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n ambiente concepito per fare in
modo che il soggiorno diventi una
vera e propria esperienza sensoriale,
con l’Arte a fare da trait d’union tra
il comfort e l’essenziale ricerca della
praticità. Sono questi i tratti distintivi
dell’HT6, il nuovo boutique hotel del
gruppo Pantheon Collection. «La
sfida di partenza - spiega l’architetto
Michela Di Nardo – è stata quella di
valorizzare la massimo ambienti che
mai prima d’ora si sarebbe pensato
di poter usare per la realizzazione di
suite». Il boutique hotel nasce infatti in
un grande open space su due livelli,
nel cuore meraviglioso del quartiere
ebraico. Impossibile non sottolineare
come per l’HT6 Boutique Hotel lo spa-
zio - sia quello esterno che quello in-
terno - sia al tempo stesso “funzione”
e “forma”. L’atmosfera che si respira è
quella di una storia antica, del tempio
del portico D’Ottavia nei pressi della
sinagoga, del fascino di uno dei siti
archeologici più significativi della città.
Tutto questo rivive anche all’interno,
in ambienti che evocano lo stile déco
degli Anni 30, reinterpretato secondo
i canoni della modernità. Inoltre, ogni
suite ha una personale mini Spa,
sempre nell’idea che il benessere
debba essere alla base di ciascun
soggiorno. «Devo dire – conclude l’ar-
chitetto Di Nardo – che questo primo
HOTEL TEMPIO 6 - Via del Tempio 6 - 00186 Roma, IT
T +39 06 6880 9597 - F +39 06 6889 2885 - http://www.pantheoncollection.comHT6 Boutique Hotel
Il nuovo boutique hotel del gruppo Pantheon Collection
anno di attività ci ha regalato grandi
soddisfazioni. Oltre ad una clientela
internazionale, paticolare attenzione è
stata rivolta alla comunità ebraica che
ci ha accolto con grande entusiasmo,
abbiamo già prenotazioni di eventi
per il 2017». E proprio a questa clien-
tela esclusiva l’HT6 Boutique Hotel
dedica soluzioni culinarie ad hoc,
una cucina gourmet che non smette
mai di sorprendere e di emozionare.
Del resto questa sembra essere una
vocazione innata per questo splendido
boutique hotel.ROMA
La capitale non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi,
è come un libro aperto ad ogni pagina, che si legge d’un fiato