La Stampa - 04.03.2020

(Barré) #1

ROMA


ITALIA


C’è il via libera

alla lotteria

degli scontrini

Si parte a luglio

E


strazione annuale da un
milione di euro per i paga-
menti in contanti che sale
a 5 milioni per chi usa pa-
gamenti cashless. E poi an-
cora premi mensili da 30 mila a cento-
mila euro. Parte a luglio la lotteria de-
gli scontrini che con l’obiettivo di limi-
tare l’evasione fiscale promette molti
premi ai cittadini che conserveranno
gli scontrini degli acquisti. Le vincite
saranno esentate dalle tasse. Dopo di-

versi stop and go il Garante dalla Pri-
vacy ha dato il via libera alla lotteria
studiata dal governo per stanare chi
non paga le tasse. Una mossa che ap-
profittando della passione italica per
le lotterie cerca di stimolare la popo-
lazione ad abbandonare l’amato con-
tante per sostituirlo con i pagamenti
elettronici, per definizione tracciabi-
li. Le procedure per avviare la lotteria
degli scontrini saranno contenute in
un regolamento stabilito dalla Agen-
zia delle Entrate e delle Dogane.
I premi non saranno riservati solo
ai cittadini che dovranno ovviamen-
te da quella data in poi conservare lo
scontrino dei propri acquisti ma an-
che agli esercenti che in questo mo-
do, spera il governo, saranno incenti-
vati a rinnovare il registratore di cas-
sa con un reddito di imposta di 250
euro o ad aggiornarlo con uno sconto
fiscale di 50 euro.

L’ok del Garante della Privacy
Se pure è riconosciuto che l’Italia è
molto arretrata per l’uso di pagamen-
ti elettronici diverse perplessità era-
no state sollevate per la garanzia del-
la privacy in materia. Perplessità ora

del tutto superate secondo il Garan-
te. Sarà infatti costruito un portale
nel quale il cittadino potrà inserire i
propri dati, ricevendo in cambio un
codice di otto cifre che dovrà essere
consegnato al negoziante al momen-
to dell’acquisto. Il negoziante non
avrà accesso ai dati dell’acquirente. Il
codice invece sarà a disposizione del
fisco che in questo modo potrà rag-
giungere il vincitore. Per tutti sarà
possibile controllare sul portale l’e-
ventuale vincita che in ogni caso sarà
annunciata anche con una raccoman-
data. Ci saranno 90 giorni di tempo
per incassare il premio. Tutte le ope-
razioni eseguite saranno tracciate in
appositi file conservati per 24 mesi.
Nella prima fase di applicazione le
prestazioni sanitarie e le fatture elettro-
niche non entreranno a far parte della
lotteria. La materia è rinviata a un suc-
cessivo provvedimento da adottare do-
po il parere del Garante. «La decisione
del garante dimostra che non c’è con-
traddizione tra la tutela della privacy e
la sacrosanta lotta all’evasione fisca-
le», commenta il segretario confedera-
le della Uil Domenico Proietti. —
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CATANIA


ITALIA


Neonata morta

Condannati

la ginecologa

e i due medici

U


na ginecologa condanna-
ta a 5 anni e nove mesi di
reclusione per omicidio
colposo, lesioni e falso;
altri due medici e una
ostetrica condannati per il solo reato
di falso e assolti dall’accusa di omici-
dio. È la sentenza di primo grado per
la morte di Nicole Di Pietro, la neona-
ta data alla luce il 12 febbraio 2015
nella clinica catanese Gibiino e morta
pochi minuti dopo il parto anche se

con un’ambulanza ne era stato dispo-
sto il trasferimento d’urgenza nella
neonatologia dell’ospedale di Ragu-
sa, dove non è mai arrivata. La senten-
za è stata emessa ieri sera dal giudice
monocratico di Catania, Giuseppina
Montuori. La condanna più pesante è
per la ginecologa Maria Ausilia Paler-
mo. Assolti dal reato di omicidio col-
poso «perché il fatto non sussiste» ma
condannati a tre anni ciascuno per fal-
so, con le attenuanti, il neonatologo
Antonio Di Pasquale e l'anestesista
Giovanni Gibiino; tre anni e due mesi
per falso, con l'aggravante, la condan-
na per l'ostetrica Valentina Spanò.

