Corriere Della Sera - 04.03.2020

(sharon) #1


CorrieredellaSera Mercoledì4Marzo
ESTERI


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spot elettorale per il Likud. E’
amicodiPutinconcui parla
in russo. DialogaconAlSisi.
SiconfrontaconErdogan e
conladinastia saudita. E’ ri-
spettato dai cinesi,temuto da-
gli ayatollah, detestatoda
gran partedella stampa del
suoPaese. Non è un uomo di
pace, ognivolta che oscilla nei
sondaggi rilancia assicurando
checonlui non ci sarà mai
unoStatopalestineseeche
prestoannetterà almeno un
terzodella Cisgiordania; ma

non ha mai scatenatouna
guerra (l’ultima, l’invasione
del Libano in cui morì il figlio
di David Grossman, fu decisa
da Ariel Sharon). Netanyahu,
cresciutonegliStatiUniti,è
percepitocome un leader
adattoalmondo globale, e
nellostessotempocome il
più affidabile difensoredella
terra, dell’identità, degli inte-
ressi del popolo di Israele. E
questo induce ancora molti a
perdonargli l’uso spregiudi-
catodel potere,della propa-
ganda, financo del nemico al-
le porte. Più che da quello pa-
lestinese, Israele è accerchiata
dal nemico iraniano, che pre-
para l’atomica e nel frattempo
arma, addestra, finanzia Jihad
eHamasasud, Hezbollah a
nord, ilregime di Assad a est.
Ma–nonostantequesto, o
proprio per questo-metà
Israele non si è mai sentitaco-
sì al sicurocomeconNetan-
yahu.
©RIPRODUZIONERISERVATA

AlreNetanyahumancano 2pedine


Il Likud conta sulle defezioni dall’alleanza di Gantz. La lega degli arabi terzo partito con 15 seggi


Le molte vite di Bibi:


perché da 25 anni


il popolo si fida di lui?


Il grande difensore resta in sella (giudici permettendo)


Ilcommento


diAldoCazzullo


Chitarree
bandiereAl
quartier
generale del
partito Likud a
Tel Aviv, i poster
di Benjamin
Netaniahu detto
Bibi, 70 anni (Gil
Cohen-Magen/
Afp)

N


ectecum nec sine
teviverepossum,
Israele non riesce a
viverenécon né
senza Benjamin
Netanyahu. Quando divenne
premier nel 1996 in America
c’era Clinton, in Germania
Kohl, in Francia Chirac, in
Russia Eltsin, in Egitto Muba-
rak. I suoicolleghi sono quasi
tutti morti. Lui nel ’99 perse le
elezionicontroEhud Barak,
l’ultimo premier laburista,ca-
po di un partito che avevafon-
datoloStatoebraicoeora in
pratica non esiste più. Con Ba-
rak è morto il sogno della pa-
ce: Israele laconsidera impos-
sibile;el’unicoleader cui la
maggioranzarelativa dell’uni-
cademocrazia del Medio
Oriente è disposta ad affidare
la propria protezioneresta il
fratello diYoni Netanyahu,
l’eroe di Entebbe.
Meno di un anno fa Bibi,
come lo chiamano tutti, chie-
se al popolo un ultimo man-
dato. La suacoalizioneotten-

ne più seggi di quella del riva-
le, l’ex capo diStato maggiore
Benny Gantz, però Netanyahu
non riuscì aformare un gover-
no per l’opposizione diAvid-
gor Lieberman,conservatore
maalui avverso. Le elezioni
anticipatedel 17 settembre
scorso hannoconfermatolo
stallo: Lieberman ha bloccato
anche l’investitura di Gantz,
rifiutando divotareinsieme
conipartiti arabi. L’altroieri
Netanyahu hacolto quella che
definisce«la vittoria più im-
portantedella mia vita», an-
che se gli manca ancora un fa-
tidicoseggio. Non dovrebbe
essereimpossibile trovarlo.
Più difficile sarà affrontarei
magistrati che lo aspettano
tra due settimane per giudi-
carlo su accuse gravissime.
Ma unavolta riconfermatoal
potereNetanyahu sarebbeca-
paceditutto, anche direga-
larsi un’amnistia.
L’alternativaèunpattoper
una grandecoalizioneoper

una staffetta, sul modello di
quella che vide alternarsi Yi-
tzhak Shamir del Likud e il la-
burista ShimonPeres. Ieri
l’editorialistaprincipe del
quotidiano Haaretz ,Anshel
Pfeffer, haconfrontatoivolti
dei due Benjamin nella notte
elettorale: «Sono esausti. Ma
Bibièpiù abituato. Quindi

