La Stampa - 22.02.2020

(Nandana) #1

N


el caso la realizza-
zione in Germania
del primo stabili-
mento europeo di
Tesla per la produzione di
auto elettriche e batterie do-
vesse subire altri intoppi
(c’è la protesta ambientali-
sta nella zona scelta dall’a-
zienda per costruire la fab-
brica) il Piemonte è pronto.
La Regione si è fatta avanti
con il costruttore america-
no offrendogli la possibilità
di realizzare una fabbrica
per batterie elettriche. «Ci
stiamo mettendo in contat-
to con i vertici di Tesla per
capire che margini di opera-
tività ci potrebbero essere -
dice l’assessore regionale al-
le Attività Produttive, An-
drea Tronzano - anche per-
ché al Piemonte una fabbri-
ca di batterie elettriche ser-
ve come il pane. In ogni ca-
so, siamo vigili su ogni situa-
zione che possa essere favo-
revole a concretizzare un’e-
sigenza che è diffusa e auspi-
cata su tutto il territorio».
Tesla ha annunciato il pia-
no di costruire la fabbrica a
Gruenheide, un comune del
Brandeburgo a meno di 40
chilometri dalla capitale, lo
scorso novembre. Dopodi-
ché l'azienda fondata
dall’imprenditore Elon Mu-
sk ha comprato dallo Stato
un'area di 300 ettari per 41
milioni di euro, ottenendo il
permesso di disboscarne


  1. Poi la denuncia di un co-
    mitato green, la Lega Verde
    di Brandeburgo, ha interrot-
    to il processo di disbosca-
    mento per qualche giorno.
    Certo, portare in Piemon-
    te una fabbrica Tesla di bat-
    terie sembra essere un’im-
    presa ardua. «Tesla è come
    Cristiano Ronaldo, diciamo
    che si tratta di una pazza
    idea. Comunque, se si do-
    vesse presentare qualche
    spiraglio ci faremo trovare
    pronti».


Che sia Tesla o qualcun al-
tro, l’intenzione della Regio-
ne è non mollare la presa
nell’ottica di portare sul terri-
torio nuovi insediamenti pro-
duttivi che sviluppano solu-
zioni industriali legate alla
nuova mobilità. Come?
«Ogni azienda ha le sue esi-
genze e quindi non abbiamo
una ricetta unica ma possia-
mo puntare sull’apporto di
Finpiemonte che sta facendo
un ottimo lavoro» continua
Tronzano, che specifica: «stia-
mo valutando tutto ciò che
può determinare un sostegno
al credito delle nostre impre-
se e prossimamente avremo
un incontro con Abi (Associa-
zione bancaria italiana, ndr)
a tal proposito».

L’appello al governo
«Il presidente Conte aveva pro-
messo a Torino e alla sua pro-
vincia 100 milioni per Manu-
facturing Technology Center e
per la Cittadella dello Spazio.
Ancora nulla è successo di con-
creto ma il territorio ha biso-
gno di risposte» denuncia
Tronzano. Ecco perché, an-
nuncia infine l’assessore, «il go-
vernatore Cirio ha predisposto
una lettera e chiesto ad Appen-
dino di firmarla per chiedere
incontro urgente al premier.
Perdere il treno dell’Mtcc e del
Polo per l’aerospazio significa
rimanere essere tagliati fuori
da ogni possibilità di sviluppo:
non possiamo permettere che
accada». L. D. P. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

A


ziende solide dal
punto di vista patri-
moniale ma in pic-
chiata su molti indi-
catori economici. Aziende che
devono convertirsi al più pre-
sto al "green" se vogliono resi-
stere ma, anche, che stanno im-
boccando piano piano la stra-
da giusta verso la stabilità. È
una analisi complessa e sfac-
cettata quella che emerge dal
Rapporto Pmi Piemonte 2020
realizzato da Cerved e UiT.
Le buone notizie: sono 62 le
aziende più performanti a li-
vello gestionale e affidabili a li-
vello finanziario di Piemonte,
Liguria e Valle d’Asta. Le im-
prese competitive sono state
premiate ieri mattina nella se-
de dell’Unione Industriale di
Torino in occasione della se-
conda edizione di "Industria
Felix - Il Piemonte, la Liguria e
la Valle d’Aosta che competo-
no". Un mix di realtà molto va-
rio, che va dalla fonderia 2A
del presidente della Camera
di Commercio Vincenzo Ilot-
te alla Blue Engineering, ma
che comprende anche settori
molto diversi come Fiorentini
Alimentari e Gineprudue
Coop di solidarietà.
Per quanto riguarda il rap-
porto, emerge chiaramente
quanto l'effetto "Greta" stia or-
mai modificando in profondi-
tà le esigenze dei consumatori
e quanto per le aziende stia di-
ventando essenziale spingere
gli investimenti nella direzio-
ne della sostenibilità. In pro-
vincia di Torino saranno circa
il 4,9% del totale, i lavoratori
che saranno interessati dalla
transizione delle loro aziende.
Sono le cosiddette imprese
"marroni", come le cataloga la
Ue, ovvero quelle che appar-
tengono a settori a rischio "in-
sostenibilità" e che dunque ri-
chiederanno passi avanti
nell'innovazione ambientale
per diventare "green".
Torino, comunque, si con-
ferma una delle province con