Le richieste del pm
Per tutti e tre i medici, il pm aveva
chiesto la condanna a sei anni e tre
mesi «per avere cagionato il deces-
so» della bimba per «arresto irrever-
sible delle funzioni vitali consecuti-
vo a grave sofferenza acuta fetale».
Per l’accusa, la ginecologa Palermo
«avrebbe effettuato un monitoraggio
inadeguato della partoriente nella fa-
se di travaglio» e «non avvedendosi
di una sofferenza fetale in atto, omet-
teva colposamente di intervenire chi-

rurgicamente con un parto cesareo».
I dottori Di Pasquale e Gibiino sono
stati condannati per falso perché ave-
vano dichiarato che Nicole era stata
intubata «entro il quinto minuto di vi-
ta» mentre l’ostetrica Spanò ha «atte-
stato falsamente nella scheda di tra-
vaglio della partoriente un valore del
battito cardiaco del feto incompatibi-
le con le reali condizioni di salute di
Nicole».
Tutti e quattro gli imputati sono sta-
ti interdetti dai pubblici uffici per cin-
que anni. La ginecologa è stata anche
condannata a un mese per lesioni per-
sonali colpose nei confronti della
mamma di Nicole, Tania Egitto, per
averle provocato una infezione post
partum. Sia gli imputati sia la casa di
cura, quest’ultima come responsabi-
le civile, sono stati condannati al pa-
gamento di 100 mila euro ciascuno ai
genitori di Nicole, e di trentamila eu-
ro ciascuno ai quattro nonni. La gine-
cologa Palermo dovrà risarcire sia la
clinica Gibiino, una tra le più blasona-
te della città, sia l’assessorato alla Sa-
lute della Regione Siciliana che si era-
no costituiti parte civile. —
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CITTA’ DEL CAPO


SUDAFRICA


Ebola debellata:

guarita anche

l’ultima paziente

Oms prudente

L’


ultima paziente malata
di Ebola, in cura presso il
centro medico di Beni
nella Repubblica demo-
cratica del Congo, è stata
dimessa dopo che il personale sanita-
rio dell’Organizzazione mondiale
per la Salute ne ha certificato la guari-
gione. Una notizia positiva che si ag-
giunge all’assenza di nuovi contagi
nelle ultime due settimane. Sembra
un miraggio dopo 20 mesi di epide-

mia costata la vita a 2.264 persone
nel Nord-Est del Congo. Medici, in-
fermieri e personale locale hanno fe-
steggiato con canti e balli con la spe-
ranza che non si riscontrino nuovi ca-
si. Il Direttore dell’Organizzazione
mondiale della sanità si è detto soddi-
sfatto, ma motivato a non abbassare
la guardia. Tecnicamente, infatti,
per definire l’epidemia conclusa ser-
vono 42 giorni consecutivi senza
nuovi casi. Una settimana fa da Gine-
vra era stata inviata una richiesta ai
donatori di 40 milioni di dollari per
continuare a finanziare la risposta
all’epidemia in un momento cruciale
per debellare definitivamente il vi-
rus Ebola nella regione.

