Anatoli Podoksik – Pablo Picasso 1881-1973. Ediz. illustrata

(Bozica Vekic) #1
Les Demoiselles d’Avignon, 1907. Olio su tela, 243,9 x 233,7 cm,
The Museum of Modern Art, New York.

Da una parte, la scompostezza e la mostruosità di certe opere del
1907 gli servirono a rieducare il suo sentimento, ma dall’altra
corrispondevano alla filosofia pittorica che Picasso coltivava all’epoca.
Entrambi questi aspetti riattivarono le sue percezioni emotive e
infusero l’immagine (grazie alle loro assonanze arcaiche) di una certa
atmosfera atemporale, di uno sfondo di eternità. Questa scompostezza,
però, potrebbe essere con più precisione ascritta al sentimento di
aggressività e distruttività così tipico dello spirito rivoluzionario che
animava Picasso nel 1907. André Malraux ricorda le parole
pronunciate da Picasso a proposito del bisogno di «lavorare sempre
“contro”, persino contro se stessi»,[60] e anche questa, a quanto pare, è
una scoperta di questo periodo. Questa evoluzione invita a un
confronto con Arthur Rimbaud, che attraverso la «sregolatezza di tutti i
sensi» eruppe eroicamente dal suo stesso corpo e dal suo tempo nel
tentativo di farsi chiaroveggente, ossia di acquisire il potere e la libertà
dello spirito creativo, mai vincolato dalle forme abusate della visione
poetica.
L’ignoto era ciò a cui aspirava anche Rimbaud, che attribuiva alla

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