LA PAROLA AUTENTICA - DEFINITIVO

(Pierfra99) #1

Firenze, non a Venezia...vabbè in ogni caso, non è
importante. Io rimanevo al di qua della scalinata e
da posizione sopraelevata osservavo una scena
stupenda, che mi tolse il fiato: una ragazza al
centro della piazzetta sottostante, in posa per il
fidanzato che le stava scattando una foto davanti
al Duomo; bene dottore, in quell’esatto momento,
proprio mentre il giovane scattava la foto...una
scolaresca! Arrivò dal nulla una classe intera di
bambini, di pargoli, avranno avuto sette o otto
anni massimo, festosi, felici...corsero alle spalle del
ragazzo e incominciarono anche loro a scattare
foto alla ragazza...in quell’istante, fu la giovane a
diventare il monumento, l’attrazione...non il
Duomo, non la piazzetta...magnifico...>>.
Non appena il Signor Monk terminò il racconto
scoppiò in un pianto liberatorio e accasciò la testa,
esausto, sulle mani del Dottore. Quest’ultimo
continuò ad accarezzarlo e attese in silenzio per
qualche minuto, guardando fuori dalla finestra.
Qualcuno dal marciapiede, passando velocemente
vicino la finestra, salutava per un attimo, prima di
scomparire. Il Dottore tirò su la camicia e guardò
l’orologio da polso sul suo braccio destro, ancora
attorno al capo del Signor Monk. Sorrise di gusto: -

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