Bell_39_Italia_-_Maggio_2016

(Maria Cristina Aguiar) #1

22 Bell’Italia


L’isola di San Giulio nel lago d’Orta
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Fin dal primo numero, ho trovato nella rivista una miriade di luoghi incredibili: San
Gimignano, le Cinque Terre, Dolceacqua, Glorenza, Santa Caterina del Sasso sul lago
Maggiore, Orta San Giulio... Per me abitante nel profondo Sud, con la “famigerata”
Salerno-Reggio Calabria da percorrere, non è stato assolutamente facile raggiungere
quei luoghi stupendi, ma valeva la pena fare tutti quei sacrifici. Grazie a Bell’Italia ho
conosciuto meglio anche la mia Sicilia, con posti quali Sperlinga, Erice, Scala dei Turchi!
Angelo Pirri, Francavilla di Sicilia (Messina)

lettrice fedele molto spesso ho usato
i vostri articoli come guida per scoprire i siti
paesaggistici o culturali. Durante trent’anni
ho scoperto così tanti luoghi bellissimi del
più bel Paese del mondo. Il primo, forse, più
bello è stato Pitigliano in Toscana (Bell’Italia
10, febbraio 1987), dove sono andata con
un’amica fiorentina ed è stata una meraviglia
con il Palazzo Orsini. L’altra meraviglia è stata
Porto Venere (Bell’Italia 32, dicembre 1988).
Purtroppo soltanto pochi sono i posti che ho
potuto visitare, ma vederli in questa bella
rivista mi dà una grande gioia e divertimento
ed ho la possibilità di leggere in italiano.
Judit Lovas, Budapest


Nel cuore, una Liguria sconosciuta
Comprare e poi abbonarmi a Bell’Italia ha
significato per me diventare adulta. Avevo
poco più di vent’anni e sfogliando il primo
numero della rivista ho capito che esistevano
altri luoghi rispetto ai pochissimi che avevo
frequentato durante le vacanze estive con la
mia famiglia. Nel luglio 1987 mi sono laureata
e grazie ai suggerimenti della rivista ho
organizzato il mio primo piccolo viaggio:
Pigna, Triora, Dolceacqua, Bussana Vecchia,
una Liguria sconosciuta e credo non solo a
me. Ricordo che gli alberghi suggeriti
sembravano troppo lussuosi per me e il mio
fidanzato (oggi mio marito), così abbiamo


fotocopiato gli indirizzi delle pensioni sulle
Pagine Gialle... Oggi è preistoria, ma la magia
di quel viaggio è per noi ancora viva.
Maria Grazia Besozzi e Flavio Sguazzotti,
Candia Lomellina (Pavia)

Galeotto fu il Ninfeo di Lainate
Tra i molti bellissimi luoghi che la rivista mi ha
fatto scoprire non posso non ricordare Villa
Litta di Lainate, con il suo ormai famoso
Ninfeo di grotte, mosaici, statue e giochi
d’acqua, nella periferia nord di Milano. Il
servizio apparve proprio nei primi numeri
della rivista, in occasione dei primi restauri
del Ninfeo, ed evidenziava la necessità di uno
sforzo straordinario per far rinascere dal
degrado tanta bellezza, anche in supporto ai
volontari dell’associazione “Amici di Villa
Litta” che gratuitamente aprivano la villa alle
visite. La curiosità nata dalle pagine della
rivista mi spinse a Lainate e dopo poco
diventai anch’io volontario dell’associazione,
trovando nel gruppo buoni amici e tanta
voglia di collaborare per un progetto di
rinascita culturale che è riuscito, visto che
oggi la villa è conosciuta, valorizzata e molti
lavori di restauro sono stati realizzati.
La villa è stata anche la meravigliosa
scenografia della festa delle nozze con
mia moglie Elisabetta.
Marco Farina, Olgiate Comasco (Como)

Cascata delle Marmore
Sono lettore da sempre, e abbonato alla
rivista dal secondo anno, custode geloso di
tutti i 360 numeri che consulto sempre prima
di mettermi in viaggio. La rivista mi ha fatto
scoprire, e apprezzare, vari luoghi del nostro
meraviglioso Paese. Tra le altre ricordo una
gita, con la famiglia, alla scoperta di Norcia
e poi alla cascata delle Marmore nel cuore
verde dell’Italia. Allego la foto (sotto) che
ritrae le mie figlie, Giulia e Ilaria, davanti
alle cascate con il numero 50 del giugno
1990 che ci ha fatto da guida.
Roberto Biagini, Pistoia

Dall’Olanda alle necropoli etrusche
La mia prima conoscenza con la vostra rivista
avveniva nella libreria italiana Bonardi ad
Amsterdam, durante il mio studio italiano.

30

anni Alla scoperta del Bel Paese

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