La Stampa - 04.03.2020

(Barré) #1

*


*


MASSIMILIANO RAMBALDI


I


carabinieri di Orbassano
hanno identificato, nel
pomeriggio di ieri, i refe-
renti dell'associazione
culturale «Scuoletta Montes-
sori» e segnalato, sia all'auto-
rità giudiziaria sia a quella sa-
nitaria, l'apertura della strut-
tura che ospita bambini con
età compresa tra 3 e 14 anni.
Un controllo mirato a capire
se l’istituto immerso nel par-
co di Stupinigi, diventato fa-
moso tre anni fa per la questio-
ne «no vax», debba sottostare
o meno alle ordinanze emes-

se dal ministero e dalla Regio-
ne in tema di Coronavirus.
La «Scuoletta», da statuto,
è un'associazione e non una
scuola. Segue quotidiana-
mente bambini e ragazzini di
varie età, proponendo un la-
voro individuale ispirato al
metodo montessoriano.
«All’interno – si legge sul sito
dell'associazione -, vengono
proposti percorsi formativi al-
ternativi alla scuola tradizio-
nale. Non rilasciamo titoli.
Quanto intrapreso verrà rico-
nosciuto a seguito di un esa-
me tenuto a fine anno, presso

una scuola statale con cui è
stata avviata una collabora-
zione». I carabinieri sono in-
tervenuti per capire se l’attivi-
tà debba sottostare alle rego-
lamentazioni sanitarie di que-
sti giorni. Saranno poi le auto-
rità competenti a dare even-
tualmente una risposta.
Sgombrando il campo da
eventuali dubbi, diciamo su-
bito che nessuno ha violato al-
cuna normativa. La Scuoletta
è rimasta chiusa fino a dome-
nica, perché le direttive regio-
nali che limitavano l'assem-
bramento di persone toccava-
no anche le associazioni. Da
lunedì, con il prolungamento
dello stop solo alle scuole pro-
priamente dette, a Stupinigi
si è potuto tornare a frequen-
tare gli spazi dedicati alle atti-
vità. «Noi non siamo una
scuola ma un'associazione –
rimarca con forza una refe-
rente della struttura -, e per-
tanto seguiamo quello che la
legge ci dice di fare». Poche
parole, che lasciano traspari-
re anche una punta di seccatu-
ra. Gli ideatori della Scuolet-
ta hanno creato una realtà a
cui si appoggiano tantissime
famiglie, soddisfatte del me-
todo educativo che viene pro-
posto. E non piace essere nuo-
vamente avvicinati a situazio-
ni legate a normative che,
guardando lo statuto, non
toccano quel tipo di mondo.
Anche oggi, pertanto, i can-
celli si apriranno e i bambini
passeranno il loro tempo con
gli educatori.
Intanto lunedì a Gassino è

dovuta intervenire la polizia
locale per evitare che un baby
parking aprisse normalmen-
te, violando l'ordinanza. La
struttura accoglie bambini
dai 13 mesi ai 6 anni e i vigili,
una volta arrivati, hanno do-
vuto contattare quelle fami-
glie che nel frattempo aveva-
no già lasciato i loro figli lì in
custodia, affinché li riportas-
sero a casa. «Abbiamo aperto
in buona fede - si è giustifica-
ta la titolare Camilla B. -, inter-
pretando male la direttiva re-
gionale. Avevamo capito che
chi aveva già effettuato la sa-
nificazione dei locali poteva
accogliere i bambini senza al-
cun problema». Spetterà ora
alla Regione prendere even-
tuali provvedimenti, sulla ba-
se della relazione compilata
dalla polizia municipale. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Non c’è una data per il ritorno in aula

“Pronti 32 milioni per le lezioni via Web”

La Regione: si decide più avanti. Il Comune pronto a rimborsare le famiglie per il periodo di sospensione

