Bell_39_Italia_-_Maggio_2016

(Maria Cristina Aguiar) #1

Q


uando qualcuno in Gallura
parla in maniera cantilenan-
te, gli si usa dire «Sembri una
Rena Majori». Il paragone na-
sce dal singolare suono della
risacca che si può sentire, su questa
splendida spiaggia, nelle albe chiare o
nelle notti serene e silenti: uno sciabor-
dìo melodioso che affascina come un
canto di sirene, che lascia attoniti come
sempre capita davanti a una piccola me-
raviglia della natura.

RENA MAJORI: LA PIÙ GRANDE
FRA LE SPIAGGE DEL LITORALE
Rena Majori è la spiaggia più grande (il
suo nome, in sardo, vuol dire proprio
questo) della costa che va da Santa Te-
resa di Gallura a Castelsardo, sul golfo
dell’Asinara, di fronte al profilo della
Corsica: un esteso arenile di sabbia fi-
nissima e bianca lungo oltre un chilo-
metro, e un mare dalle trasparenze di
turchese e di smeraldo. Siamo nel ter-
ritorio di Aglientu, piccolo comune che
vanta nobili tradizioni, uno splendido
entroterra e un litorale che va da Rena
Majori giù fino all’insediamento vacan-
ziero di Portobello. Fu proprio a Porto-
bello che Fabrizio De André scoprì la
Sardegna, venendoci per la prima volta
ragazzo quando i genitori vi fecero la ca-
sa delle vacanze: poi si sarebbe innamo-
rato del resto della Gallura, e di Tempio,
e dello stazzo dell’Agnata, e poi anche
del Supramonte (ma quella è un’altra
storia). Di Aglientu è tuttora residente e
cittadino il figlio Cristiano, che vi passa
gran parte del tempo libero.
La spiaggia di Rena Majori si affaccia
sull’ampia e solitaria cala Vall’Alta,
profonda insenatura compresa tra i
mastodontici graniti di Capo Testa
(davanti alle cui forme lo scultore in-
glese Henry Moore ebbe a confessare
che esisteva un’artista più grande di lui:
la natura) e l’alto promontorio di monte
Russu, che deve il suo nome al singola-
re colore delle sue rocce di porfido. È
un ambito naturalistico e paesistico di
grande rilievo. Sono presenti qui vaste
estensioni di rosa marina, la Armeria
pungens, e un imponente sistema di
dune costiere dalle quali occhieggiano
cisti e gigli selvatici, mentre alle loro
spalle, proprio a ridosso della spiaggia,
si estende una vasta pineta.

AGLIENTU (Olbia-Tempio)

110 Bell’Italia
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