Anatoli Podoksik – Pablo Picasso 1881-1973. Ediz. illustrata

(Bozica Vekic) #1

vaghe chiazze di colore, i suoi pensieri; quanto alla donna, immersa nel
torpore allucinatorio e depresso dell’assenzio, siede ingobbita e
scomposta ed evoca in noi l’immagine di certe gargolle di Notre-Dame:
più che una solitaria bevitrice in un anonimo locale parigino, sembra
l’espressione del male del mondo con il suo attributo alchemico:
quell’amaro e verde elisir che luccica in fondo al bicchiere.
A livello formale, Arlecchino e la sua compagna e La bevitrice di
assenzio (pagg. 19 e 21) proseguono sulla linea di Gauguin, ma sul
piano emotivo e su quello ideologico sono più prossimi a Van Gogh,
per il quale il Caffè di notte da lui stesso dipinto era un luogo orribile,
«dove si può morire, impazzire, commettere crimini».[31] In termini
generali, si osservano qui, da un lato, il prevalere della forma nella
composizione e, dall’altro, i temi sentimentali, considerati da Daix due
dei tre elementi essenziali del nuovo stile che andava maturando in
Picasso nella seconda metà del 1901.[32]
Il terzo – l’uso monocromatico del blu – fu quello da cui prese il
nome il nuovo stile: il Periodo Blu – che cominciò a manifestarsi verso
la fine del 1901 e si protrasse fino alla fine del 1904. Benché lo stesso
Picasso abbia più volte insistito sulla natura interiore e soggettiva del
Periodo Blu, la sua genesi e, soprattutto, l’uso del blu monocromatico
sono stati per molti anni spiegati come mero effetto di una serie di
influenze estetiche. Quando, però, dopo sessantacinque anni di
reclusione, i dipinti originati dalla morte dell’amico Casagemas
nell’autunno del 1901 tornarono alla luce, il movente psicologico che
stava alla base del Periodo Blu apparve finalmente evidente.
“Fu proprio pensando alla morte di Casagemas che cominciai a
dipingere in blu”, disse Picasso a Daix.[33] Eppure, i pensieri tristi
dell’artista sulla morte dell’amico si collocano sei mesi dopo l’evento,
e certi tratti stilistici, certe immagini che caratterizzano i dipinti quasi-
blu del cosiddetto ciclo funebre di Casagemas risultano già formulati
con chiarezza in dipinti ispirati dalla visita compiuta dall’artista al
carcere femminile di Saint-Lazare nell’autunno del 1901. In
considerazione della precedente storia artistica di Picasso, questi fatti ci
inducono a vedere gli eventi della sua vita quotidiana come meri
“moltiplicatori “delle crisi interiori che segnano le principali fasi del
suo sviluppo individuale, del suo divenire, e non come le ragioni
materiali di queste crisi. Carl Gustav Jung, il padre della psicologia
analitica, interpretò il Periodo Blu di Picasso come una discesa agli

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