Il Giardinaggio Step by Step - 8¯ uscita - Le orchidee

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32 Coltivazione e cura


La coltivazione delle orchidee non

richiede troppo tempo. Molte tollerano

qualche dimenticanza, ma di certo tutte

rispondono bene alle cure giuste. Seguite

questi semplici consigli per annafarle

e concimarle nel modo migliore.

Le orchidee assorbono l’acqua dal substrato
su cui crescono; le epifite prendono l’umidità anche
dall’atmosfera, attraverso le radici aeree. La maggior parte
preferisce acqua povera di calcio: ideale è l’acqua piovana,
ma si può utilizzare anche acqua filtrata o distillata
(vedi Fertilizzanti p. a fronte). Usate acqua a temperatura
ambiente per evitare shock termici.
Per valutare quando è necessario annaffiare, soppesate
il vaso prima e dopo l’annaffiatura. Molte orchidee in vaso
vanno annaffiate da sopra e lasciate scolare per togliere
l’acqua in eccesso. Il centro della pianta deve rimanere
asciutto, altrimenti marcisce: tamponate con salviette pulite
e strizzate l’acqua che si raccoglie fra le foglie e il colletto.

L’irrigazione eccessiva è la causa più comune della
morte di orchidee in vaso. Le radici si decompongono
e non assorbono più umidità, quindi la pianta si disidrata
e alla fine muore. L’uso commerciale di vasi trasparenti
permette di controllare lo stato delle radici.

L’irrigazione troppo scarsa produce sintomi che vanno
da pseudobulbi appassiti (sopra) in Cymbidium e Oncidium,
a foglie flosce e corrugate in Phalaenopsis. Controllate
le radici per essere certi che questi segni non siano dovuti
a eccessiva irrigazione, poi regolate le annaffiature.

Irrigazione e concimazione
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