LA PAROLA AUTENTICA - DEFINITIVO

(Pierfra99) #1

PROEMIO


Gli aghi degli abeti che costeggiavano la via - lungo
il sentiero bianco e netto che si districava tra la
boscaglia fitta, di un verde scurissimo e
profondissimo - galleggiavano mestamente in
pozzanghere di neve sciolta, alla fioca luce del
mattino. Il loro decorso, lungo quanto un intera
nottata, diede la percezione di tre autunni interi.
Dapprima la bufera, coi suoi fiocchi candidi e
luminosi, si abbatté sui rami apparentemente
fragili, come una tempesta di meteoriti
improvvisa. Il cielo chiaro di notte, cosparso di
nuvole dense, divenne tutt’a un tratto di nuovo
scuro e striato, di rosa e turchese. Migliaia di stelle
si fecero largo, presero coraggio e tornarono a
illuminare il mondo. Ora la nevicata rassomigliava
una pioggia di comete, grosse come lampadari,
gentili nel loro appendersi qua e là; sembrava
quasi come se non ci fosse superficie aerea a
sufficienza per tutti quegli astri, ora prepotenti e
esuberanti nel volersi mostrare uno più dell’altro,
tanto da spintonarsi e far cadere i più deboli giù,
sulla Terra. L’abete rosso, nonostante la sua
conformazione esile e scarna, nasconde una
robustezza d’animo che si traduce in tenacia fisica,

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