12 Sabato 22 Febbraio 2020 Il Sole 24 Ore
Finanza
Mercati
Autostrade, advisor al lavoro
Il fondo Aspi sul tavolo di Conte
INFRASTRUTTURE
Le quote di Atlantia
nel nuovo fondo in cui
finiranno alcuni asset Fi
Jp Morgan, Mediobanca,
Erede advisor Aspi. Goldman,
Imi, Cleary Gottlieb per Fi
Marigia Mangano
Si lavora a passo spedito al piano
«fondo Aspi». Il cantiere è aperto e
a palazzo Chigi il dossier sarebbe
stato portato già a conoscenza. Co-
me anticipato da Il Sole Ore di ie-
ri, c’è un progetto allo studio che
potrebbe scongiurare il rischio di
revoca della concessione minaccia-
ta dal Governo Conte e tracciata nel
Milleproroghe. Si tratta della crea-
zione di un fondo in cui Atlantia
conferirebbe il controllo di Auto-
strade per l'Italia. Nello stesso con-
tenitore finirebbero gli asset auto-
stradali e aeroportuali che fanno
capo a Fi. Per poi aprire questo
«fondo Aspi» anche ad altri investi-
tori interessati e attivi nel business
delle infrastrutture.
Sul dossier sono coinvolte quat-
tro banche d'affari e due studi legali.
Al fianco di Aspi figurano, secon-
do indiscrezioni, Jp Morgan e Me-
diobanca mentre sul fronte legale il
mandato èstato affidato allo studio
Erede. Vicino ad Fi ci sono invece
Goldman Sachs, Banca Imi, e i legali
di Cleary Gottlieb. Un plotone di
consulenti che, secondo quanto ri-
sulta al Sole Ore, starebbe cer-
cando di dare forma in tempi stretti
a quello che, negli ambienti finan-
ziari, viene visto come il compro-
messo in grado di sbloccare la com-
plicata partita delle concessioni. In
particolare l'obiettivo sarebbe quel-
lo di trasformare la natura di Atlan-
tia da “azionista” a “quotista” di Au-
tostrade per l'Italia.
Il piano punta alla creazione di
un fondo nuovo di zecca in cui il
gruppo controllato dalla famiglia
Benetton conferirebbe il controllo
della partecipata Aspi. Contestual-
mente anche Fi trasferirebbe al
nuovo contenitore una serie di asset
infrastrutturali, partendo da quelli
aeroportuali fino alle quote già in
suo possesso in tratte autostradali,
in cambio di quote del nuovo fondo
infrastrutturale. Il dossier “fondo
Aspi”, secondo quanto si apprende,
sarebbe al momento quello che rac-
coglierebbe più gradimento negli
ambienti finanziari e politici e nelle
ultime settimane avrebbe preso più
consistenza in quanto capace di for-
nire una soluzione concreta alla
prima condizione che la politica,
partendo dai Stelle, ha posto per
evitare la revoca della concessioni:
l'impegno di Atlantia e della fami-
glia Benetton a uscire di scena.
Lo schema dell'operazione, se-
condo indiscrezioni, sarebbe stato
già portato alla conoscenza del pre-
mier Conte. E qualche apertura da
Palazzo Chigi si è registrata. «Se do-
vesse arrivare una proposta tran-
sattiva da parte di Autostrade per
l'Italia nell'ambito della procedura
per l'eventuale revoca delle conces-
sioni, il Governo, lo dico pubblica-
mente, avrà il dovere di valutarla»,
ha dichiarato il presidente del Con-
siglio, Giuseppe Conte, risponden-
do alle domande dei cronisti prima
di entrare nella sede del Consiglio
Ue. «Perché - ha argomentato - se
fosse una proposta che, tenuto con-
to di tutti gli interessi in gioco, offra
la possibilità di tutelare l'interesse
pubblico ancora più efficacemente
della revoca stessa, abbiamo il do-
vere di considerarla. Ma - ha scan-
dito il capo del Governo - solo in
quel caso. Non si dica che il Governo
vuole transigere o sta facendo una
proposta o controproposta».
Revocare la concessione avrebbe
infatti delle ripercussioni pesanti
per il sistema.
