Corriere della Sera - 22.02.2020

(Sean Pound) #1


CorrieredellaSera Sabato 22 Febbraio 2020
EVENTI


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RaritàDa sinistra, tiara di
Henry Cyril Piaget (galleria
Hancocks); armatura
giapponese smaltata
in argento (Galerie
Charbonnier); il libro delle
ore Talbot-Beauchamp
e il dipinto di J. Sorolla
«Valencian Fiesta»
(galleria Lòpez de Aragòn)

«L’artetribale eildesign


per inuovicollezionisti»


IpianidivanMaris(ceodiTefaf).Fraitesori,tiareelibriminiati


L’intervista


diEnricaRoddolo


Q


uale mercatodell’ar-
te,nel pieno del-
l’emergenza globale
per ilcoronavirus?
Se lo è chiesto il New York Ti-
mes ,ragionando sull’effetto
(anche) nel mercatodell’arte
dell’emergenza che ha già in-
taccatoi conti del mondo del
lusso.EcostrettoArt Basel
HongKong acancellare il suo
appuntamentodimetà mar-
zo.Alla lucedel fattoche un
solo appassionato d’arte cine-
se,come Mr Liu Yiqian, ha
speso almeno 200 milioni di
dollari in pochi anni (170 solo
perilnudo di Modigliani ac-
quistatoall’asta nel 2015).
Insomma, gli appassionati
d’artecinesi, sono il nuovo
traino del mercatodell’arte. E
nonacaso, proprioTefaf un
anno fa, li mise sotto la lente
con il suoreport annuale.
«Ècosì, ilcontestoglobale
con l’epidemia è molto triste,
eaMaastricht dovela situa-
zioneèsottocontrollo, avre-
moforse qualchecollezioni-
sta cinese in meno perchécon
le restrizioni ai viaggi non po-

trà arrivare in Europa», spiega
dal suo ufficio, ilceo diTefaf
Maastricht,Patrickvan Maris.
E aggiunge: «Il mondo dell’ar-
te è un ecosistema, e nei tanti
anni ormai che me ne occupo
ho avuto modo di seguirlo in
tutte le sue evoluzioni: quan-
doc’èstata la stagione dei
grandicollezionisti russi, poi
degli appassionati d’artedal
Middle East, dal Giappone e
ovviamentedirecentedalla
Cina sull’onda della grande
ricchezza che siègenerata
dall’exCelesteImpero. Inevi-
tabilmente il mondo dell’arte
è legato ai flussi della ricchez-
za».
Al Maastricht Exhibition &
ConferenceCentreormai è
tutto pronto per la nuovaedi-
zione della fiera d’arte che dal
7al15marzometterà sottoi
riflettoricapolavori d’arte an-
ticaecontemporanea: 280
espositori di cui 25 alla loro
prima apparizione alla Fiera.
La più ampia delle sue se-
zioni,Tefaf Antiques,conterà
98 espositoriconfermandosi
unforziereditesori tutti da

scoprire. Dall’8 al 12 maggio
andrà invece in scena la quar-
ta edizione diTefaf NewYork
Spring allaParkAvenue Ar-
mory.
Unappuntamento, quello
conTefaf, che negli anni si è
confermatoilgrande ritrovo
internazionale per gli amanti
del bello e prezioso. «Adesso
la nuova sfida ècercaredi in-
tercettarelegenerazioni più
giovani, cresciutecon altri
media, incuriositi da un di-
verso modo di rappresentare
l’arte», spiegavan Maris. E al-

le nuovegenerazioni — i Mil-
lennialelagenerazioneZ—
alle nuovemotivazioni per ac-
costarsi all’arteeall’impatto
dellatecnologia sul mondo
dell’arte, sarà dedicato in par-
te il nuovoreport diTefafcon
ArtTactic che per questa edi-
zione mettesottola lenteil
mecenatismo dell’arte nel XXI
secolo.
«Offriamo un’esperienza
senza egualiacollezionisti,
curatori museali, mecenati di
tuttoilmondo—continua
vanMaris—.Siamo orgo-

