VENEZIA
<<La città sembrava Venezia. O almeno credo. Era
una città Rinascimentale, indubbiamente. Forse è
più probabile fosse Firenze, visto che a Venezia
non ci sono mai stato>> – disse il Signor Monk
guardando il soffitto, disteso sulla poltrona verde
scuro decorata di orli e merletti color oro,
piuttosto rassomigliante a un pezzo d’antiquariato.
La seduta era posizionata al fondo dello studio,
tappezzato con della moquette impolverata e
visibilmente datata, ora di un beige frutto di anni e
anni di ingiallimento del suo bianco originario.
<<Dottore, gli unici ricordi che ho di Venezia sono
dei servizi in televisione sull’acqua alta in Laguna!
Piazza San Marco annaffiata e i turisti in tuta da
sommozzatore. Storie di pura cronaca che lasciano
poco spazio alla fantasia onestamente...fredde...
asettiche...>> – il signor Monk girò lo sguardo alla
sua sinistra, corrucciando un attimo le sopracciglia
all’incontro diretto con la luce solare, la quale
ricoprì in quel momento gran parte del suo viso
rugoso.
Una finestra rettangolare dava sul marciapiede
esterno, attraverso la quale i passanti potevano
sbirciare all’interno dello studio. La poltrona era