L’epidemia
I primi casi si erano verificati nell’ago-
sto del 2018 nelle località di Beni e
Butembo, successivamente era stato
contagiato un uomo anche a Goma,
città da 1 milione di persone al confi-
ne con l’Uganda e che aveva fatto te-
mere il peggio per una rapida diffu-
sione dell’epidemia. Nel giugno scor-
so 4 persone erano risultate positive
in Uganda, probabilmente soggetti

già infettati e provenienti dal vicino
Congo, un confine poroso attraversa-
to quotidianamente da migliaia di
persone senza controlli formali. Tra
le vittime anche 160 sanitari, alcuni
morti a causa dell’epidemia, altri uc-
cisi dalle numerose milizie che affol-
lano la regione. Per la prima volta nel-
la storia, i medici, oltre a dover com-
battere il contagioso virus, si sono tro-
vati in mezzo ad un conflitto asimme-
trico che vede decine di milizia spar-
se nella giungla congolese che hanno
ripetutamente attaccato gli avampo-
sti medici e i convogli d’emergenza.
Secondo i guerriglieri Ebola sarebbe
stata un’invenzione del governo e de-
gli Stati limitrofi per arginare i grup-
pi ribelli. Dall’agosto del 2018 ad og-
gi i casi confermati sono stati 3.
con un tasso di mortalità pari al 66%.
Si tratta della decima epidemia di
Ebola nel Congo dalla scoperta del vi-
rus ne 1976 e la seconda più grave
per numero di morti. In Africa occi-
dentale (Liberia, Guinea e Sierra Leo-
ne) tra il 2014 ed il 2016 si stima che
morirono 11.300 persone e 28.
furono contagiate. —
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LOS ANGELES


STATI UNITI


Polizia sott’accusa


per le foto choc


dell’incidente


di Kobe Bryant


ROMA


ITALIA


Un anno record

per i trapianti:

quasi 4 mila

le vite salvate

LONDRA


REGNO UNITO


Harry e la Regina

insieme al parco

Primo incontro

dopo lo strappo

I tassi d’interesse fissati dalle banche cen-
trali (come la Bce europea e la Federal Re-
serve americana) stabiliscono il costo del
denaro, cioè il prezzo che gli istituti di credi-
to devono pagare per ricevere finanziamen-
ti dagli enti di emissione della moneta. Più il

tasso è modesto e più le banche saranno in-
coraggiate a prendere denaro in prestito, da
girare alle altre aziende, in modo che produ-
cano, investano e assumano personale. Ab-
bassare i tassi serve ad aumentare la liquidi-
tà del sistema economico quando le cose si
mettono male, e a ridurre il rischio di crac
delle aziende industriali o commerciali (o

delle stesse banche). La Fed americana lo
ha fatto per affrontare l’emergenza del coro-
navirus, mentre la Bce ha minore margine
di manovra, essendo i suoi tassi già sottoze-
ro. Le banche centrali alzano invece i tassi
quando vogliono imbrigliare l’inflazione;
ma questo problema non è di attualità. —
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S


candalo nell’ufficio dello
sceriffo del contea di Los
Angeles, perché otto
agenti hanno scattato fo-
tografie non autorizzate
della scena dell’incidente in cui so-
no morti Kobe Bryant, la figlia
Gianna e altre sette persone, mo-
strandole poi ad estranei. Lo scerif-
fo Alex Villanueva ha detto che ha
ordinato di cancellare le immagini
e ha aperto un’inchiesta: «Questo

comportamento – ha detto – è inac-
cettabile. I familiari stanno già sof-
frendo per la perdita dei loro cari,
è inconcepibile che debbano sop-
portare anche un simile abuso. Si
tratta di un tradimento, un pugno
nello stomaco». È difficile però
che la questione si chiuda senza
provvedimenti disciplinari, per
non parlare poi del rischio che que-
ste foto finiscano su qualche sito o
giornale scandalistico.

Le immagini clandestine
Il 26 gennaio scorso l’elicottero
che trasportava Kobe, Gianna e al-
tre sette persone era precipitato
sulle colline di Calabasas, a nord
di Los Angeles, presumibilmente a
causa della nebbia. La moglie Va-
nessa ha avviato un procedimento
legale contro la compagnia che ge-
stiva il mezzo. Otto agenti dell’uffi-
cio dello sceriffo erano andati sul-
la scena dell’incidente, e avevano
scattato con i loro cellulari perso-
nali foto definite «molto grafi-
che», dove cioè si vedevano i resti
delle vittime. Poi le hanno mostra-
te in giro, addirittura anche al bar,