gliosi diconfermarci meta
d’elezione di curatori di mu-
sei che sanno di poter trovare
frainostri espositori pezzi
unici.Unameta d’elezione, e
un’offerta nel segno dell’ete-
rogeneità: dai gioielli aicapo-
lavori d’arte antica, fino all’ar-
te tribale».
Esempi? Specializzata in
gioielleria, la galleria londine-
se Hancocks presenterà una
straordinaria tiara di diaman-
ti che arriva da Henry CyrilPa-
get, quintomarchese di An-
glesey (1875-1905). Mentre
Dr.Jörn Günther RareBooks
AGmetterà in mostra il Libro
delle OreTalbot-Beauchamp,
manoscrittominiatocreatoa
Rouen nel 1430 circa.
Ma per rispondere alle nuo-
vecuriosità del pubblico,Te-
faf si è «allargata sempre più
all’arte moderna econtempo-
ranea, sino al design che an-
che quest’anno presentiamo
assieme alla tribal art: l’espe-
rimentofattounanno fa di
accorpare i due generi si è ri-
velato positivo e l’abbiamo ri-
proposto».
Apropositodidesign,co-
me spiega—dalle fierealle
aste—ilsuo successo tra il
nuovopubblicodeicollezio-
nistiedegli amanti dell’arte?
«Forse perché il design, lega-
toal Novecento, si mixa bene
congli internicontempora-
nei. Gli interior decorators so-
no semprepiù alla ricercadi
pezzi di design che ben si in-
tegrano nella loro lettura arti-
stica degli interni».
©RIPRODUZIONERISERVATA

L’evento


●Jörn Günther
Rare Books AG
(Stand 109)
metterà in
mostra il Libro
delle Ore
Talbot-
Beauchamp,
manoscritto
miniato su
pergamena
realizzato a
Rouen nel
1430 circa.
Questo
manoscritto ha
fatto la sua
riapparizione
dopo essere
rimasto
lontano dal
pubblico per
oltre 80 anni


Ilpersonaggio


IldottorGünther


eisuoivolumiantichi


«Peramarliservono


tutti ecinque isensi»


S


e è unaverità universal-
mente riconosciuta che
un buon libronon ha
prezzo, quelli invendita
nella bottega diJörn Günther
— unavetrina nelcentro me-
dievalediBasilea, ricevesolo
su appuntamento—non so-
no per tutte le tasche. Alcuni
costano milioni di euro. Del
restonon si tratta propria-
mentedibestseller: il dottor
Günther, di professione «cac-
ciatoredilibri»,ètraimag-
giori mercanti al mondo di
manoscritti,codici miniati e
anche dei primi libriastam-
pa, «ma prima che l’editoria
diventasse una produzione di
massa», cioè tra il 1520eil
1530, quando di un titolo già
si stampavano mille, «perfino
millecinquecentocopie».

Provate solo a nominargli i
fac simile, oppuregli ebook.
«Il digitaleèunottimo stru-
mento per informarsi, ma i li-
bri per me sono eresteranno
sempre un’altracosa: un’ope-
ra d’arte.Perapprezzareap-
pieno unvolume anticoser-
vono tutti e cinque i sensi, so-
lo così si puòcatturare lafollia
nascosta tra le pagine».
Non tutti i suoi preferiti so-
no opera di amanuensi. Gün-
ther, per esempio,vapazzo
per l’«HypnerotomachiaPoli-
phili», il misteriosoromanzo
allegorico(il titolo significa
letteralmente«Combatti-
mentoamoroso diPolifilo in
sogno») stampatoaVenezia
da Aldo Manuzio alla fine del
XV secolo: «In vita mia ne ho
avute seicopie, tuttevendute:
èuno deicapolavori assoluti
del Rinascimento»;eprima
ancora, naturalmente, la Bib-

