora di
tenere tutti i piedi perterra».
©RIPRODUZIONERISERVATA

SuCorriere.it
Tuttelenotizie
dipoliticacon
aggiornamenti
intemporeale,
commenti,
analisi,
fotogallery
evideo

Primadelreferendum
Franceschinichiede
ilrispettodelpatto
dimaggioranza
sullariformaelettorale

L’iniziativaConilsottosegretarioDiStefano


LaNazionale


deicuochi


allaFarnesina


Il sottosegretario agli Esteri Manlio DiStefano ieri ha ricevuto allaFarnesina i
componenti della Nazionale italiana cuochi, guidati dalteam manager
GianlucaTomasi e dalcapitano Pierluca Ardito. La Nazionale èreduce da
Stoccarda, do ve ha vinto la medaglia d’oro nellacategoria Ristorante delle
nazioni alle Ika Culinary Olympics, la più grandecompetizione mondiale di
cucina svoltasi nella cittàtedesca dal 14 al 19febbraio.

ARomaIlsottosegretarioManlioDiStefano,38anni,haricevutolaNazionalecuochialministerodegliEsteri (Ansa)


IlsottosegretarioScalfarotto(Italiaviva)


«C’èspaziopernegoziare.SeContediceno,lasciamo»


MattiaSantori
eValentina
Cuppi

SetteGiorni


diFrancescoVerderami

Free download pdf