La Stampa - 04.03.2020

(Barré) #1

GIORGIO VIBERTI


D


ieci anni fa, il 10 mar-
zo 2010, Peter Sagan
vinceva ad Aurillac,
3ª tappa del Tour, la
sua prima corsa da professioni-
sta. Veniva dalla mountain bi-
ke e a soli 20 anni era già una
grande promessa del ciclismo.
In pochi anni è diventato un fe-
nomeno senza precedenti, l’u-
nico a conquistare 3 Mondiali
di fila (2015-2016-2017), più
2 classiche monumento (Fian-
dre, Roubaix), 3 Gand-Wevel-
gem, 7 maglie verdi al Tour e ol-
tre 100 corse da professionista.
Tutto cominciò in Australia,
al Tour Down Under 2010: ri-
cordi, emozioni?
«Ero giovane, venivo dalla Slo-
vacchia che non aveva tradizio-
ni nel ciclismo e parlavo appena
un po’ di inglese. Mi trovai a fian-
co di Cadel Evans, un mito in Au-
stralia, che era in maglia iridata.
Non fu facile, ci voleva una vo-
lontà enorme. Alla 2ª tappa cad-
di e mi feci male, ma non potevo
certo ritirarmi. Superai il dolore
e imparai subito a non mollare
mai, quello che anche oggi ripe-
to ai giovani».
Quest’anno ha esordito in Ar-
gentina e sabato c’è la Strade
Bianche: si sente pronto?
«Nel 2020 non ho ancora vin-
to, mi spiace ma va bene lo stes-
so. Sono più o meno dove vole-
vo essere a questo punto».
Nel suo palmares ci sono 113
vittorie: tante o poche?
«Sono le corse che ho potuto
vincere. Do ogni volta il
100% per arrivare primo, ma
alla fine accetto il verdetto
della strada perché credo di
raccogliere sempre il miglior
risultato possibile, senza rim-
pianti. Se non sono arrivato a
114 vittorie è perché nelle cor-
se che ho perso qualcuno è sta-
to più forte, veloce e fortuna-
to di me».
Ma davvero esiste la fortuna?
«Certo, e io credo di essere sta-
to bravo ma anche fortunato».
Lei è famoso anche per gli
show che improvvisa in bici:
selfie, autografi, imitazioni,

impennate... Fra i tanti, quale
le è rimasto più impresso?
«L'autografo su una copia del
mio libro "My World" mentre
in bici al Tour stavo scalando il
Tourmalet. Quel ragazzo, che
mi aveva sporto il libro, maga-
ri si era fatto tanti km a piedi
ed era lì da ore. Certi fans meri-
tano una ricompensa».
Tre aggettivi per definire il
suo ciclismo?
«Posso solo dire che il ciclismo
è la mia vita e la mia vita è il ci-
clismo. Certo, non sarà per
sempre, ma adesso è così».
La corsa più bella e quella più
brutta della sua carriera?
«Mi piace correre, quindi sono
state tutte belle. Ma la cosa più
bella che mi sia capitata è sen-
za dubbio Marlon, mio figlio».
Evenepoel, Van der Poel, Van
Aert, Bernal, Alaphilippe, Po-
gacar: chi è il nuovo Sagan?
«Nessuno dovrebbe diventare
il nuovo Sagan, meglio cerca-
re la propria strada per essere
il migliore Evenepoel o l’Ala-
philippe più forte... Nella vita
non si deve copiare nè imitare
nessuno. L’importante è cerca-
re di essere se stessi, sempre».
Il 21 marzo c’è la Milano San-
remo, che lei ha sfiorato spes-
so (2 secondi e 3 quarti posti)
ma mai vinto. Corsa tabù?
«È difficile da interpretare e in-
fatti vince sempre un corrido-
re diverso. È una delle grandi
classiche monumento, per me
resta un sogno e a volte anche
un incubo. Vivo a Montecarlo
e di recente sono andato più
volte a rivedere il finale, Pog-
gio compreso. Speriamo».
Fra 2 mesi debutterà al Giro
d’Italia: perché, a 30 anni?
«Ho corso tante volte in Italia,
ma mi mancava il Giro. Finora
Classiche e Tour sono stati i pi-
lastri delle mie stagioni, era
giusto cambiare. L'Italia ha un
posto speciale nel mio cuore,
mi ha visto crescere ed è la mia
seconda casa. Non vedo l'ora
di cominciare il Giro!».
Poi affronterà Tour, Olimpia-
di e Mondiali: ambizioni?
«Le mie corse sono quelle di un
giorno, quindi inseguirò l’8ª
maglia verde al Tour. Il percor-
so dei Giochi è un po’ duro per
me, però vale la pena provarci,
così come ai Mondiali. Lì finirà
la mia stagione perché a 30 an-
ni non posso più correre da gen-
naio a novembre. In questo mi
sento un po’ cambiato».
Tanti giovani scalpitano: co-
mincia a sentirsi vecchio?
«Di sicuro non andrò avanti fi-
no a 40 anni, quindi non ho più
molto tempo. Correrò fino a
quando sentirò di poter vince-
re, non un minuto di più». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

