Anatoli Podoksik – Pablo Picasso 1881-1973. Ediz. illustrata

musica».[43]
Come che sia, la logica segreta dell’istinto creativo di Picasso si
affidò a un groviglio di melodie di linee per cristallizzare quei contorni
spigolosi – di figure ascetiche, di nudi, di chitarre spagnole, di semplici
ovali di facce giovanili, di acuminati profili con bocche impegnate nel
canto e di orbite vuote da cieco, di mani nervose e sensibili – che
sarebbero comparse in dipinti come Il pasto del cieco, Vecchio ebreo
con ragazzo, Il cieco, Il vecchio chitarrista e Il pazzo.
Tra questi, che sono sicuramente i più “blu” tra tutti i dipinti del
Periodo Blu, Vecchio ebreo con ragazzo è probabilmente il più
monocromatico, quello dalla tonalità più uniforme. Che cosa significa,
però, ora, questo blu spettrale, bianco-grigiastro, più freddo che mai,
nel cui contesto le umbratili figure del vecchio cieco e della sua
giovane guida sono rese da un semplice incremento della densità
tonale?