La struttura è gestita da un’associazione


Da lunedì le attività sono riprese regolarmente


Bimbi in classe

I carabinieri

alla “scuoletta”

dentro al parco

Un lettore scrive:
«In questo momento non vo-
glio alimentare polemiche sul-
la gestione e modi di contrasto
al Coronavirus, tuttavia, oltre
alla solidarietà a tutti i cittadini
e personale sanitario coinvolti
in questa vicenda, volevo parla-
re di quello che è l’ordinarietà
ovvero l’emergenza nei Pronto
Soccorso in Italia. Più volte, an-
che in questa rubrica, sono stati
messi in evidenza le criticità al-
le quali sono sottoposti i pazien-
ti che si rivolgono alle prime cu-
re in Pronto Soccorso: pazienti
che sono costretti ad essere sti-
pati su una barella nei corridoi
del Pronto Soccorso, uno vicino
all’altro, anche per più giorni in
attesa che poi si liberi il posto

letto in reparto. La situazione è
un po’ generalizzata dal nord al
sud e deriva unicamente dai ta-
gli dei posti letto fatta per “con-
tenere i costi della salute pubbli-
ca”; altresì ci tengo a ribadire
che invece tutti gli addetti, in-
fermieri e medici, cercano sem-
pre di dare sempre il massimo
(in termini di disponibilità ed
attenzione). Faccio quindi un
appello quindi al ministro della
Salute ed a tutti gli assessori del-

la Salute di tutte le Regioni d’Ita-
lia affinché sia anche posto ri-
medio all’attuale situazione re-
lativa alle lunghe attese al Pron-
to Soccorso affinché sia resa
più “confortevole” la cura e l’at-
tenzione ai vari pazienti».
BG

L’Assessore ai Trasporti della
Regione Piemonte scrive:
«La Canavesana soffre indub-

biamente di problemi accumu-
lati negli anni, la cui soluzione
richiede una pianificazione
strategica e investimenti impor-
tanti. Pianificazione e investi-
menti che abbiamo inserito nel
contratto che trasferirà la ge-
stione della linea da Gtt a Treni-
talia. Intanto abbiamo già mes-
so in campo le misure che pote-
vamo gestire direttamente co-
me Regione: i treni sono infatti
tornati a viaggiare ai 70 chilo-

metri all’ora, anziché 50, e stia-
mo lavorando con RFI per po-
tenziare ulteriormente la velo-
cità fino ai 90 all’ora. Si tratta di
un progetto su cui la Regione
Piemonte ha messo 11 milioni
per consentire un sistema di tra-
sporto più rapido e adeguato al-
le esigenze dei pendolari, so-
prattutto lavoratori e studenti.
La stazione di Feletto, inoltre, è
tornata totalmente operativa.
L’innalzamento della velocità e

l’utilizzo completo di una sta-
zione porteranno in tempi bre-
vi ad un primo miglioramento
del servizio, che ad oggi ricono-
sciamo essere carente. Questo
rappresenta rappresentano un
piccolo miglioramento, ma ci
aspettiamo molto di più dal pas-
saggio di gestione a Trenitalia.
«Confermiamo che anche per
la Regione Piemonte il treno è
senz’altro il mezzo più comodo
per entrare in Torino e non ap-
pena il servizio sarà migliorato
la linea potrà recuperare i nu-
meri degli utenti che la rendo-
no competitiva. L’obiettivo è di
ripristinare al meglio la linea,
anche se questo non sarà imme-
diato. Ma confidiamo che possa
avvenire in tempi accettabili».
MARCO GABUSI

MARIA TERESA MARTINENGO


I


l direttore dell’Ufficio Sco-
lastico Regionale, Fabri-
zio Manca, ieri ha messo
nero su bianco che gli stu-
denti devono continuare a stu-
diare. Che il tempo di sospen-
sione delle lezioni non è una
vacanza, ma una condizione
straordinaria che impone di
impegnarsi anche stando a ca-
sa. E se la ripresa sperata è per
la prossima settimana, il diret-
tore ha scritto che a seguito del
dpcm del 1 marzo, «gli studen-
ti potranno essere destinatari
di interventi di didattica a di-
stanza, che i dirigenti scolasti-
ci, previa consultazione degli
organi collegiali, possono atti-
vare anche avvalendosi della
piattaforma messa a disposi-

zione dal Ministero dell’istru-
zione sul sito http://www.istruzio-
ne.it».Obbligo? «Lo smartpho-
ne ce l’hanno tutti - dice Fran-
co Francavilla, preside del Li-
ceo classico D’Azeglio - e se i
docenti organizzano attività
fattibili, se mettono a disposi-
zione file e video su cui lavora-
re, i ragazzi dovrebbero colla-
borare. Se non lo fanno, quan-
do torneranno a scuola si trove-
ranno indietro. Certo, al rien-
tro si daranno ulteriori spiega-
zioni e tempo prima delle veri-
fiche». Ancora: «Si sa che ci so-
no docenti più e meno abituati
ad usare la tecnologia, ma l’e-
mergenza ci aiuta a compren-
derne l’assoluta necessità a li-
vello collettivo e individuale».

