Dialect Poetry of Southern Italy (Italian Poetry in Translation Book 2)

(Marcin) #1

papà tuo ch’è mbecchiatu, no’ cangiatu
e resta “calvrise”, o Libertà.
Ad Adami troverai zio Luigi / con zia Carlotta, / zia
Maria e Marianna, / che ti racconteranno della tua santa
Nonna / (e viene da l’Accària zio Felice): // Ti mostreranno
i luoghi che ho lasciato / tanto amati, che forse non vedrò
più, / ma mi comporto affinché tu riconosca / qui tuo
fratello e tua sorella e impari. // Bacia per me le mura della
vecchia casa / il “piccolo ceppo” usato per sedile davanti al
caminetto, / le ziette, zio Luigi caro, / sera e mattina, cento
volte ogni ora. / cerca tra le carte della libreria / qualche
ricordo della mia gioventù, / e sentirai l’odore e l’armonia /
di questa mia vita, che non ha più senso. // Quando sentirai
suonare il mattutino, / salta dal letto, spalanca il balcone, /
saluta il sole che dal Cariglione / s’alza maestoso al cielo
turchino. / Oh quante volte l’ha salutato / quand’era
giovane... (ma.. quant’anni fa?) / tuo padre ch’è
invecchiato, non cambiato / e resta “calabrese”, o Libertà.
//

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