Lettera di un bimbo fan dello United
“Smetti di vincere”
E Klopp risponde
a un piccolo tifoso
Daragh, dieci anni, piccolo
tifoso del Manchester Uni-
ted, ha scritto una lettera a
Jurgen Klopp chiedendo-
gli di... smettere di vince-
re: «Il Liverpool sta vincen-
do troppe partite, se ne vin-
cete altre nove, avrete sta-
bilito il record di imbattibi-
lità del calcio inglese. Es-
sendo un tifoso dello Uni-
ted, per me è molto triste.
Quindi la prossima volta
che il Liverpool gioca, per
favore falli perdere. Dovre-
ste solo lasciare che gli al-
tri segnino. Spero di averti
convinto a non vincere il
campionato e nessun’altra
partita, mai più».
Passione e rivalità
Una lettera curiosa, arriva-
ta sulla scrivania dell’alle-
natore dei Reds che ha de-
ciso di rispondere: «Caro
Daragh, purtroppo questa
volta non posso esaudire
la tua richiesta, non per-
ché non ne abbia voglia.
Ma per quanto tu desideri
che il Liverpool perda, il
mio lavoro è far sì che il Li-
verpool vinca. Ci sono mi-
lioni di tifosi in tutto il mon-
do che vogliono che que-
sto accada e quindi non vo-
glio deluderli. Ma posso
dirti che questo non cam-
bierà la tua passione per il
calcio e per la tua squadra.
Il Manchester United è for-
tunato ad avere un tifoso
come te. E nonostante le
nostre squadre abbiano
una grande rivalità, abbia-
mo anche un enorme ri-
spetto gli uni per gli altri.
E per me, il calcio è que-
sto». La missiva di Klopp è
stata recapitata al piccolo
tifoso come spiegato dal
padre: «Mia moglie Tricia
si trovava all'ufficio posta-
le quando le hanno detto
che c'era una lettera per
Daragh». —
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AFP
PERSONAGGIO
Il centravanti non segna in casa da 149 giorni. E domani c’è il Parma
Belotti, digiuno record
Caccia al gol perduto
per risollevare il Toro
ANSA
199
Le presenze
in serie A di Belotti
Ne conta anche 38
con il Palermo
Andrea Belotti, 26 anni, 9 gol in campionato: l’ultimo al Milan
Jurgen Klopp, 52 anni
TORINO
C
hi lo conosce bene
gli ha visto in volto
un altro sguardo. E
anche le porte aper-
te nei giorni scorsi del Filadel-
fia hanno confermato la sen-
sazione. Belotti ha una voglia
matta di riprendersi il Toro
sulle spalle, di rialzare quella
cresta che la gente del Gran-
de Torino non vede da 149
giorni (2-1 al Milan) e otto
partite giocate in casa. Per il
Gallo è il digiuno in carriera
più lungo davanti ai suoi tifo-
si, mentre in generale non se-
gna da 6 giornate consecuti-
ve (ultimo sorriso la doppiet-
ta alla Roma a inizio anno).
Due numeri da cancellare nel
curriculum dell’attaccante,
che solo una volta era scivola-
to in un’astinenza peggiore,
arrivando nel 2017 a 8 parti-
te, ma allora con una giustifi-
cazione oggettiva, la distor-
sione al ginocchio dalla quale
guarì in appena 28 giorni. E il
mancato feeling sotto porta
del suo bomber di riferimen-
to è un problema ancor più
grande per il Toro, che deve
uscire al più presto dal tunnel
di sconfitte inaugurato dal
2-1 contro il Sassuolo.
Belotti è indispensabile, la
medicina giusta in grado di ri-
solvere i problemi dei grana-
ta, o quanto meno camuffarli
ancora una volta. Longo se lo
coccola: «Uno che è tra i pri-
mi in Europa non si può discu-
tere, è normale per chi è abi-
tuato a fare tanti gol aver pati-
to più di altri il momento diffi-
cile collettivo».
Probabile coppia con Zaza
Purtroppo per il Toro il capita-
no è anche inimitabile e uni-
co, dietro di lui (9 gol) c’è il
vuoto: Berenguer è a 5, Ansal-
di a 4, Zaza a 3. Le reti del Gal-
lo anche in questa stagione
hanno portato quasi sempre
la vittoria, da 4 delle 6 partite
in cui ha segnato sono arriva-
ti i tre punti. E domani contro
il Parma il Gallo avrà almeno
altri due stimoli per provare a
rimettere la sua firma: le 200
partite in Serie A (38 con il Pa-
lermo) e la possibilità di strap-
pare un record personale, vi-
sto che potrebbe diventare
l’unico calciatore a essere an-
dato in doppia cifra nelle ulti-
me cinque stagioni (12 nel
2016, poi 26, 10 e 15).
Longo in settimana ha fat-
to svolgere esercizi specifici
di movimento e tiro a tutto il
reparto, cercando il vestito
migliore per un attacco che
deve riprendere a rifornire a
dovere Belotti, contro il Mi-
lan apparso ancora troppo so-
lo. La grande tentazione è
mettergli vicino Zaza: «Sono
compatibili», assicura il tecni-
co. Una soluzione che pare
più probabile rispetto all’al-
tra provata in settimana, un
tridente più leggero con Ede-
ra e Verdi sulle ali. F. MAN. —
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