e naturalmente c’è il sospetto che
possano averle vendute a qualche
pubblicazione scandalistica. Va-
nessa si è detta «assolutamente de-
vastata», quando la notizia si è dif-
fusa, e l’ufficio dello sceriffo è sta-
to accusato di aver cercato di na-
scondere l’episodio. Quindi Villa-
nueva è stato costretto ad interve-
nire, obbligando gli agenti a can-
cellare le immagini e aprendo
un’inchiesta.
Le uniche autorità che potevano
scattare foto della scena dell’inci-
dente erano i magistrati e gli uomi-
ni del National Transportation Sa-
fety Board, impegnati nelle indagi-
ni sulle cause della tragedia. L’uffi-
cio dello sceriffo ha una direttiva
che vieta agli agenti di condivide-
re le foto delle scene dei delitti cri-
minali, ma non dice nulla riguar-
do gli incidenti, e questo potrebbe
proteggere i responsabili dalle con-
seguenze legali. Perciò Villanueva
ha chiesto l’approvazione imme-
diata di una legge che proibisca di
scattare e condividere foto anche
in queste situazioni. —
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C


ontinuano a crescere i
numeri dei trapianti di
organo effettuati in Ita-
lia: solo nel 2019 sono
aumentati del 2, 4% e
hanno permesso di salvare 3. 813 vi-
te. Numeri che lo rendono il secon-
do miglior anno di sempre per volu-
mi di attività, dopo il 2017, e che
hanno permesso alle liste d’attesa
di continuare a ridursi. Ma i no alle
donazioni restano ancora tanti e l’I-
talia resta divisa tra un Nord propen-
so a donare e un Sud che stenta.

Questa la fotografia scattata dal re-
port 2019 del Centro Nazionale
Trapianti (Cnt).

Il dossier
Il numero maggiore di trapianti ese-
guiti nel 2019 ha riguardato il rene
(2.137) seguito dal fegato (1. 302),
cuore (245) e polmone (153). Gra-
zie a questa crescita i pazienti che at-
tendono un trapianto sono scesi a
8.615, la maggior parte dei quali
aspetta un rene. Nello stesso anno so-
no state però 863 le opposizioni alla
donazione rilevate nelle rianimazio-
ni risultano in aumento dell’1,4%.
Grazie al sistema di registrazione col-
legato alla carta d’identità elettroni-
ca, crescono però le dichiarazioni di
volontà espresse in vita dai cittadini:
nel 2019 c’è stato un aumento del
23% rispetto al 2018 e finora oltre 5
milioni hanno dichiarato la loro di-
sponibilità alla donazione. Tuttavia,
«il dato delle donazioni conferma
forti differenze tra Nord al Sud del
Paese», ha sottolineato il direttore
del Cnt, Massimo Cardillo: «A fronte
di una media nazionale di 23 donato-
ri per milione di persone, si va dai 50

della Toscana agli 8 della Sicilia».
Numeri che indicano, ha sottolinea-
to il viceministro alla Salute Pierpao-
lo Sileri, «che in alcune aree c’è anco-
ra molto da lavorare per riuscire a
trasmettere l’importanza di questo
gesto, che è anche una questione di
cultura del dono».
Nel 2019 sono cresciute del 23,
5% anche le donazioni di midollo os-
seo da parte degli italiani e destina-
te a pazienti di tutto il mondo. Così
come crescono anche i trapianti di
midollo, che nel 2019 sono stati
859, ovvero +1, 3% rispetto al
2018: il numero più alto mai realiz-
zato. Dopo l’exploit del 2018 ottenu-
to grazie alla mobilitazione per il
piccolo Alex, gli iscritti al registro
dei donatori di midollo (Ibmdr)
hanno continuato a salire del 6,7%
anche nel 2019 e sono oggi
450.000. Numeri, conclude Cardil-
lo, «che parlano di un sistema sem-
pre più in grado di gestire al meglio
e velocemente tutti i delicati passag-
gi che permettono di prelevare, tra-
sportare e trapiantare un organo
nella massima sicurezza». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