Risultati


●Lunedì gli
israeliani sono
andati a votare
per la terza
volta in meno
di un anno


●Dopo le due
precedenti
tornate, i leader
dei due
principali partiti
non erano
riusciti a
ottenere una
maggioranza
tra i 120
deputati del
Parlamento


●Bibi
Netaniahu, 70
anni, è il
premier
politicamente
più longevo
della storia
israeliana. Al
governo dal
1996 al 1999 e
dal 2009 fino a
oggi


●Il Likud di
Netaniahu è il
primo partito,
con poco meno
del 30% dei
suffragi,
tallonato
dall’alleanza
guidata da
Benny Gantz,
60 anni, ex
generale in
pensione (i suoi
genitori sono
sopravvissuti
all’Olocausto).
Nel 2011 Gantz
è diventato
capo delle
forze armate.
La sua carriera
militare è
terminata nel



  1. Nel 2019
    ha fondato
    l’alleanza Blu
    Bianco


●L’Alleanza
che
rappresenta la
minoranza
araba di Israele
(21% della
popolazione) è
accreditata di
15 seggi in
Parlamento.
Seguono gli
ultra-ortodossi
con 10 seggi, il
centrosinistra
(Laburisti-
Gesher-
Meretz) con 7, i
nazionalisti di
Yisrael Beitenu
(guidati da
Avigdor
Lieberman)
con 7 e
l’estrema
destra di
Yamina con 6


●Tra i due
fronti opposti
di Netaniahu e
Gantz,
Lieberman
resterebbe
l’ago della
bilancia


DALNOSTROCORRISPONDENTE


«La più grande vittoria del-
la mia vita»,come la chiama
nella notte elettorale, ha biso-
gno perconcretizzarsicon al-
meno un paio di deputati che
non abbianovoglia di passare
iprossimi anni all’opposizio-
ne. Così la strategia di Benja-
min Netanyahu siconcentra
sulle possibili defezioni da
Blu Biancodell’avversario
Benny Gantz. O potrebbeten-
taredispezzarel’intesa tra i
laburisti e Orly Levy-Abekasis
che nella destra è cresciuta.
E’ evidente che i suoi soste-
nitoriconsiderano le accuse
della magistratura uncom-
plotto per deporlo, il sovrano
incontrastato del Likud è per
lorogià scagionato: il Mago,

come lo esaltano ifedelissimi,
èriuscitoaraggiungerei3 6
seggi, 4 in più di Gantz.
Gli israeliani sono statico-
stretti ad andareaiseggi per
trevolteinundici mesi, l’af-
fluenza è stata alta, ma anche
la stanchezza da urne. Qual-
cuno di loropotrebbe aver
sceltoilvotoper nonvotare
più: scommetteresulcandi-
datocon le maggiori possibi-
lità diformarelacoalizione.
In questosenso Netanyahu è
unveterano delle trattative ri-
spetto al novizio Gantz, anche
se nessuno dei dueconten-
denti ha per ora i numeri per
mettereinsieme il governo
(sonoidati che emergono
con il 97 percento delle sche-
decontate).
Arbitro dello stallo sembra

ancora unavolta essereAvig-
dor Lieberman, l’exbuttafuori
che raccoglieconsensi tra gli
immigrati dall’ex Unione So-
vietica. Ripete di nonvoler an-
dare al governocon gli ultra-
ortodossi che fanno parte del
blocco conservatore. Spinge
per l’unità nazionale tra i laici
senza i partitireligiosi.
Blu Bianco di Gantz è un’al-
leanza elettorale che potrebbe
frantumarsialterzotentativo
fallito di deporre il primo mi-
nistroal poteresenza interru-
zioni da undici anni. In quel
caso la guida dell’opposizione
in parlamentoandrebbe ad
Ayman Odeh, che ha portato
la ListaUnitaa15seggieha
conquistato ilterzo posto: l’af-
fluenza tra gli arabi israeliani,
che rappresentano il 21 per