biaaquarantadue
linee di Gutenberg,
primo libro stampa-
tonellatecnicadei
caratteri mobili. «Le
copie esistenti, una
cinquantina, sono tutte
proprietà di istituzioni
pubbliche. Io peròhoin
catalogo una parte del libro
di Giosuè:èl’unicofram-
mento dell’opera oggi presen-
tesul mercato». Tra migliaia
di oggetti preziosi, il suo
amore più granderesta il «Li-
bro dei fatti del buoncavalie-
reJacques de Lalaing», mano-
scrittodel 1480, che racconta
la vita esemplarediuncava-
liere delRegno di Burgundia,
tra battaglieetornei: oggi fa
parte del patrimonio del Getty
Museum.
AlTefaf di Maastricht, Gün-
ther presenterà una selezione
di operediAlbrecht Dürer,

sommo artista—eprotoim-
prenditore—rinascimentale
che proprio dall’editoria gua-
dagnavamoltopiù che dalla
pittura. «I suoi tre“Libri lar-
ghi”, mai visti prima insieme
incommercio, sono il primo
esempio nella storia di un li-
brocreatoepubblicatodallo
stesso artista. E lecentinaia di
incisionichecontengono so-
no una gioia per gli occhi».
Macosa spingeainvestire
involumi tantopreziosi? «È
unaforma dicollezionismo
moltoparticolare—osserva

Günther—Chi acquista un
manoscrittonon ha bisogno
di pavoneggiarsi, perché la
bellezza dell’operaètutta al-
l’interno, una pagina dopo
l’altra:con uncodice miniato
non puoi fare sfoggio ditein
salottocomeconun’opera
d’artecontemporanea». E lui,
comeèstatocontagiato?
«Avevo14 anniemio padre,
che era una persona curiosa e
amavacollezionaretuttociò
cheèantico, portòacasa un
volume del XIII secolo, la Cro-
nacamondiale di Rudolfvon
Elms. Io, lettoreinstancabile
fin da bambino, sfogliando
quelle paginecoloratissime e
incomprensibili entrai in un
altro mondo. E da quel mon-
do non sono più uscito». An-
che quelvolume divon Elms,
per la cronaca, oggi è esposto
al Getty di Los Angeles.
©RIPRODUZIONERISERVATA

L’atteggiamento
«Conuncodiceminiato
nonpuoipavoneggiarti
insalottocomecon
l’artecontemporanea»

Intimità
Jörn Günther
con il Libro delle
Ore Corbet,
manoscritto
miniato creato
tra il 1325 e il


  1. Al Tefaf
    presenta
    alcune opere
    grafiche di
    Dürer


diPaoloBeltramin


Dall’Africa
Sotto,
maschera
tribale in legno
intagliato,
dedicata al
culto di «Gu»,
della Costa
d’Avorio, 1880-
1900 d.C. circa.
Galleria Yann
Ferrandin

Sguardoalfuturo
«Oralasfidaè
intercettareigiovani
curiosimacresciuti
conaltrimedia»

Chiè


Patrick van
Maris
,
olandese, studi
in Storia, ha
iniziato in
Sotheby’s ad
Amsterdam
per trasferirsi
poi a Londra
come
managing
director
Sotheby’s
Europa. Nel
2015, su
incarico del
Board of The
European Fine
Art Foundation,
ha preso la
guida di Tefaf
come ceo


Modern Art,Tefaf Design eTefaf Works on
Paper danno la possibilità di acquistare le
opere direttamente dagli artisti oppure di
avere accesso ad alcuni dei lavori piùrecenti
sul mercato. Tefaf si impegna anche a
sostenere le nuovegenerazioni di galleristi e
specialisti: per questo dal 2008 offre alle
gallerie di nuova apertura l’opportunità di
partecipare a una fiera d’arte internazionale
e di larga scala. Lo sponsor principale è Axa
Art.Per informazioni: http://www.tefaf.com.

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