Anatoli Podoksik – Pablo Picasso 1881-1973. Ediz. illustrata

(Bozica Vekic) #1

artista contemporaneo, una delle molte immagini di Picasso che si
sarebbero impresse nella mente dei contemporanei. Molto di quel che
fu detto su Picasso negli anni Dieci in lingua russa resta assolutamente
valido, e oggi lo stiamo riscoprendo. «È teoricamente impossibile
assumere», scrisse Pertsov, «che una semplice natura morta, una
bottiglia, un piatto con frutta, una fiala da farmacista, possano essere
così intrisi di sentimenti di negazione universale e di incommensurabile
disperazione. Provate, però, a entrare nella sala di Picasso... e
assisterete al miracolo.»[122]
Già in precedenza Chulkov aveva espresso lo stesso sbalordimento:
«C’è una natura morta di Picasso: brocche di terracotta e bottiglie
collocate sul bordo di un tavolo, sospinte in un angolo. Il colore di una
sobrietà ascetica, un’apparente semplicità nel disegno, neppure un
cenno di artificiosità... e, allo stesso tempo, un’incredibile, strabiliante
espressività della forma con emozioni di straordinario significato che a
queste forme idealmente corrispondono, come solo un genio avrebbe
potuto fare! Non conosco dipinto più spaventoso di questa natura morta
di Picasso».[123]


Il pittore e la modella, 1963. Olio su tela, 130 x 162 cm,
Museo Español de Arte Contemporáneo.
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