Anatoli Podoksik – Pablo Picasso 1881-1973. Ediz. illustrata

(Bozica Vekic) #1

due di queste (chiaramente antecedenti la terza) si intitolavano Amanti
in strada, mentre il terzo, Abbraccio brutale, per quanto simile sul
piano compositivo e dell’ambientazione, risulta antitetico al dipinto di
Mosca per la sfrontata volgarità del soggetto, per la quantità dei
dettagli di genere e per l’ispirazione sarcastica.
L’espressione artistica di Picasso era per natura diretta, e i mezzi da
lui utilizzati, quali che fossero, finivano immancabilmente per
corrispondere con precisione alle sue intenzioni. All’età di diciannove
anni affrontò il tema delle relazioni sessuali. La sua mente operava per
contrasti: il Moulin de la Galette di notte è il mercato pubblico
dell’amore; le donne dei suoi caffè-concerto sono ornamentali come
fiori artificiali; gli idilli sui boulevard periferici appaiono persino un
po’ goffi nella tenerezza dei loro energici abbracci; e l’amore in un
misero abbaino non è la stessa cosa di quello che abita la stanza quasi
identica di un’esperta sacerdotessa di Venere.
E proprio l’amore fu la ragione principale dell’improvvisa partenza –
si sarebbe quasi tentati di parlare di fuga – dell’artista da Parigi nel
dicembre 1900: la storia d’amore del suo sfortunato amico Casagemas.
Gli studiosi dell’opera di Picasso cominciarono a studiare le
circostanze di questa tragica vicenda quando scoprirono che l’artista
aveva eseguito dipinti in memoria di Casagemas sia nella fase iniziale
del suo Periodo Blu (1901) sia al suo culmine (1903). Casagemas si
sparò in un caffè sul boulevard de Clichy, a Parigi, nel febbraio 1901,
nonostante i tentativi compiuti da Picasso per restituirgli un po’ di pace
sotto il cielo di Spagna. Picasso, in quel momento, si trovava a Madrid,
dove aveva avviato le pubblicazioni di una rivista, “Arte Joven”, di cui
erano già usciti quattro numeri, e dipingeva scene mondane e ritratti
femminili che enfatizzavano gli aspetti più sgradevoli dei suoi modelli:
la loro rapacità o la bambolesca indifferenza. Daix è convinto che ciò
abbia avuto una certa influenza sulla tragedia di Casagemas.[25]
Questo breve periodo “mondano” (che fu, in una certa misura, la
reazione del giovane artista alle lusinghe del riconoscimento pubblico)
era già esaurito nella primavera del 1901. Dopo un soggiorno a
Barcellona, infatti, Picasso tornò a Parigi, dove alla galleria del famoso
mercante d’arte Ambrose Vollard fu programmata un’esposizione. Per
tutto il mese di maggio e per la prima metà di giugno, Picasso lavorò
molto duramente, producendo, a volte, due o addirittura tre dipinti al
giorno. «Aveva ricominciato là dove si era interrotto sei mesi prima»,

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