Corriere Della Sera - 04.03.2020

(sharon) #1


34 Mercoledì4Marzo2020 Corriere della Sera


EsordioNelromanzo(Solferino)dell’autorenorvegeselavocenarranteèunquadrupededotatodihumorsottile


Il cane cheascoltavaProust


Hans-OlavThyvoldnarral’amiciziatraun’anziana eilsuoanimale


I


nutile girarci intorno. Certe
cose che riguardano i rapporti
fraicanieiloropadroni, le
possonocapire econdividere
soltantocoloroche possiedono
l’animale in questione. La mag-
gior partedegli altri—quelli
sprovvisti di quadrupede—ab-
bozzeranno un sorriso di circo-
stanzaeseneandranno pensan-
do che i padroni deicani sono pa-
tetici eforse anche un po’ svitati.
Ma tant’è. Comecanta Pino Danie-
le in Anna verrà : «Raccoglieremo
i cani per strada (...) per non esser
più soli». Non è naturalmente so-
lo dicompagnia che si tratta. Dal-
l’ Odissea , da Ulisse e Argo in poi,
il legamecane/essereumano è
uno dei rapporti di amicizia efe-
deltà più profondieinattaccabili
della storia.
Persino uno (avolte premedita-
tamente) cinicocome Michel
Houellebecq, sostiene cheicani
«rappresentano un’identità mo-
rale cui molti di noi aspirano.
Senza potervi accedere». Noi pa-
droni innamorati, checambiamo
infantilmente il timbro dellavoce
per rivolgerci a loro, siamo abitua-
ti anche a farli dormirecon noi.
Proprio da un lettoparteilro-
manzodel giornalistaesaggista
norvegese Hans-Olav Thyvold I
cani buoni non arrivano alPolo
Sud (traduzione di Mario Cazzol-
la, Solferino), un libro che raccon-
ta la nostra umanità, tra ambizio-
ni, debolezze e gli anni che passa-
no, attraverso gli occhi disincan-
tati di uncane. «La signora
Thorkildsen—silegge all’inizio
— mi ha messo sul letto del Mag-
giore(nellacamera dei malati,
ndr ),come fa ogni giorno da ora-
mai tantissimotempo. A lui piace
avermi nel letto.Forse è per que-
sto che esisto».
Tassen, ilcane protagonista e
vocenarrante, sfodera spesso il
suo humor ,rammaricandosi per
esempio — all’inizio delromanzo
— del fatto che al funerale del suo
Maggiore,veterano di guerra del-
l’aviazione, non ha potuto scavare
anche lui, visto che icani sono no-

toriamente bravi nel fare buche.
Il Maggioreavevacompratoa
metà prezzoTassen, perchéveni-
vaconsiderato l’unico sbagliato, il
paria di una cucciolata perfetta e
reo di avere una chiazza bianca sul
naso, che gli avrebbe impedito di
fare le sfilate. «Il Maggiore diven-
tòil padrone della mia vita (...). La
sua presa sulla nuca era tutto ciò
che mi servivasaperedella sua
forza. E la suaforza era la mia». La
figura del militareche muoredi
malattia già nelle primissime pa-
gine,torna nei discorsi fraTassen
e la signora Thorkildsen. «Siamo
rimasti in due adesso», sospira

lei, dando il via a una vita «dicop-
pia» i cui si aiutano a vicenda.
Tassen è uncane intelligente e
profondamenteriflessivo,come
lo sono molti altricani nella lette-
ratura. NonèilpoveroJack de
L’uomo e il cane di Carlo Cassola,
si avvicina di più al Flush di Virgi-
naWoolf, alTotode Il meraviglio-
so mago di Oz diLyman Frank
Baum, all’Enzo de L’arte di correre
sotto la pioggia di GarthStein. E
anche seTassen non è Buck de Il
richiamo dellaforesta diJack Lon-
don, sui racconti di avventura è
incentrata la partecentrale del li-
bro. La storia dellacorsa alPolo