meno difficoltà in questa tran-
sizione, preceduta solo da Biel-
la con il 4,3%: sarà il Vco il ter-
ritorio in cui le aziende si do-
vranno fare più da fare e dove
più lavoratori saranno interes-
sati dalla transizione
(l'11,6%), preceduta da Asti
(9%) e Alessandria (8,1%),
Cuneo (7,8%), Novara (7,2%)
e Vercelli (5,6%).
Il 2018, ultimo anno analiz-
zato da Cerved, si chiude per
le imprese piemontesi con ri-
sultati meno brillanti rispetto
a quelli del 2017: un anno che,
da molti punti di vista, può es-
sere definito eccezionale lun-
go il trend di lenta ripresa ini-
ziata dopo la crisi 2007-2008.
Tra il 2017 e il 2018, la crescita
del Pil regionale è scesa

dall’1,2% allo 0,6%, quella del-
le esportazioni (variabile cru-
ciale per le pmi) dal +7,8% al
-0,1% (in valore) e i risultati
del 2018 e della prima metà
del 2019 rallentano ma non
modificano il percorso di gra-
duale riallineamento alla si-
tuazione precedente la crisi,
che riguarda gran parte dei pa-
rametri analizzati: demogra-
fia d’impresa, indicatori di bi-
lancio, tempi di pagamento,
profili di rischio.
In Piemonte sono state costi-
tuite 4.160 “vere” newco, il
3,1% in meno rispetto al 2018.
Il dato è comunque allineato
in termini assoluti alla media
dell’ultimo triennio. La cresci-
ta registrata negli ultimi anni è
stata favorita dall’introduzio-
ne delle Srl semplificate, che
rappresentano il 39% delle
nuove imprese. Nel 2019 la di-
namica piemontese è meno ne-
gativa di quella nazionale ma
peggiore di quella del Nord
Ovest. Dopo il marcato calo re-
gistrato nel 2018, nel 2019 i
fallimenti hanno fatto registra-
re un’impennata (+23%), ri-
manendo comunque a livelli
ancora lontani dai picchi regi-
strati durante la crisi.
Anche le Pmi si confrontano
con l'effetto del Coronavirus
che non si sa quanto profonda-
mente potrà bloccare l'econo-
mia globale. Un effetto che
spinge la Blue Engineering di
Rivoli, che fa innovazione tec-
nologica e in Cina collabora
nel settore ferroviario, a invia-
re 400mila mascherine per
prevenire il contagio dal Coro-
navirus che hanno consentito
al suo partner cinese China
Railway Corporation di riapri-
re le fabbriche. «Un piccolo ge-
sto molto apprezzato dal no-
stro partner. Anche l'Unione
Industriale e l'Api si sono mobi-
litate per fornire strumenti
contro il contagio. Il Comune
di Torino e la Regione Piemon-
te - ha spiegato Moh'd Juma
Eid, ceo di Blue Engineering -
hanno avviato l'iter per analo-
ghe donazioni». C. LUI. —
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Il rapporto di Cerved e UiT: l’effetto Greta cambia le prospettive

Pmi, troppi fallimenti


Per stare sul mercato


bisogna essere green


62


Le aziende piemontesi
più performanti
a livello gestionale
e finanziario

A Berlino tentennano, la Regione contatta gli americani

Il Piemonte ci prova


“Qui la fabbrica


delle batterie Tesla”


23%


La crescita
nel 2019 sul 2018
delle aziende
che hanno chiuso

4160


Il numero di newco
nate in Piemonte
nel 2019
il 3,1% in meno del 2018

Robot in una catena di montaggio di una fabbrica Tesla

DOSSIER IL CASO


SABATO 22 FEBBRAIO 2020LASTAMPA 47


CRONACA DI TORINO


T1 PR

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