Bell_39_Italia_-_Maggio_2016

(Maria Cristina Aguiar) #1

24 Bell’Italia


Da 30 anni Bell’Italia ha
parlato a giovani e ad anziani
per risvegliare in loro il
desiderio di conoscere
e illuminando piccole e grandi
mete verso cui rivolgersi per
vacanze o per una giornata
intima di contemplazione.
Inoltre questa rivista favorisce e
sprona il turismo che potrebbe,
se seriamente studiato e
programmato, diventare un
punto determinante per
l’identità futura italiana nonché
una cospicua fonte di
occupazione. Tutti noi
confidiamo dunque in questa
approfondita presa di coscienza
che unisce salvaguardia
dell’ambiente, valorizzazione
dei beni artistici e quella
agricoltura frammentata e
onesta che offre al visitatore
l’incanto di un paesaggio
esente da cementificazioni
e ricco di biodiversità.

——
Giulia Maria Crespi
Fondatrice e Presidente Onorario
del FAI-Fondo Ambiente Italiano

Scicli e le sue chiese barocche
____
Dal maggio 1986 sono un vostro appassionato
lettore e ho scoperto e visitato luoghi a partire
dalla Valle D’Aosta fino alla Sicilia; proprio in
questa regione l’ultima gradita sorpresa:
Scicli con le sue chiese barocche, i monumenti
e la cortesia dei suoi abitanti.
Francesco Rovida, Rosate (Milano)

Ci trovavo il numero 45 di Bell’Italia, gennaio



  1. Con un servizio avvincente titolato
    “Antiche mura, erano Etruschi”. L’articolo
    e le foto di Norchia (Viterbo) mi hanno
    affascinata per sempre. Solo nell’ottobre 2002
    mio marito ed io visitammo questa terra degli
    Etruschi e il sito di Norchia, appena segnalato
    in quei tempi. Eravamo i soli visitatori in un
    giorno pieno di sole, con le tinte autunnali,
    in un silenzio assoluto. Un’esperienza
    indimenticabile! Mi ricordo l’atmosfera
    perfino un po’ misteriosa. Solo noi due
    al centro di tutte quelle tombe etrusche.
    Elly van Niekerk, Luttenberg, Paesi Bassi


Strassoldo, un gioiellino in Friuli
Pur essendo lombardo, conosco molto bene
il Friuli per due motivi. Il primo: come tanti,
allora ragazzi, ho prestato servizio militare a
Palmanova. Il secondo: negli anni Novanta


ho vissuto per cinque anni a Udine. Ma
senza il vostro contributo mi sarei perso
quel gioiellino che è il borgo di Strassoldo,
pur essendo transitato molte volte per
quella strada che porta ad Aquileia e Grado.
Beppe Mazzi, Milano

Pienza, magica e misteriosa
Da qualche anno Bell’Italia accompagna
la mia esistenza, facendomi scoprire ed
apprezzare luoghi noti e meno noti della
nostra splendida Italia. Ebbene a pagina
86 del numero 54 (ottobre 1990) scoprii
un luogo magico e misterioso: “Il trapezio
dei perché”, ovvero piazza Pio II a Pienza.
Da allora sono state innumerevoli le mie
visite in quel luogo ed ogni volta scopro
qualcosa di nuovo godendo dell’equilibrio
che offre questo luogo incantato.
Ludovico Paramano, Anagni (Frosinone)

Esplorando l’entroterra ligure
Grazie al vostro suggerimento, abbiamo
scoperto i paesi dell’entroterra ligure:
Dolceacqua, Apricale, Pigna e Triora, che,
pur vivendo in Liguria, non conoscevamo,
e ci sono piaciuti molto. Inoltre, essendo
amanti della buona cucina, abbiamo spesso
seguito i vostri consigli sui ristoranti... e non
abbiamo mai sbagliato!!!
Gianni e Monica Pessano,
Cairo Montenotte (Savona)

Un borgo segreto nel Bergamasco
La località che ho conosciuto grazie a
Bell’Italia e che più di altre mi è rimasta
nel cuore è Cornello dei Tasso, in provincia di
Bergamo: è stata una vera sorpresa trovare
un minuscolo borgo sconosciuto e isolato
dalle grandi vie di comunicazione, così ricco
di storia e così ben tenuto. Ne racconto agli

30

anni Alla scoperta del Bel Paese

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