Anatoli Podoksik – Pablo Picasso 1881-1973. Ediz. illustrata

(Bozica Vekic) #1

novità un grande valore (ricordiamo, per inciso, che anche Vladimir
Majakovskij parlò della poesia come di una cavalcata nell’ignoto). A
differenza di Rimbaud, però, «figlio troppo prematuramente spazzato
via dall’ala della letteratura» (Mallarmé), il cui mondo cadde a pezzi
non appena egli si allontanò dall’arte, Picasso incontrò la propria
rivoluzione dopo aver già vissuto le vite di molti artisti, attraversato
svariate fasi di crescita, svariati periodi (ragion per cui Apollinaire
parla di «oblio dopo lo studio»). Inoltre, il linguaggio di Picasso era
quello delle concrete forme visive, non quello dell’effimero materiale
del mondo che, pur altrettanto reattivo alle emozioni e ai significati,
conduce facilmente nelle sfere della teoria, delle astrazioni puramente
intellettuali.
Nel 1918 Apollinaire avrebbe scritto:
«La ricerca formale ha ora assunto una grande importanza. È
legittimo. Come potrebbe, una tale ricerca, non interessare il poeta, se
si considera quanto è feconda? Ciononostante, si ha l’impressione che
in questo periodo Picasso meditasse sull’effetto creato dall’influenza
della parola sull’immaginazione: vedendo la realtà della lettera e
udendo il discorso, il nostro occhio interiore discerne immagini e noi
proviamo le emozioni da esse create.
«Tuttavia, se pittura e poesia sono in essenza la stessa cosa, allora gli
elementi visuali mondati della loro ordinaria descrittività e compresi
nella loro forza suggestiva sono in grado di combinarsi in metafore
simili a quelle verbali e di introdurre nella percezione poetica immagini
nuove e sconosciute, sentimenti accattivanti, nuove scoperte
intellettuali e liriche insieme.»[61] Nel 1907, mentre era
apparentemente impegnato in una ricerca solo formale, Picasso
continuò a scoprire nel proprio linguaggio sfumature di senso pittorico
sempre nuove, dotate di strabiliante vitalità e di un’essenza quasi
psicologica. Il volto dell’Ermitage intitolato Nudo (a mezza figura) è
impersonale e schematico come una maschera.
Eppure, la lieve inclinazione del capo, gli occhi chiusi e altri sottili
accenni mimetici sembrano alludere a una condizione di lirica rêverie o
di sonno profondo, mentre la pacata ed equilibrata proporzione tra i
toni caldi e lo spessore, la densità dei pigmenti cromatici corrisponde
alla “condizione morale” del modello non meno di quanto faccia la
semplicità geometricamente pura della struttura plastica del dipinto nel
suo insieme. Tra le grandi rivelazioni pittoriche del 1907 troviamo,

Free download pdf