Bell_39_Italia_-_Maggio_2016

(Maria Cristina Aguiar) #1

50 Bell’Italia


In viaggiocon Antonio Paolucci


Caratteristica della Galleria delle Carte
Geografiche è di essere abitata dalla sto-
ria. La carta dell’Emilia Romagna non
fa eccezione. Abbiamo visto il passaggio
del Rubicone di Cesare, vediamo, nel
territorio che all’epoca apparteneva al
ducato di Parma e Piacenza, la batta-
glia sul fiume Trebbia con gli elefanti
di Annibale che fanno a pezzi l’esercito
romano. Ma c’è anche, rappresentata
nella stessa zona geografica, la battaglia
di Fornovo del 1495 fra Carlo VIII di
Francia e i principi italiani. Nei pressi
di Ferrara, fra il fiume Secchia e il Po,
c’è la piazzaforte di Mirandola che papa
Giulio II Della Rovere assediò e conqui-
stò nel 1511. Anche questa gloria della
Chiesa viene rappresentata, al pari del-
la macelleria della battaglia di Ravenna
fra i francesi e la Lega Santa (1512).


DALL’ARCO DI RIMINI
AI CAVALLI DI PIACENZA
Per capire la storia artistica della regio-
ne, bisogna percorrere la Via Emilia. Si
comincia da Rimini perché da Rimi-
ni, dall’arco trionfale eretto in onore
dell’imperatore Augusto, ha inizio la
grande strada. L’Arco di Augusto, al
punto di congiuntura fra la Flaminia
e l’Emilia, è stato la cruna dell’ago


dell’Italia storica. Tutti sono passati da
lì: Dante Alighieri e Giotto, San Fran-
cesco e il Petrarca, Martin Lutero e i
generali di Napoleone, i paracadutisti
di Kesselring e le truppe alleate della
Liberazione. Da Rimini la Via Emi-
lia porta a Cesena con la Biblioteca
Malatestiana, documento perfetto
dell’umanesimo quattrocentesco: i
codici preziosi ancora custoditi negli
alloggiamenti d’epoca, l’atmosfera ra-
refatta, fuori del tempo, di un luogo
consacrato alla religione dei libri. Forlì
è il campanile smisurato di San Mercu-
riale, meridiana di Romagna perché è
visibile da ogni parte come «l’azzurra
visione di San Marino» (Pascoli). Forlì
è il venetismo gentile di Marco Palmez-
zano “genius loci” nell’età del Rinasci-
mento ed è la piazza Aurelio Saffi che
gli architetti del Duce, nativo di quei
luoghi, trasformarono in uno scenario
metafisico alla Giorgio De Chirico.
Faenza è un’altra cosa. Faenza è l’Ate-
ne o piuttosto la Firenze della Romagna
come amavano chiamarla i suoi eruditi.
In effetti i contatti con la vicina Firenze
attraverso i valichi dell’Appennino so-
no stati frequenti e fruttuosi. La catte-
drale di Faenza è opera del fiorentino
Giuliano da Maiano. È fiorentino Biagio

Particolare della carta Placentiae et Parmae Ducatus con la battaglia di Fornovo, combattuta nel 1495 sul fiume Taro, presso
Parma, tra l’esercito di Carlo VIII di Francia e quello della Lega antifrancese promossa dal papa e da alcuni Stati italiani.

d’Antonio il pittore quattrocentesco più
conosciuto e più presente nelle chiese
e nella Pinacoteca Civica. È romagnolo
ma educato a Firenze, accanto a Fattori
e a Signorini, Silvestro Lega campio-
ne del movimento pittorico detto dei
Macchiaioli. Il viaggio sulla Via Emilia
raccontata nella Galleria delle Carte Ge-
ografiche continua toccando le grandi
città di Bologna, di Modena, di Parma,
per concludersi a Piacenza nella piaz-
za che in vista del Po ci accoglie con i
bronzei cavalli farnesiani di Francesco
Mochi, uno dei più grandi scultori di
età barocca. La deviazione verso Ra-
venna, verso l’ipnotico splendore dei
mosaici bizantini è variante necessaria
del viaggio ma è Bologna, seconda ca-
pitale dello Stato della Chiesa, la re-
gina dell’affresco che descrive l’Emi-
lia Romagna nella Galleria Vaticana.
Si capisce perché. Era di Bologna, già
professore all’Università e membro di
una importante famiglia, papa Gregorio
XIII Boncompagni.

Musei Vaticani, Città del Vaticano, viale Vaticano,
06/69.88.46.76, 06/69.88.31.45, mv.vatican.va
Da lunedì a sabato, ingresso 9-16, chiusura 18;
biglietto 16 €. Domenica chiuso tranne l’ultima
del mese, ingresso 9-12, chiusura 14; gratuito.

RIMINI
Arco di Augusto,
largo Giulio Cesare.
CESENA
Biblioteca
Malatestiana,
piazza Bufalini 1,
0547/61.08.92.
Lunedì 14-19,
martedì-sabato
9-19, domenica
10-19; visite
guidate alla
biblioteca antica
ogni 40 minuti; 5 €.
FORLÌ
Basilica di San
Mercuriale, piazza
Saffi, 0543/2.56.53.
Aperta tutti i giorni
dalle 7,30 alle 19;
ingresso libero.
FAENZA
Cattedrale,
piazza Libertà,

0546/66.45.10.
Aperta tutti i giorni
dalle 7 alle 12 e
dalle 16 alle 18,30;
ingresso libero.
Pinacoteca Civica,
via Santa Maria
dell’Angelo 9,
0546/68.02.51.
Aperta il sabato, la
domenica e i giorni
festivi: da ottobre
a maggio 10-18,
da giugno a
settembre 10-13
e 15-19. È visitabile
anche da martedì
a venerdì, 10-13
(previa telefonata).
Ingresso 3 €.
PIACENZA
Statue equestri
di Alessandro e
Ranuccio Farnese,
piazza Cavalli.

Soste d’arte

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