Riconnessioni, nuovi webinar
Di questa necessità è perfetta-
mente convinto Lorenzo Benus-

si, coordinatore del progetto Ri-
connessioni della Fondazione
per la Scuola della Compagnia
di San Paolo, che finora ha por-
tato la connessione veloce a
150 scuole e la formazione digi-
tale a 350 plessi scolastici in cit-
tà e nella prima cintura, coin-
volgendo 1500 insegnanti in
una rete che si scambia espe-
rienze e materiali. «Purtroppo
ci sono ancora tante persone
che si stanno improvvisando,
anche ai vertici delle istituzioni


  • riflette Benussi -. E non si fa di-
    dattica on line se non si è capa-
    ci. Le scuole capaci stanno an-
    dando avanti, agli altri sconsi-
    glierei improvvisazioni». Sulla
    piattaforma http://www.riconnessio-
    ni.it/notizie i materiali dedica-
    ti agli insegnanti abbondano.
    Oggi alle 15 un nuovo webinar
    (potranno essere collegate fino
    a mille persone) offrirà ai do-


centi stimoli e opportunità,
mentre venerdì ne è previsto
uno per i dirigenti. E siccome
nulla è più incerto del futuro al
tempo del Covit-19, Benussi
spiega che «l’obiettivo della no-
stra “unità di crisi” è dare buo-
ne indicazioni per superare la
sospensione dalle attività. Ci so-
no migliaia di famiglie che non
sanno come affrontare questo
periodo: noi vogliamo istruire i
dirigenti, perché istruiscano i
docenti, che istruiranno le fami-
glie. A questo punto c’è un te-
ma di inclusione molto forte: i
ragazzi di Barriera non è det-
to che abbiamo il computer
con la connessione veloce ne-
cessario per una lezione in vi-
deoconferenza mentre le atti-
vità che proponiamo possono
essere fatte in differita, senza
particolari mezzi, con tran-
quillità. La realtà è che questo

momento evidenzia dramma-
ticamente il divario digitale
nel Paese».

A scuola
All’Istituto comprensivo Mar-
coni-Antonelli, una delle scuo-
le di Riconnessioni, la preside
Paola De Faveri spiega che
«tra le famiglie c’è chi ci chiede
la didattica a distanza. Alle me-
die gli insegnanti che la faceva-
no già continuano, ma per chi
non è ancora abituato è diffici-
le improvvisare. Bisogna poi
tenere conto che con i più pic-
coli la didattica on line da sola
non può bastare». Al Liceo
scientifico Volta nelle classi
3.0 le lezioni proseguono: «Ci
basiamo su Google suite - dice
la preside Maurizia Basili -, la
stessa scelta che ha fatto il mi-
nistero, un ambiente molto ric-
co di strumenti. Abbiamo un
animatore digitale, Guido Ro-
botti, che ha realizzato dei tu-
torial per mettere in condizio-
ne di fare formazione anche
chi non ha mai utilizzato un
ambiente digitale per la forma-
zione a distanza. In questi gior-
ni sono state fatte lezioni in vi-
deoconferenza, con i ragazzi
collegati dalle loro camerette.
Ma anche solo attraverso il re-
gistro elettronico c’è interazio-
ne: vengono assegnati compiti
e i ragazzi li restituiscono». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

