Bell_39_Italia_-_Maggio_2016

(Maria Cristina Aguiar) #1

20 Bell’Italia


Civita di Bagnoregio
____
Fra i tantissimi luoghi che ci avete
fatto scoprire da quando siamo
vostri lettori, cioè dal 2000, ecco
quelli che ci hanno meravigliato
di più, e che senza di voi non
avremmo probabilmente mai
conosciuto, dei gioielli di cui non
immaginavamo l’esistenza: Civita
di Bagnoregio, Castell’Arquato,
lago di Bracciano e Ostia Antica,
Villa d’Este e Villa Adriana a Tivoli,
Glorenza in val Venosta.
Luca Gori e Barbara Magazzini,
affezionati abbonati e lettori,
Montemurlo (Prato)

Ho sempre pensato a
Bell’Italia come a una
gioia per gli occhi e a una
consolazione per la mente
e per l’anima. Specie per chi
come me ha operato nella
vita come professionista
dei Beni Culturali e tecnico
della tutela, sfogliare le
pagine di Bell’Italia era ogni
volta una conferma della
necessità del mio, del nostro
lavoro. Se l’Italia è così bella
come appare nei servizi
fotografici della rivista,
tanto bella da stringere
il cuore e da renderci almeno
per un momento felici,
allora il nostro lavoro di
Soprintendenti, di direttori
di museo, di restauratori, di
studiosi d’arte, ha un senso.
Anzi di più. È il servizio
alla Patria più necessario,
più doveroso che si possa
immaginare. Bell’Italia
ha insegnato a me e a tutti
i suoi lettori quello che
Fëdor Dostoevskij nei
Demoni mette in bocca a
Stepan Trofimovic quando
dichiara che gli uomini
possono fare a meno di
molte cose, non però della
Bellezza perché «senza la
Bellezza non potrebbero
vivere, non avrebbero nulla
da fare al mondo».

——
Antonio Paolucci
Direttore dei Musei Vaticani

Magici silenzi in Abruzzo
Uno dei tanti luoghi scoperti con la vostra
rivista, per l’esattezza il numero speciale
“Terra d’Abruzzo” del dicembre 1994,
è Rocca Calascio e la bellezza di Campo
Imperatore. Luoghi di una rara bellezza e
di pace: si possono fare lunghe camminate
e la notte la trascorri a guardare le stelle
che risplendono nel cielo scurissimo.
Io ho visitato molti luoghi d’Italia (sempre
in camper) ma questa zona mi è rimasta
nel cuore, grazie anche a voi di Bell’Italia.
Maura Pregnolato, Mortara (Pavia)


Una cala “segreta” in Sardegna
Compro Bell’Italia dal primo numero e li
conservo ancora tutti, trent’anni di rivista mi
hanno accompagnato alla scoperta o
riscoperta di tanti luoghi. Il ricordo più


simpatico della vostra rivista è stato in
Sardegna, estate 1988. Eravamo in vacanza
nel sud-ovest dell’isola, a Calasetta; avevo
letto un articolo su Cala Domestica,
un’incantevole insenatura della zona
mineraria, la segnaletica non ci aiutava per
trovare la spiaggia e ovviamente i navigatori
non c’erano; fermammo una macchina di
passaggio per chiedere informazioni, ma
incrociammo un altro turista che alla nostra
domanda rispose in stretto dialetto fiorentino
«La si legge tutti Bell’Italia, eh...».
Giuseppe Ametrano, Boscoreale (Napoli)

Dall’Ungheria a Pitigliano
Sono Judit Lovas di Budapest e dal primo
numero lettrice appassionata della rivista,
grazie a un buon amico che mi ha fatto
un abbonamento. Ho tutti i numeri. Come

30

anni Alla scoperta del Bel Paese

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