Corriere Della Sera - 04.03.2020

(sharon) #1


38 Mercoledì4Marzo2020 CorrieredellaSera


Sport


Basket


NelForumdeserto
Milanosiillude
mapoiallafine
vinceilRealMadrid

Nemmeno nel deserto l’Olimpia riesce a riscattarsi inEuropa: nel
Forum a porte chiuse Milanocolleziona l’ottava sconfitta nelle ultime
9 partite e si arrende alReal Madrid dopoavercondotto, di parecchio,
per tre quarti di gara. La squadra di Messina si è trovataavanti 30-
13 nel secondo periodo, poi però ha pagato i devastanti parziali
blancos: 17-0 per riportarsi in parità, poi 16-0 dopo che l’Olimpia
aveva di nuovo stabilizzato il vantaggio sui 10 punti. Alla finecon
Tavares, RudyFernandez e Campazzo ilReal si è imposto per 78-73;
inutili i 21 punti di Moraschini, Scola per la seconda volta di fila a 0.
Domani i biancorossi incampo aValencia, di nuovo a porte chiuse.

diMarioSconcerti


Lo Stato


ha cancellato


tutte quelle


risse inutili


L’analisi


C


ome previsto, tutti i
dibattiti sul
calendario delcalcio
sono risultati inutili. Ha
deciso loStato. Era giusto
dare un senso alle date,
ma ricordandosi sempre
che si discuteva di
qualcosa che non dipende
da noi, dipende dalla
malattia. Ilcampionato è
falsato, nel senso esatto
della parola: non sarà più
quello che doveva essere.
Pazienza. Dentro questa
realtà diversa, vincerà
comunque il migliore.
Resta una buona giustizia.
Non si può pretendere di
avere unPaese in
emergenza e uncalcio che
litiga per essere normale.
Nontoccaal calcio trovare
una decisione che
riguarda tutti.Toccaal
governo e ai suoi medici.
Giocare a porte chiuse è
già un privilegio in un
mondo dove Va lentino
Rossirestafermo in Qatar,
il Louvre scompare e da
NewYork non si alza più
un aereo per Milano. In
serie C quattro giocatori
della Pianese si sono
contagiati semplicemente
giocando acalciocontro la
Juventus under 23. E la
Juve ha mandato i suoi ad
allenarsi in altra sede.
Sonocentinaia peraltro gli
addetticoinvolti in una
partita di serie A senza
pubblico. Nessuno può
recriminare qualcosa, si
chiude per malattia, per
farci un favorereciproco.
Non per avere uncalcio di
rigore in più. Spero se ne
rendaconto anche il
presidente interista Zhang
che ha dato ormai
inutilmente del «grande
oscuro pagliaccio» al
presidente della Lega. È
un’offesa non accettabile
per stile e sostanza, ma
soprattutto per principio.
Dal Pino è un manager, è
stato eletto dalle società,
rappresenta anche l’Inter e
anche dall’Inter è pagato.
Se il presidente non lo
vuole, opericome può
nelle sedi legittime. Ne ha
facoltà eforza. Offendere
in modocosì pubblico
quello che è anche un tuo
dipendente, vuol dire
correreverso l’anarchia.
Una regola è
indispensabile per
lavorare insieme. E davanti
alla gente anche
un’educazionecomune. Se
si gioca a mostrare laforza
si apre la porta a una
tempesta finale. I
presidenti sono elefanti
miliardari checamminano
in stanze di cristallo, non
vedono l’ora di misurarsi.
Zhang vuol dare il via a
questo?
©RIPRODUZIONERISERVATA

Nuove indicazioni


entrano nel decreto


Niente affollamenti


alle manifestazioni


sportiveenon


Ma Juventus-Milan


viene rinviata


porte apertecon le limitazioni
peritifosi provenienti da
Lombardia,Ve neto ed Emilia,
dopo unvertice in Prefettura è
statarinviataadata da desti-
narsi sia per timoredinuovi
contagi che per questioni di
ordine pubblico. La risoluzio-
ne hacolto di sorpresaPaolo
Dal PinoeLuigi De Siervo,
presidente e ad della Lega già
impegnati a districare il cubo
di Rubik delcalendario, ma
soprattuttoilMilan che da
mezz’ora era arrivato aTorino
per la sfida in programma sta-
sera. Sulla mancata disputa a
porte chiuse è andato in scena
un rimbalzo diresponsabilità

