Il borgo di aprile era: Cetara (Salerno)
Qualche indizio qua e là... Visto dall’alto assomiglia a una goccia; in
inverno, sotto la neve, a una nave incagliata
nel ghiaccio. La sua singolare struttura
ha incuriosito un grande artista, celebre
per le sue costruzioni impossibili, che lo ha
riprodotto in una litografia. Il toponimo
del borgo viene forse dal nome della dea
romana dell’abbondanza, oppure significa
castello. Ci troviamo nel centro Italia,
all’interno di un magnifico parco nazionale.
I primi lettori
che hanno indovinato:
Eleonora Giordano, Siena; Giorgia Russo,
Cava de’ Tirreni (Sa); Arcangelo Spadaro,
Massafra (Ta); Riccardo Majocchi, To r i n o;
Fausto Cappelletti, Peschiera Borromeo
(Mi); Giulio Resina, Pistoia; Laura Di
Lucia, Tr i e s t e. Tr a g l i a b b o n a t i: Alessandro
Tironi, Nichelino (To); Marilena Spadoni,
Solarolo (Ra); Manuela Salaris, Novara.
Un viaggio tra i borghi più belli d’Italia che metterà alla prova la vostra conoscenza
del Bel Paese. Riconoscete la località interpretata dalla matita di Matteo Pericoli?
Chi invierà la risposta esatta potrà proporre il soggetto per uno dei prossimi numeri
Un paese della Costiera Amalfitana la
cui vocazione alla pesca risale a tempi
remoti: il toponimo verrebbe dal latino
cetaria o dal greco keteia, cioè tonnara.
Il prodotto tipico è la colatura di alici,
condimento affine al garum, la salsa di
pesce cara agli antichi Romani (borgo
suggerito da Rosa De Luca, To r i n o ).
a cura di Sandra Minute
252 Bell’Italia
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oppure: Bell’Italia,
Corso Magenta 55, 20123 Milano
I borghi disegnati di Matteo Pericoli scrivete a