centodella popolazione, è
stata la più alta degli ultimi
vent’anni. Il successoèstato
di sicuro aiutato anche daivo-
ti di ebrei israelianiconvinti
che ormai la sinistra debba ri-
nascere dall’unione di queste
forze. Odeh sièattribuitoil
ruolo di argine all’avanzata
della destra, Gantz ha però
escluso durantelacampagna
elettorale di potersiglare
un’intesacon i rappresentanti
arabi, neppurecome soste-
gno esternoaungoverno di
minoranza.
Tra domenicaelunedì il
presidenteReuven Rivlin da-
rà il via aicolloquicon icapi
di partito, ascolterà le loro
preferenzeedecideràachi
affidare il mandato. Se doves-
se annunciarelascelta pro-

prio nella data limite, signifi-
cherebbe che Rivlin non si è
dimenticatodiquando Ne-
tanyahu hacercatodi sottrar-
gli la nominaacapo dello
Stato: il 17 marzo inizia il pro-
cessoeilpremier incarica
devepresentarsi davanti ai
giudici per ascoltare le accu-
se dicorruzione, abuso d’uf-
ficio, frode.
Entroquel giorno la Corte
Suprema dovrà aver espresso
la sua opinione sulle petizioni
già presentateieri mattina:
chiedono di impedireaun
politico incriminato di riceve-
reil mandato, uncaso mai
successoenon prefigurato
dalla legge israeliana.
DavideFrattini
@dafrattini
©RIPRODUZIONERISERVATA

Sulsitoiragazzichenon«conoscono»ilaburisti


Generazione Benjamin


(cresciuti solo con lui)


L


a famiglia di Eilon ha semprevotato
laburistacome la maggior parte degli
abitanti nel kibbutz a nord di Israele
doveè nato l’11 agosto del 2000: lui e i suoi
coetanei non possono ricordare un Israele
guidato dal partito che hacostruito la
nazione. Anche le gemelle Alma e Alona
hannovotato per la primavolta ad aprile,
«un momento pieno di entusiasmo»,
raccontano. Ecome ilresto degli elettori
sono statecostrette atornare alle urne in
settembre e due giorni fa, «con meno
eccitazione».
Sul sito del Corriere incontriamo i giovani
israeliani appena maggiorenni che in questi
undici mesi hanno espresso le loro scelte
politiche. È la generazione cresciutacon
Benjamin Netanyahu (detto Bibi) al potere.

Alona Nata il 22
giugno 1997 come la
gemella Alma (a
destra): Bibi era al
governo da 461 giorni

Alma «Undici mesi fa ero
eccitata, sentivo il peso
della responsabilità,
ho scelto Blu Bianco.
Stavolta ho cambiato»

Eilon Ha 20 anni,
è nato in un kibbutz
nel nord d’Israele: non
ricorda un Paese
guidato dai laburisti

sembra un po’ meno esau-
sto».
Gantz faaIsraele la pro-
messa più rivoluzionaria: la
normalità. Ma se ancora una
volta Israele ha dato fiducia a
Netanyahu – sia pure non del
tutto-,èperché non pensa e
nonsentediviveretempi or-
dinari. Il premier in questi an-

ni ha stretto la mano pratica-
menteatuttiisuoicompa-
trioti. Ha seppellitopolitica-
mentel’ostile Obamaeora
flirtaconTrump, che dopo
aver portatol’ambasciata a
Gerusalemme ha predisposto
un piano di pace – soldi ai pa-
lestinesi incambio diterritori
-apparso più che altrouno

Duefacce
Vistocomeunleader
globaleeilprotettore
piùaffidabiledellaterra
edell’identità

Longevità
Salitoalpoterequando
negliUsac’eraClinton,
inEuropaKohleChirac,
inRussiaEltsin

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iseggi
ottenuti dal
Likud guidato
da Bibi
Netanyahu, che
i fedelissimi
chiamano
«il mago».
Quattro seggi
più del rivale
Gantz
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