Anatoli Podoksik – Pablo Picasso 1881-1973. Ediz. illustrata

(Bozica Vekic) #1

loro polarità) fossero entrambi spagnoli deve aver avuto un significato
particolare, per Picasso, nel contesto del suo ritorno alle fonti e della
sua ricerca delle radici iberiche.
Per Picasso, Gosol era il mondo della creatività originaria. Qui,
lontano dai centri culturali, egli deve aver colto la relatività e
l’arbitrarietà non solo delle tecniche artistiche insegnate nelle
istituzioni accademiche, bensì anche delle norme culturali
generalmente accettate e dell’intera tradizione europea che ne
costituiva la base.
In questo mondo spoglio e primevo, ogni movimento dell’artista,
ogni suo contatto con il materiale informe dev’essere stato
un’esperienza di un’acutezza sbalorditiva; proprio qui Picasso deve
aver colto con precisione la profondità dell’esperienza umana occultata
dalla semplicità della forma e l’intensità spirituale del lavoro
morfogenetico.
D’altro canto, i pensieri artistici di Picasso erano estremamente
concreti: le forme, per lui, non erano mere astrazioni, bensì servivano a
rendere gli oggetti cui era più profondamente legato. A Gosol,
nell’estate del 1906, la forma del nudo fremminile assunse
un’importanza straordinaria per Picasso: una nudità spersonalizzata,
aborigena, semplice, puro concetto di “donna” (si vedano i Due nudi, il
Nudo seduto con gambe accavallate, Nudo in piedi). Che i nudi
femminili di Gosol (si veda anche La toilette) siano la risposta di
Picasso al Bagno Turco di Ingres, esposto al Salon d’Automne del
1905,[53] è cosa ancora tutta da dimostrare.
Dal punto di vista del mondo interiore dell’artista, il loro significato
non era certamente limitato alla semplice reazione artistica, e questo è
confermato dall’importanza che i nudi femminili, come soggetti,
avrebbero assunto per Picasso nei mesi successivi e, in particolare,
nell’inverno e nella primavera del 1907, quando si dedicò alla
composizione del grande dipinto poi divenuto famoso con il titolo di
Demoiselles d’Avignon.
Lasciata in tutta fretta Gosol a causa di un’epidemia di tifo, Picasso
tornò a Parigi con la testa completamente rasata. Proprio questo, forse,
lo indusse a raffigurarsi nel famoso Autoritratto con tavolozza
dell’autunno 1906 con le fattezze di un giovane, e giovanile, artista alle
prime armi. Sarebbe più corretto dire, però, che questa era la
percezione che lui aveva di sé. Lo sguardo di questo artista agli esordi,

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