i disagi per le famiglie

Rette e baby sitter, in arrivo un salasso
che può superare anche i mille euro

MARCELLO SEGRE


Ammonta fino a 1.200 euro
per ogni bambino il costo che
le famiglie devono accollarsi
per fare fronte alla chiusura
delle scuole. Il calcolo riguar-
da la peggiore delle condizio-
ni possibili: figlio che fre-
quenta un nido privato, geni-
tori che lavorano e che non
hanno parenti disponibili. Si
arriva presto a spendere una
somma che è praticamente
uno stipendio. Se si calcola
che la retta mensile media di
un nido privato è di 600 euro,
e che i giorni di stop finora so-
no stati 14, ecco i primi 300
euro in fumo. Nel caso in cui

papà e mamma non possano
prendere ferie, né rivolgersi
ai nonni, basta sommare la ta-
riffa oraria di una baby sitter
(10 euro) e moltiplicarla per
otto-nove ore al giorno. Si ar-
riva a una spesa di 900 euro
per sole due settimane. Un sa-
lasso per molti genitori che
non hanno alternative. E non
è affatto detto che ci siano
speranze di ricevere rimbor-
si dalle scuole, perché il coro-
navirus è oggettivamente
una «causa di forza maggio-
re». «Il nostro istituto non ci
ha ancora dato una risposta –
racconta una mamma con il

figlio in un nido privato alla
Crocetta – ma hanno già mes-
so le mani avanti».
Va meglio – per la retta scola-
stica – ai genitori dei bambini
che frequentano la scuola
materna. «Noi paghiamo 280
euro al mese, ne perderemo
140 e sappiamo già che non
avremo il rimborso», spiega
un’altra mamma, che dice:
«Lo capiamo, alla fine non
possono non dare gli stipen-
di alle maestre. Non è colpa
di nessuno». La beffa maggio-
re è per chi aveva già pagato
la gita scolastica. «Abbiamo
speso 600 euro», spiega il pa-
pà di una bambina che fa la se-
conda media. «La gita, come
tutte, è stata annullata, ma
non è affatto detto che la
scuola rimborsi». E.SOL. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CORONAVIRUS IL CORONAVIRUS


LIDIA CATALANO
L’opera di «sanificazione
straordinaria» delle scuole del
Piemonte si è conclusa ieri, co-
me da programma. Ma per ca-
pire se e quando gli studenti
potranno tornare nelle aule di-
sinfettate e tirate a lucido biso-
gnerà avere pazienza ancora
qualche giorno.
Il presidente della Regione
Alberto Cirio, determinato a
proseguire sulla linea della
cautela, non ha mai indicato
una data certa per la ripresa
dell’attività didattica. «Tutti
ci auguriamo che si torni pre-

sto alla normalità, ma non
possiamo fare altro che proce-
dere in modo graduale, moni-
torando la situazione che evol-
ve di ora in ora», ha precisato
ieri mattina durante una visi-
ta al liceo D’Azeglio di Torino.
«Ogni decisione sarà frutto di
un confronto attento con gli
esperti sanitari, tenendo con-
to che gli stessi medici e pedia-
tri ci hanno invitato a non ab-
bassare la guardia». Tutti si
aspettano che le lezioni ripar-
tano lunedì 9 marzo, ma la
cronaca di questi giorni indu-
ce a evitare pronostici azzar-

dati. Soprattutto alla luce del-
la notizia deflagrata in serata
dei tre contagi da Covid 19 tra
il personale e gli studenti del
Politecnico, che ha indotto il
rettore Saracco a rinviare l’a-
pertura delle aule di un’altra
settimana, garantendo la pro-
secuzione delle lezioni con la
didattica in remoto.
Un’eventualità a cui si prepa-
rano anche le scuole, alle pre-
se però con dotazioni tecnolo-
giche molto meno all’avan-
guardia. Per questo la Regione
ha annunciato che nelle prossi-
me ore varerà un piano straor-

dinario da 32 milioni di euro
per la didattica online.
L’assessore regionale all’Inno-
vazione Matteo Marnati ha con-
vocato d’urgenza questa matti-
na i vertici di TopIx e del Csi per
mettere a punto un programma
che consenta a docenti e studen-
ti di tenere le lezioni in videocon-
ferenza in caso di ulteriori gior-
ni di chiusura dei plessi scolasti-
ci. «Emergenze come quella che
stiamo vivendo ci stimolano ad
approfondire tutte le possibilità
che le reti telematiche offrono»,
sottolinea l’assessore regionale
all’Istruzione Elena Chiorino.