tra le parti.
Il virus manda intestacoda
il pallone, già diviso daveleni
e sospetti. Oggi il Consiglio di
Lega,convocatoaRoma nel
Salone d’Onoredel Coni alle
10, ratificherà la bozza dica-
lendario delcampionato, di-
scussa lunedì e già approvata
da 18 club. Mancal’approva-
zione del Napoli (stizzito per-
ché avrebbevoluto rinviare la
sfidadiCoppa Italiaconl’In-
terdigiovedì perchéineraz-
zurrisono più riposati)eso-
prattutto dell’Inter. Il livello di
scontro fra la società e Dal Pi-
no ha raggiunto picchi altissi-
mi dopo le accuse sconsidera-
te via social diStevenZhang
(«vergognati pagliaccio») sul
quale la Procurafederale ha
apertoun’inchiesta (il presi-
dente nerazzurroverrà deferi-
toeprobabilmenteinibito).
L’Intercon una nota ha prova-
toaspiegarelemotivazioni
dell’exploit notturno su Insta-

gram di Zhang jr,considerato
«un appello alla Lega per pre-
tenderecon fermezza la mas-
sima tutela della salutepub-
blica». E ancora: «La riapertu-
ra così immediata al pubblico
prospettata per lunedì scorso
destavapreoccupazionecosì

diAriannaRavelli


L’equivoco


di Boban


Gazidis forte


nel silenzio


Ma ora svolti


Ilcommento


U


n equivoco e qualche domanda. C’è un
equivoco difondo nella questione
Milan, al di là deitorti e delle ragioni.
Paolo Maldini e Zvonimir Boban erano
certamente autonomi, ma non al di sopra di
ogni giudizio. In ogni società la gerarchia è
chiara: alvertice sta l’amministratore
delegato. E unconto è interferire nell’attività
di competenza di una funzione aziendale (in
questocaso l’areatecnica), unconto è
valutarne l’operato: in soldoni, se l’ad Ivan
Gazidis hacontattato Ralf Rangnick (manager
e allenatore,forse più manager che
allenatore) è perché avevavalutato che
quell’area non aveva raggiunto i risultati
dovuti e che qualcosa andavacambiato. Ora la
prima domanda:cosa farà Maldini? La sua

posizione è delicata: un mese fa, dopo il
famoso «Rangnick non è un profilo da
Milan», sembrava più fuori che dentro
(mentre Boban raccoglieva maggiori
apprezzamenti), poi Boban lo ha superato
nella gradazione delle dichiarazioni urticanti
(e inaccettabili per qualsiasi proprietà). Elliott
non ha in animo di prendere provvedimenti,
ma ha rimesso la palla nelcampo di Maldini:
perrestare devecondividere la strategia e
muoversi diconseguenza. Èvero che in
queste orecalde le sue dimissioni non sono
arrivate (anzi iericon Boban è andato a
Milanello a dare una parvenza di normalità),
ma la sua permanenza sembra difficile.Poi:
perché ilfondo Elliott non si è espresso?Un
po’ percostume, un po’ perché nonreputa di

11


partite
già saltate
per
l’emergenza
coronavirus:
10 in serie A
e una
di Coppa Italia

24


maggio
l’ultima
giornata
del campionato
di serie A:
a giugno
ci sono
gli Europei

Chiuso percoronavirus. Il
calcio,come ogni altra mani-
festazione sportiva, checom-
porti l’affollamentodiperso-
neeilnon rispettodella di-
stanza di sicurezza di almeno
un metro, serra le porteal
pubblicoper trenta giorni.
Senza se e senza ma, per indi-
cazione del Comitatotecnico
scientificovoluto dal premier
Giuseppe Conte.
I club di A dopo aver litigato
furiosamenteper giorni spo-
stando le datedelle partite,
auspicando porteaperteper
non perdereivantaggi di in-
cassi e pubblico, si dovranno
arrendere all’ipotesi di lavoro
avanzata dal Comitatotecnico
scientifico che finirà per inte-
grareildecretodel 1° marzo,
applicabile in tuttoilPaese.
Le società saranno obbligate a
osservareuna linea dicom-
portamentounivocanel ri-
spettodelleregole di salva-
guardia della salute pubblica.
E pure la Lega, preoccupata di
venderealmeglioidiritti tv
del prossimo triennio, si do-
vrà rassegnareaesportare
l’immagine di spalti vuoti.
In uncontesto dicaos ecor-
to-circuiti dicomunicazione,
Juventus-Milan di Coppa Ita-
lia, inizialmenteprevista a

A.d.Ivan Gazidis(LaPresse)


IL CASO IL PALLONE IN CRISI


Nuoviobblighi
Sarannorecepitele
propostedelComitato
scientifico:iclub
dovrannoadeguarsi

Porte chiuse


per un mese

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