Dialect Poetry of Southern Italy (Italian Poetry in Translation Book 2)

(Marcin) #1

e pe’ la stanza
z’arrespànne la pace e la frescùra.
da Pampùglie, 1973
Certe notti fatate ─ E scendi, sonno, scendi / su questo
cuore stanco / che non s’addorme... / Certe notti fatate, / il
rumore / io sento delle stelle / che girano minuto per
minuto; / il respiro / d’una rosa stordita di rugiada. / Lo
sfriccicare d’un grillo, / oppure un tordo / che vola
frusciando tra la siepe, / mi fa saltare, tremando, giù dal
letto. / Ma quando è mattutino / il cuscino / si fa dolce, di
giglio: / l’ombra di mamma / mi passa affianco, senza far
parola, e con le mani d’aria, / zitta zitta, m’accarezza la
fronte ed i capelli. / Mi si chiudono gli occhi / e, per la
stanza, si rispande la pace e la frescura.
(Traduzione di Mario Trofa)

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