Anatoli Podoksik – Pablo Picasso 1881-1973. Ediz. illustrata

(Bozica Vekic) #1

di spazi vuoti e i suoi logici interscambi di piani, l’effetto generale
evoca lo spazio illusorio dei paesaggi. In un’altra opera, il paesaggio
Casa in un giardino, Picasso creò un effetto tridimensionale secondo i
principi dello spazio tattile e manuale della natura morta di Braque. In
quest’opera, tuttavia, l’assenza di qualsivoglia analisi, le molte forme
prive di definizione presenti nella composizione, le linee
capricciosamente ritmiche degli arabeschi non fanno pensare a una
ricerca dello spazio reale, bensì mostrano come la delimitazione
spaziale sia ciò di cui l’artista ha bisogno per accentuare il dramma
delle forze avvinghiate nella lotta.
Una forza è la Natura con la tumultuosa energia vitale della sua
vegetazione e il patetico gesticolare dell’albero secco; l’altra è quella
degli edifici ordinatamente disposti con le loro pareti immacolate e i
contorni netti e geometrici. Questo dramma, accentuato dalla relazione
rigorosamente controllata tra i colori freddi e minerali e la tensione
della composizione, in equilibrio sul filo del rasoio, prevale
sull’”inerzia” del puro paesaggio; il dipinto riecheggia, in realtà, i
conflitti del mondo reale. Quest’ultima impressione corrisponde
all’idea originale di Picasso: fare di questo scorcio di natura lo sfondo
per una composizione con figure, concepita nell’inverno 1908 e nella
primavera 1909.
A proposito della metamorfosi del tema “Carnevale al bistrot” nella
natura morta Pane e fruttiera su un tavolo, Pierre Daix ritiene che
Picasso «non avrebbe potuto esprimere meglio l’idea per cui, in questa
fase, ogni oggetto o figura è, in primo luogo, un determinato ritmo
spaziale, una struttura tridimensionale che svolge un suo ruolo
all’interno della composizione per mezzo di quel che apporta alla
struttura pittorica dell’insieme e non per mezzo della sua realtà. Ancora
una volta, qui, Picasso rasenta l’astrazione.
Tratterà la Donna con ventaglio e la Regina Isabella esattamente
come nature morte».[89] Queste opinioni, tuttavia, non paiono
fondatissime, perché Picasso, a quell’epoca, era ancora assai lontano
dall’astrazione. In realtà, il desiderio di ottenere per l’insieme pittorico
una struttura plastica matura e unitaria (fondata sui toni modulati con
cui Cézanne modella le proprie forme) non è in contraddizione con la
sua qualità essenzialmente letteraria e non nega le singolari realtà
dell’oggetto e delle figure.
Anzi, la metamorfosi della scena con figure nell’opera Pane e

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