O


gni giorno una nuova
puntata della saga rea-
le più seguita al mon-
do. Oggi il titolo po-
trebbe essere «prove
di distensione». Con la regina che
si prende il nipote sottobraccio e
lo porta a fare una lunga passeg-
giata nel parco in cui è immerso il
Frogmore Cottage, a Windsor, re-
sidenza dei duchi di Sussex. Quat-
tro ore di chiacchierata per convin-

cerlo a fare in modo che la Megxit
sia «soft», senza strappi della ca-
pricciosa e determinata moglie. A
iniziare dal fatto che la regina vor-
rebbe che il nipote e il nipotino Ar-
chie passassero più tempo a casa,
in Inghilterra, piuttosto che in
Nord America, ricordandogli an-
che le tradizioni della real casa
per quanto riguarda l’educazione
dei piccoli principi. Insomma si te-
me che Archie venga allontanato
dal suo destino di membro della
famiglia reale britannica. Uno
strappo non solo al cuore ma an-
che all’immagine.

La mediazione
La regina ha dovuto essere molto
diplomatica nell’approcciarsi al ni-
pote che quando sospetta una criti-
ca alla moglie va su tutte le furie.
«Ti amiamo molto e questa sarà
sempre casa tua», gli avrebbe det-
to senza includere nell’affermazio-
ne Meghan. Insomma, il discorso
di una qualsiasi saggia nonna che
fa capire al nipote di provarci ma
che se le cose non andassero bene
una casa, anzi un castello ce l’ha.

La tragedia di Diana e degli anni
che hanno portato allo strappo
hanno insegnato alla regina a esse-
re diplomatica con i membri della
famiglia che decidono di fare di te-
sta loro. E poi «the Queen», ha pro-
blemi ben più gravi dei duchi del
Sussex a casa. A iniziare da quel fi-
glio, Andrew, travolto dallo scan-
dalo Epstein e che è stato bannato
dagli impegni ufficiali. E che non
ci sarà alla messa del Common-
wealth Day all’ Abbazia di West-
minster, che si tiene come da tra-
dizione il secondo lunedì di mar-
zo. Ci saranno, accanto alla Regi-
na, il Principe di Galles, la Duches-
sa di Cornovaglia, il Duca e la Du-
chessa di Cambridge e anche Me-
ghan e Harry per cui questa do-
vrebbe essere l’ ultima apparizio-
ne pubblica. Poi dal primo aprile
si riprenderanno la libertà di fare
quello che vogliono. E in questo i
ligi funzionari di Buckingham Pa-
lace, che tutto governano, «gli uo-
mini in grigio» vedono un perico-
lo alle porte. E l’ombra di una nuo-
va regina: Meghan. —
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LUIGI GRASSIA


MARIA BERLINGUER


7N


LA GIORNATA


IN SETTE NOTIZIE


PAOLO MASTROLILLI


La parola del giorno

tassi d’interesse


La Fed ha tagliato il costo del denaro per il coronavirus

FABIO ALBANESE MARIA CORBI


Un potente tornado si è abbattuto sulla re-
gione centrale del Tennessee e ha investi-
to la città di Nashville, causando la morte
di almeno 22 persone e provocando un va-
sto blackout che ha lasciato migliaia di fa-
miglie senza corrente elettrica. Almeno
40 gli edifici e le strutture collassati, deci-
ne le persone ferite. A Nashville e in altre
parti dello Stato il tornado ha causato disa-
gi e ritardi all'apertura dei seggi per le pri-
marie democratiche del SuperTuesday. In
alcuni casi si è reso necessario spostare i
seggi ospitati in strutture danneggiate. —

NASHVILLE


STATI UNITI


Tornado devasta


il Tennessee:


22 morti e migliaia


di case distrutte


LORENZO SIMONCELLI


MERCOLEDÌ 4 MARZO 2020 LASTAMPA 15

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