108 dove maggio - 2016
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la Grecia che non delude mai, semplice, generosa,
piena di luce e magia. Astypalea è l’isola fuori cata-
logo - apprezzata dagli ateniesi più sofisticati, ma anche
da francesi e tedeschi che qui hanno casa, con i piccoli
kafenion, i ristoranti che cucinano le verdure dell’orto
e il pesce fresco, i piacevoli studio sul mare. già parte
del Dodecanneso, ma con il paesaggio arido e l’archi-
tettura delle Cicladi, è rimasta sorprendentemente fuori
dalle rotte del turismo, nonostante ci sia l’aeroporto.
Baie deserte, mare color cobalto, isolotti dalle sabbie
candide, taverne sulla spiaggia, il cielo blu spazzato dal
vento, la Chora dominata dal Kastro e dalle cupole blu
delle chiese: il tesoro di astypalea, mai sbandierato, si è
conservato intatto. Per nulla modaiola, ha solo due bou-
tique hotel e una vita notturna concentrata nei pochi
locali di Livadi e della Chora. ma è perfetta per affittare
casa e scegliere una vacanza all’insegna della genuinità e
dei ritmi lenti.
cUpole blU e sapori aUtentici
La Chora è una delle più suggestive e meglio con-
servate dell’Egeo. Ci si perde volentieri tra le strade che
salgono tra i cubi bianchi delle case, colpiti dai lampi di
- astypalea
è l'isola più
occidentale
del dodecanneso.
la sua Chora, tra
le più spettacolari,
è un nido di case
candide e chiese. - il pylaia,
elegante boutique
hotel sulla strada
per livadi.
azzurro di porte e finestre. Si sale fino alla cima occupa-
ta dalla mole solenne del Kastro in pietra, il castello me-
dievale dei veneziani Querini, costruito nel duecento, e
si entra tra le mura in pietra e i torrioni che racchiudono
le cupole blu di Panagia tou Kastrou, la madonna del
Castello, e di Aghios Giorgios. i Querini governarono
l’isola fino al 1500: da qui presero il titolo di Stampalia,
e ancora oggi il doppio cognome, Querini Stampalia,
indica la famosa Fondazione di venezia.
La prima sosta è da Casa di Vino, nella Chora: si
curiosa tra gli scaffali per trovare i sapori autentici dell’i-
sola, il chlori e il ladotiri, formaggi di capra, il miele al
timo, la pougia, dolce tipico. a fermare la cascata di
candidi edifici, sull’altro lato, è la piazza delimitata dal
profilo imponente degli otto mulini a vento, allineati sul
costone. Scenografica di giorno, la Chora diventa ma-
gica quando il sole scende e si accendono le luci della
notte. È il panorama che si gode dalle terrazze sulla roc-
cia a picco sul mare di Akti, posto sulla costa di fronte,
in una posizione davvero fortunata. era quella della casa
dei genitori di dimitris Petridenas, che oggi gestisce il
ristorante insieme all’hotel in cui è stata trasformata la
dimora, per la verità piuttosto spartana. Con gli occhi
in casa È piÙ comodo asTYPalEa^1