Anatoli Podoksik – Pablo Picasso 1881-1973. Ediz. illustrata

(Bozica Vekic) #1

osservando una scena di passione o di martirio.
Con quarant’anni di anticipo, la potenza pittorica dello sfondo del
dipinto preannuncia (e forse trascende) l’espressionismo astratto, con la
sua “tetraggine da ultimi giorni”, così intensamente percepita dai critici
post-simbolisti russi dell’opera picassiana. Questa straordinaria potenza
drammatica non poteva non essere accompagnata da condizioni
psicologiche non meno straordinarie.
Dalle memorie di Fernande Olivier sappiamo quanto Picasso fosse
rimasto turbato dal suicidio, avvenuto il 1° giugno 1908, del suo vicino
al Bateau-Lavoir, il pittore tedesco Wiegels. Pur appartenendo
stilisticamente alle opere estive di quel periodo, la funerea tonalità
nero-rossa di Piatto verde e bottiglia nera potrebbe riflettere l’angoscia
inestinguibile dell’artista. In Brocca e vasi, invece, dipinto subito dopo,
il pensiero controllato domina sul dramma delle emozioni.
Questo dato si manifesta in molti modi: nella logica incontestabile
della struttura plastica spaziale contrapposta all’illusorietà della
prospettiva; nel raggruppamento monumentale delle forme scultoree
concentrate a spirale ascendente intorno a un unico asse; nel ritmo
generale delle curve e degli ovali; nel vibrante eppur saldo equilibrio
della struttura tettonica complessiva; nell’immagine del dipinto;
nell’energia contenuta della pennellata; infine, nell’anelito verso la
perfezione e la pienezza. Alla fine dell’estate 1908, la boscosa
campagna dell’Île-de-France, dove le ninfe di Corot sembrano spuntare
dietro ogni albero, e i dolci dintorni di La Rue-des-Bois restituirono
alla visione di Picasso un senso di equilibrio e una semplicità quasi
naïf. Nel paesaggio Casa con albero (Casa in un giardino), eseguito in
quel contesto, «una casa è senza dubbio una casa, e un albero è un
albero».[76]

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