La giunta Cirio ha annunciato
che presenterà fin da subito il
progetto alle fondazioni banca-
rie per ottenere risorse immedia-
te e collegare il maggior nume-
ro di plessi scolastici. «A oggi la
Regione non è in grado di sape-
re quando le scuole riapriranno
e potrebbe nascere l'esigenza di
trovarci di affrontare nuove
chiusure per l'emergenza coro-
navirus», sottolinea Marnati.
L’unica certezza, per ora, è
che la sospensione delle lezio-
ni è estesa fino all’8 marzo. «Le
nuove comunicazioni saranno
diramate in tempo utile per

consentire alle famiglie di or-
ganizzarsi», assicurano dalla
Regione, mentre il direttore
dell’Ufficio scolastico di Tori-
no Stefano Suraniti garantisce
che «non ci sono rischi per l’an-
no scolastico, anche se non si
riusciranno a completare i 200
giorni previsti dal calenda-
rio». L’altra consolazione, in
un quadro che appare sempre
più complesso, è che per gli
iscritti negli istituti comunali
la Città si impegna a rimborsa-
re i periodi di mancata fruizio-
ne dei servizi scolastici. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il presidente della Regione Alberto Cirio ieri al liceo D’Azeglio di Torino

Specchio dei tempi

«Quando sarà passato il Coronavirus, ripensiamo i Pronto Soccorso»
«L’assessore regionale sulla Canavesana»

L’INTERVENTO


La risposta

corale

che argina

la psicosi

Dopo la solidarietà ri-
cevuta mi corre l’ob-
bligo di ringraziare
tutti per l’impegno corale
di questi giorni. L’antidoto
a quell’odio è il medesimo
per affrontare il nuovo vi-
rus impegnando tutti ad
agire con unità, cultura e
rispetto, guardando al be-
ne primario che è la vita e
la salute, evitando ogni for-
ma di attacco, cercando di
dare ai cittadini messaggi
univoci, positivi e di fidu-
cia che facciano compren-
dere anche l’inevitabile
esigenza di disagi, fornen-
do il giusto supporto di so-
luzioni e azioni di conti-
nuo sostegno e vicinanza.
La diffusione del corona-
virus ci sta mettendo a du-
ra prova, colpendo non so-
lo la salute ma anche il pen-
siero e la sensibilità di tan-
ti. Dall’esperienza di anni
in prima linea so che solo
una risposta corale può
trovare le soluzioni all’e-
mergenza. Preoccupano
comportamenti collettivi
che denotano scarsa o cat-
tiva informazione, che pos-
sono essere affrontati e
combattuti solo attraver-
so chiare nozioni dai cana-
li di comunicazione che
possano tranquillizzare e
risolvere le tante situazio-
ni di fragilità.
Il disorientamento
nell’agire è spesso figlio di
pareri diversi e di troppe
voci spesso non autorevo-
li. Partendo dalle scuole la
cultura dell’emergenza de-
ve essere materia sempre
di attualità. La salvaguar-
dia della salute e le misure
per evitare la diffusione
del virus avranno conse-
guenze per il mondo del la-
voro e di riflesso per l’eco-
nomia, insieme sapremo
risollevarci anche da que-
sta nuova ferita, nella con-
vinzione che a pagare non
siano le fasce più deboli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’Ufficio scolastico regionale dà il via libera agli istituti che però non sono tutti pronti

E con i più piccoli la didattica on line non può bastare: c’è anche un tema legato alla socialità

Lezioni, basta lo smartphone


Ma vanno formati anche i prof


Nelle scuole sono terminate le operazioni di igienizzazione straordinaria avviate lunedì

REPORTERS


RETROSCENA


IL CASO


REPORTERSREPORTERS


La Scuoletta
Montessori accoglie
bambini
da 3 a 14 anni

UN LASCITO A SPECCHIO ALLUNGA LA VITA - http://www.specchiodeitempi.org/eredita - [email protected] - info: 011.6568376

MERCOLEDÌ 4 MARZO 2020 LASTAMPA 35


CRONACA DI TORINO


T1 PR

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