Vanity Fair Italia 20170208

(Romina) #1

(^70) I VANITY FAIR 08.02.2017
IN BELLEZZA
CON JOVANOTTI
Il codice della bellezza,
nuovo album di Samuel,
esce il 24 febbraio:
12 brani inediti,
5 in collaborazione
con Jovanotti.
sono quelle che ho portato io nel gruppo,
ma se si ascoltano bene le canzoni ci si ac-
corge della differenza. E cioè che manca-
no gli altri. E lì dove mancano gli altri ci ho
messo del mio».
Cinque pezzi li ha scritti con Jovanotti.
«Avevo la necessità di ritrovare sfumature
colorate, leggere. Quelle che avevo all’ini-
zio dei Subsonica, e che col tempo ho per-
so. Lorenzo ha l’innata capacità di rac-
contare in modo leggero ciò che lui vive in
maniera densa di emozione. Dopo esser-
ci scritti l’ho raggiunto a New York: ci sia-
mo chiusi in uno studio di
registrazione e in tre gior-
ni abbiamo scritto cinque
canzoni. Tutte finite nell’al-
bum».
Per esempio?
«C’è un pezzo che si chia-
ma La statua della mia li-
bertà: Lorenzo ci ha messo
le sonorità solari e caraibi-
che, io il racconto dramma-
tico dell’immigrazione».
Anche lei di recente ha vis-
suto un piccolo dramma.
«Qualche anno fa mi è ve-
nuta una infiammazione
alla tiroide: inizialmente
non si capiva cosa fosse,
mi dicevano le cose peggiori. Avevo il bat-
tito cardiaco molto alto e dimagrivo: ho
perso dieci chili in una settimana. La gen-
te pensava stessi morendo, e lo pensavo
anche io. Poi si è capito cos’era, ma non
si poteva curare, solo aspettare che pas-
sasse. Un giorno sono andato a pranzo
con un’amica e lei mi ha detto: “Sai che
per molti la tiroide è il centro dell’espres-
sività umana?”. Lì ho capito che c’era
qualcosa in me che doveva uscire. Un di-
sco! Poco dopo sono guarito».
Ha 44 anni, un figlio no?
«In questo momento mio
figlio è l’album».
Ci dia una risposta che fac-
cia meno felice il suo uffi-
cio stampa.
«Mi piacerebbe sì, ma per
il momento era necessario
dare voce al mio fanciulli-
no interiore che sbraitava
di uscire».
Forse non tutti sanno che
lei è fidanzato da alcuni an-
ni con l’attrice Isabella Ra-
gonese. Complimenti per
la discrezione.
«L’amore è una cosa im-
portante e preziosa, lo si
dovrebbe svendere il meno
possibile. Non dico che chi comunica al
mondo il proprio rapporto sbaglia, però
per me è importante mantenerlo al sicuro,
in un angolo nascosto del mio cuore».
Ma quando si è felici non c’è anche la vo-
glia di condividerlo?
«Sì, ma porta anche un po’ sfiga! C’è un
sacco di gente che parla ogni giorno del
suo rapporto bellissimo e dopo due mesi
si lascia. Io il mio amore lo condivido già:
ci scrivo le canzoni. Li si trova molto più di
quanto possa dirle adesso».
Mi dica solo se le litigate di Rabbia sono
le vostre.
«Io sono Toro, lei Pesci, quindi uhhh».
Ultima cosa: sua madre sarà a Sanremo?
«Quando nel Duemila salimmo sul pal-
co dell’Ariston, nessuno sapeva chi fossi-
mo. Dalla platea a un certo punto si levò
un urlo: “Hey, Subsonica!”. “Ah che bel-
lo”, pensai, “allora ci conoscono”. Quan-
do uscii dal teatro vidi arrivare mia madre
che aveva comprato il biglietto da un baga-
rino ed era entrata in sala a fare la claque.
Diciamo che quest’anno a Sanremo ce la
porterò io».
TEMPO DI LETTURA PREVISTO: 9 MINUTI
In tutto il servizio: cappello, Cristina
e i suoi colori. Bomber, Alpha Industries.
Jeans, Diesel. Stivaletti, Premiata.
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