ssss


Basket: domani (ore 19) in campo neutro


Eurocup, un passo indietro


La Virtus è salva: si gioca


a Belgrado a porte chiuse


Calcio: Algarve Cup
Stasera Portogallo-Italia
Dopo quattro mesi la Naziona-
le femminile (nella foto Sara Ga-
ma) torna in campo stasera al-
le 21,15 (RaiSport) contro le pa-
drone di casa del Portogallo nei
quarti dell’Algarve Cup, il tor-
neo che permetterà all’Italia di
confrontarsi con avversarie di
primo livello in vista di Euro
2021.

Scozia: misure antivirus
Strette di mano vietate
Strette di mano vietate, prima
e dopo le partite, nel campiona-
to scozzese. Attraverso un co-
municato congiunto, Federcal-
cio e Lega hanno annunciato
l'introduzione della misura pre-
cauzionale per limitare il rischio
contagio sui campi. Una restri-
zione valida non solo per i cal-
ciatori: tutti i protagonisti, com-
presi allenatori, dirigenti e ac-
compagnatori, sono invitati ad
abbandonare il rituale che pre-
cede e suggella gli incontri in
Scozia.

Ciclismo: il ds di Froome
Morto Portal, infarto
Ciclismo sotto shock: è morto
ieri per infarto Nicolas Portal,
40 anni, direttore sportivo del
team Ineos (ex Sky). In carrie-
ra nei dieci anni di professioni-
smo aveva vinto sei tappe nei
Tour de France. Dal 2013 ha
iniziato la carriera da ds gui-
dando campioni come Chris
Froome, Geraint Thomas ed
Egan Bernal.

Morte Kobe: foto condivise
Agenti sotto inchiesta
Almeno otto agenti della con-
tea di Los Angeles sono sotto
inchiesta per aver condiviso
le fotografie scattate sulla
scena dello schianto dell'eli-
cottero dove hanno perso la vi-
ta Kobe Bryant, la figlia Gian-
na Maria e altre sette persone
lo scorso gennaio. La vedova
di Bryant si è detta «devasta-
ta» e il suo avvocato ha chie-
sto i provvedimenti «più seve-
ri» possibile per le persone
coinvolte.