Carlo Bertazzo, numero uno di
Atlantia, in un'intervista a Il Cor-
riere della Sera, ha fatto presente
che il mancato accordo con la poli-
tica «sarebbe una catastrofe per
tutti. Verrebbe distrutta un'azien-
da che ha fatto la storia dell'Italia,
con oltre mila dipendenti e un
piano d’investimenti di miliardi
di euro. Serve un'intesa su Auto-
strade con più investimenti e re-
gole inflessibili». In caso di revoca,
ha aggiunto il manager, «Aspi fa-
rebbe un default da dieci miliardi,
con una forte perdita per le fami-
glie italiane, che detengono
milioni di euro di un'obbligazione
retail, per Cassa Depositi e Prestiti
e la Banca Europea degli Investi-
menti che hanno miliardi di eu-
ro, e per numerosi obbligazionisti
italiani e internazionali. Sarebbe
pesantemente colpita anche At-
lantia, che garantisce cinque di
questi dieci miliardi». Numeri im-
portanti che sembrano consigliare
le parti in campo a trovare una so-
luzione alternativa.
Il progetto presenta diversi pun-
ti di forza, partendo dall'uscita ef-
fettiva di Atlantia dalla gestione di
Aspi. Separare i destini di Autostra-
de per l'Italia da Atlantia è stato uno
dei principali terreni di scontro con
la politica subito dopo la tragedia
del Ponte Morandi. Sul tavolo di-
verse soluzioni sono state via via
prese in considerazione, ma l'unica
che avrebbe di fatto raggiunto
l'obiettivo era rappresentata dalla
scissione di Aspi dalla stessa Atlan-
tia. I tempi però hanno sconsigliato
questa strada, per la cui realizza-
zione sarebbe servito almeno un
anno. La creazione di un fondo po-
trebbe essere realizzata in tempi
più rapidi nonostante, si osserva, il
progetto sotto il profilo finanziario
sia molto complicato.
Il secondo punto di forza del pia-
no “fondo Aspi” è che non ci sareb-
bero “padroni” di Autostrade per
l'Italia, ma gestori che comunque
non coinciderebbero con Atlantia.
È evidente, però, che l'intero ca-
stello cade automaticamente se non
si raggiunge un accordo con la poli-
tica, forte dell'arma della revoca
prevista nel Milleproroghe che ha
incassato la fiducia alla Camera
mercoledì scorso. Creare un nuovo
fondo con gli asset di Atlantia e Fi
presuppone una valutazione di Aspi
congrua che non sconti il pesante
rischio della revoca.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il family office Rancilio Cube
crea un nuovo veicolo in cui
apportare gli asset di venture
capital e lo apre ad altre famiglie:
veicolo da milioni.
Alessia Maccaferri—a pag.
Investimenti
Venture capital,
nuovo veicolo
da 27 milioni
per Rancilio Cube
I manager-imprenditori
Claudio Costamagna e Andrea
Morante conquistano
l’azienda orafa Fope, quotata
su Aim Italia
Carlo Festa—a pag.
M&A
A Costamagna
e Morante
i gioielli d’alta
gamma di Fope
Oro d’alta gamma.
Il negozio monomarca
Fope a Londra
Prende forma con il lancio del fondo Dante il cambiamento
in chiave più finanziaria che Giovanna Della Posta si è propo-
sta di portare nella gestione degli immobili pubblici. È arriva-
to, infatti, l’ok della Consob alla commercializzazione del fon-
do immobiliare Dante di Invimit, la Sgr del ministero dell'Eco-
nomia e delle Finanze. Si tratta di un fondo value add, quindi
con asset adatti alla valorizzazione, di un valore iniziale di
milioni di euro, per arrivare a regime a milioni di euro.
«Collocheremo sul mercato le quote del fondo. Si tratta di
un prodotto appealing per i rendimenti, intorno al -%, dato
che il portafoglio sarà costituito da immobili posti in zone
molto centrali delle principali città italiane» spiega al Sole
Ore Giovanna Della Posta, ad di Invimit.
