Il Giardinaggio Step by Step - 8¯ uscita - Le orchidee

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46 Coltivazione e cura


Ampliare la propria collezione di

orchidee non è semplice come comprare

una busta di semi; per alcuni tipi

vi sono metodi diversi dalla divisione.

Per propagare gran parte delle orchidee

sono comunque necessari tecniche e

attrezzi speciali, quindi è meglio lasciar

fare agli esperti.

Laboratorio Nei laboratori per la produzione
commerciale, i semi sono seminati su agar in condizioni
sterili, secondo un metodo speciale. Ci vuole un anno
perché il seme germini e diventi abbastanza grande
da essere estratto dal vasetto e piantato all’esterno.

Seme Spesso le orchidee producono capsule contenenti
semi. L’impollinazione naturale di solito dipende da insetti,
ma si può eseguire anche a mano. Ogni capsula contiene
migliaia di semi. Il più piccolo del mondo è quello
di Ophrys, che sembra polvere impalpabile.

Altri metodi di propagazione

Semenzali di laboratorio

Quando i cacciatori di piante di epoca vittoriana portarono
a casa nuovi tesori, dovettero sì imparare a coltivare le
piante, ma anche a propagarle. Non tutte si riproducevano
naturalmente per seme; dato che mancava un
impollinatore adatto, molte andavano impollinate a mano.
La germinazione da seme si dimostrò un grosso ostacolo,
n quando non si scoprì che per produrre semenzali, nel
substrato dovevano essere presenti funghi micorrizici.
Il botanico americano Lewis Knudson fu il primo
a dimostrare che si potevano far germinare i semi di
orchidea in laboratorio su agar contenente non i funghi,
ma gli zuccheri naturali dei funghi e alcuni sali minerali.
Fu un progresso fondamentale. Ora si usano milioni
di semi l’anno, fatti crescere in ambiente controllato.
Il secondo passo signicativo fu la scoperta della tecnica
di clonazione delle piante. Anche se non tutte le orchidee
sono facili da clonare, gran parte di quelle che si vendono
oggi sono prodotte così.
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