LA PAROLA AUTENTICA - DEFINITIVO

(Pierfra99) #1

dottore ancora una volta: - <<autentiche dottore,
capisce?>>.
<<Ma certo Jeffrey, certamente...>> - rispose il
dottore con un sorriso accennato. Disegnava
traiettorie circolari con la matita. Sul taccuino, si
leggeva, in elenco: “Patate; Cous Cous; Pane
azzimo; Gamberoni surgelati; Sapone neutro;
Mutande...”.
<<Oh Jeffrey! Come mi chiavama la mia amata
Linda, quanto mi manca...ecco cosa le dovevo
dire! Dottore! Dottore! Mi sono ricordato
incredibilmente dottore, mi ascolti!>> - il signor
Monk si agitava vistosamente sulla poltrona. Il
dottore si avvicinò a lui con la sedia, ripose il
taccuino nella tasca e gli prese la mano destra,
tremante. Si chinò e gli accarezzò il volto
dolcemente, spostandogli i pochi capelli bianchi
dalla fronte. Il Signor Monk gli strinse la mano e lo
guardò fisso, concentrato.
<<Allora passeggiavo per Venezia e arrivavo nei
pressi proprio di Piazza San Marco! Lì però c’era
una scalinata che scendeva su una piazzetta ancor
più piccola, con il pavimento a scacchi...
camminando per pochi metri si poteva arrivare ai
piedi del Duomo di Firenze...allora forse ero a

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