Il portafoglio immobiliare del fondo - il comparto in fase
di avvio è stato denominato Convivio - è costituito da asset
per un totale di circa . mq. Il % del valore del portafo-
glio è investito in immobili con destinazione d’uso residen-
ziale e gli asset sono localizzati principalmente nei centri
storici di Roma (% del valore del patrimonio immobiliare)
e Milano (%). Una percentuale inferiore di immobili si
trovano a Bologna, Genova e Mantova.
Gli immobili sono prevalentemente occu-
pati con un tasso di occupancy pari al %. Il
gruppo di asset di natura residenziale è costitu-
ito da immobili per un valore totale di
milioni e una superficie totale pari ad oltre
. mq, localizzati principalmente nei cen-
tri storici di Milano (% del valore del patrimo-
nio residenziale) e Roma (%). Come l'edificio
di . mq di via Borsi nella capitale. Questi
immobili sono prevalentemente occupati, con
un tasso di occupancy pari al %.
La parte terziaria è composta da asset da
milioni (circa . mq). In questo caso per
l'% sono situati nel centro storico di Roma e
sono occupati all'%. Tra gli asset anche una
piattaforma commerciale a Bologna e un albergo
in via Nazionale a Roma.
Tra gli immobili di assoluto pregio inizial-
mente menzionati come parte del portafoglio, ma che rien-
treranno probabilmente nella prossima tranche, ci sono edi-
fici a Roma, come quello in Largo Arenula, a Venezia in Calle
Emo, a Padova in Piazza delle Erbe e a Genova in corso Italia.
Invimit ha in portafoglio , miliardi di euro di immobili, di
cui solo milioni in uso governativo, e pertanto esclusi da
eventuali operazioni. I tempi sono quindi più lunghi e i valori
più contenuti rispetto alla maxi operazione immobiliare deline-
ata un anno fa, quando il governo intendeva portare nelle casse
dello Stato milioni di euro nel , mentre nel triennio
- l'obiettivo era di ricavare dai beni pubblici , miliardi.
Il fondo Dante avrà una durata di una quindicina d'anni e
prevede due classi di investitori, gli anchor con quote da
milioni, mentre per gli altri la quota minima è di dieci milioni.
Gli investitori potranno costituirsi, per la prima volta, anche
in formula di club deal. Le offerte vincolanti dovranno essere
inviate dal aprile al aprile e saranno valutate il aprile
da Invimit. Se ci saranno più offerte totalitarie, si potrà proce-
dere a rilanci sul prezzo.
—Paola Dezza
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IMMOBILI PUBBLICI
Giovanna
Della Posta.
Amministratore
delegato
di Invimit
REAL ESTATE
Invimit, ok in arrivo
Consob al fondo Dante:
tranche da 254 milioni
Quote dei soci, in percentuale
Le partecipazioni. Quote in %
EDIZIONE Srl
Benetton 100,0%
United Colors of B. 100,00%
Olimpias 100,00%
ABBIGLIAMENTO E TESSILE
Schema34 100,0%
Autogrill 50,10%
RISTORAZIONE
Maccarese 100,0%
Compañia de Tierras 100,00%
Ganadera Condor 100,00%
IMMOBILIARE E AGRICOLO
Edizione
property
100,0%
Ed. Alberghi 100,00%
Hochtief 24,00%
Eurotunnel 15,49%
Aeroport Nice 40,00%
Aeroporti di Roma 99,40%
Autostrade per l’Italia 88,10%
Abertis 50,00%
Sintonia 100,0% Atlantia 30,25%
INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO
ConnecT 60,00% Cellnex 29,90%
INFRASTRUTTURE DIGITALI
Fonte: dati societari
2,10%
Schema33 100,0%
3,05%
FINANCIAL INSTITUTIONS
Mediobanca
Generali
Evoluzione 20%
Proposta 20%
Regia 20%
Ricerca 20%
Eredi Gilberto Benetton 5%
Eredi Carlo Benetton 5%
Ramo Luciano Benetton 5%
Ramo Giuliana Benetton 5%
0 20 40 60 80 100
Questio Opportunity
Fund
100,0%
Eurostazioni 32,7%
Autogrill 50,10%
ALTRO NON QUOTATO
Le partecipazioni del gruppo
PAOLA DE
MICHELI
Il Ministro delle
Infrastrutture:
«Pronti a valutare
eventuali
proposte Aspi»