PETER SAGAN Sabato corre la Strade Bianche, ma pensa già alla Classicissima del ciclismo

“A 30 anni mi sento cambiato


La Sanremo? Sogno e incubo”


Il 30enne slovacco Peter Sagan, funambolo della bici,
è l’unico corridore ad aver vinto 3 Mondiali di fila
(2015-2016-2017). In carriera ha conquistato 113
corse - fra cui 2 classiche monumento (Fiandre, Rou-
baix) e 3 Gand-Wevelgem - e 7 maglie verdi al Tour

Alla mia prima corsa,
10 anni fa, una caduta
Ma sono arrivato
in fondo, ho imparato
a non mollare mai

PETER SAGAN


CORRIDORE SLOVACCO


TRE VOLTE CAMPIONE IRIDATO


MATTEO DE SANTIS
Dopo il disinnesco delle cose
turche che potevano costare al-
la Virtus Bologna, «colpevole»
di provenire dall'Italia, un'eli-
minazione forzata dalla Euro-
Cup, sorella minore dell'Eurole-
ga, volano gli stracci ai piani al-
ti nel condominio del basket
continentale, già diviso tra chi
sta con la Fiba (le federazioni)
e chi con l'Eurolega. Succede
anche questo, nel bel mezzo di
un'emergenza senza preceden-

ti, ai tempi del Coronavirus.
Tanto rumore è almeno riusci-
to a scongiurare un'ingiustizia
bella e buona: Darussafaka
Istanbul – Segafredo delle Top
16, a meno di sorprese dell'ul-
tim'ora, si giocherà domani a
porte chiuse (alle 19) alla Stark
Arena di Belgrado, dove oggi la
già fuori Aquila Trento incroce-
rà il già qualificato Partizan. Da
calendario, invece, la palla a
due per la gara che vale l'acces-
so ai quarti si sarebbe dovuta al-

zare oggi a Istanbul, meta irrag-
giungibile – causa blocco dispo-
sto dal governo turco - per chi
negli ultimi 14 giorni è transita-
to dall'Italia.

L’intervento di Petrucci
Un intrigo internazionale che

l'Eurolega, forse imbarazzata e
frenata da un eventuale conflit-
to d'interessi per la sponsorizza-
zione con Turkish Airlines, ha
affrontato con colpevole ritar-
do, tanto che fino a lunedì mat-
tina la Virtus ha seriamente ri-
schiato la sconfitta 20-0 a tavo-

lino e il conseguente sfratto dal-
la competizione. Ipotesi scon-
giurata a 48 ore dal diventare
realtà, anche dopo la pubblica
difesa «da un'ingiustizia sporti-
va da parte di persone che non
hanno la cultura dello sport» in-
scenata da Gianni Petrucci, pre-
sidente della Federbasket. In at-
tesa della comunicazione uffi-
ciale della nuova sede dell'in-
contro, l'Eurolega ha trovato il
tempo di attaccare il n.1 della
Fip: «Decisione presa solo per
le limitazioni del Governo tur-
co. Nessun contatto con la Fip,
che non ha avuto nessun ruolo,
e con il Governo Italiano». Du-
rissima la replica di Petrucci:
«Comunicato curioso conte-
nente una sola verità: la Fip
non intrattiene rapporti ufficia-
li con Euroleague Basketball».
Meno male che domani si gio-
ca. Forse. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

BASKET CALCIO: STASERA AZZURRE IN CAMPO


risultati

Milano, sconfitta
contro il Real
Playoff più lontani

g Algarve Cup, Italia-Portogallo

Milos Teodosić, 32 anni, serbo, play della Virtus

LE PILLOLE


Piange Milano e ride Vene-
zia nel primo giro di basket
nei palazzi deserti. Playoff
di Eurolega sempre più lon-
tani per l'Ax Armani Exchan-
ge: al Forum, dopo 30' di do-
minio Olimpia ribaltati con
un 17-0, passa un Real Ma-
drid (73-78) senza cinque
pezzi grossi. Domani per Mi-
lano nuova recita a porte
chiuse a Valencia. In Euro-
Cup, invece, il derby fratrici-
da dice Reyer: Brescia addo-
mesticata (88-93) e bigliet-
to staccato per il quarto di fi-
nale contro Malaga.

INTERVISTA


Chi è il nuovo Sagan?
Meglio cercare di
ottenere il meglio
da se stessi, invece di
voler imitare gli altri

MERCOLEDÌ 4 MARZO 2020LASTAMPA 29


SPORT

Free download pdf