Sud, la gara del 1911con protago-
nistiRoald AmundseneRobert
Scott, suo rivale, diventa la passio-
ne della signora Thorkildsen e di
Tassen. Lei racconta e ritaglia pic-
coli cani dicarta, ricostruiscela
storia smontandola, lui fa daco-
scienza.Ve ngonotoccati temi sul-
l’ambizione e sulla crudeltà, sulla
gloriael’onoreatuttiicosti (di
Amundsen), che uccide moltica-
ni per raggiungere il suo scopo.
L’anzianavedovaè una bibliote-
caria, una personacoltaesola,
conunproblema di alcolismo,
che la porta semprepiù in giù.
Tassen la descrive: «Bevel’acqua
del drago finché non inizia a bar-
collarementreparla altelefono
per troppotempo, poi si siede e
fissa le finestre rivolte aovest e ol-
tre,continuando a bere fino a bar-
collareancora di più.Avoltein-
ciampa, avolte addiritturacade e
avoltedormealungo sul pavi-
mento in bagno». È la solitudine,
la disperazione, lo scivolarenel
baratrodell’alcol, quello che Ed-
mondo De Amicis descrivecosì
bene in quel piccolocapolavoro
che è Il vino : «Il nemico si infiltra
nelcorpoecresce, gocciaagoc-
cia, sorsoasorso tuttiigiorni,
lentamenteesordamente,come
l’acqua del mare per la crepa sotti-
le di una nave.Equando l’uomo
s’avvede del pericolo, è quasi sem-
pre troppo tardi: la stiva è già pie-
na».Tassen la distrae, le sta vici-
no, ma ha anche paura per sé
quando un giorno lei escesenza
di lui («Chi mi porterà fuori? Chi
mi prepareràimiei adorati dol-
cetti kanelbulle ?»); la difende dal-
le angherie del «Cuccioloedella
suaFemmina», il figlio dellavedo-
vae la moglie, chevoglionocon-
vincerla ad andareinospizio per
prendersi lacasa. Le arriva incasa
un assistentedomiciliareche fu-
ma erbaeche piaceaTassen. La
vedovapassa le giornateachiac-
chierarecon il suocane. Prova an-
cheaspiegargli Alla ricerca del
tempo perduto di MarcelProust.
«Dicosa parla?». «Alla basec’è un
uomo che sente il profumo di un
biscotto». «Sembra interessante.
E poi che succede?».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Vitadicoppia
Quando il suo vecchio
padrone muore, il cane
Tassen «passa » alla
signora Thorkildsen.
«Siamo rimasti in due
adesso», sospira lei,
dando il via a una vita
«di coppia» in cui si
aiutano a vicenda

Illibro


●Il romanzo
Icanibuoninon
arrivanoalPolo
Sud di Hans-
Olav Thyvold è
pubblicato da
Solferino
(traduzione di
Mario Cazzolla,
pagine 300,
e 18)

●Il norvegese
Hans-Olav
Thyvold (1959,
foto © Harald
Medbøe) è
saggista e
giornalista. Ha
lavorato come
conduttore
radiofonico e
televisivo. Icani
buoninon
arrivanoalPolo
Sud è il suo
primo libro.
Aveva in
precedenza
dedicato alcuni
studi agli
esploratori
Roald
Amundsen e
Fridtjof Nansen

Roald Engelbregt Gravning Amundsen (1872-1928) al Polo Sud con i cani sopravvissuti e la bandiera norvegese (© Ipa)


diHelmutFailoni


Una civiltà del passato checonquista
ancora. La passione per l’anticoEgitto è
analizzata nelTema del Giorno della
nuova App de «la Lettura»: untesto della
studiosa Livia Capponi ne indaga i motivi,
a partire dall’impennata d’interesse dopo
la scoperta dellatomba diTutankhamon
nel 1922.L’App de «la Lettura», distinta
da quella del «Corriere della Sera», si
scarica sull’AppStore (per iPhone e iPad)

e su Google Play (per smartphone e
tabletcon Android). Al lancio è disponibile
in abbonamento a3,99 euro mensili o
39,99 euro annuali,con una settimana
gratuita. Due pagine sono dedicate al
mito diTutankhamon nell’edizione
cartacea de «la Lettura», in edicola tutta
la settimana e nella stessa App.

Cultura


AnticoEgitto:
perchéciaffascina
L’analisinell’App
L’App è
disponibile
per tablet e
smartphone
Free download pdf