Io non sono uno specialista di embriologia, ma da questo che ho
letto posso capire che dal momento del concepimento cioè quando
«gamete maschile, lo spermatozoo, e il gamete femmina, l’ovocita,
si uniscono» esiste l’uomo. Da questo momento la sua vita deve es-
sere difesa. Se la legge permette a ucciderlo senza le conseguenze
penali, allora questo significa che non è considerato come un esse-
re umano. Possiamo ucciderlo liberamente senza essere considerati
omicidi e criminali. Provate uccidere una persona già nata la quale,
giustamente, davanti alla società ha la propria identità. Senza dubi
s aremmo giustamente visti come omicidi e criminali. Saremmo
condannati! Perché uomo - embrione non ha gli stessi diritti? Per-
ché? Perché le persone che lo uccidono non sono accusati come
omicidi e criminali? Non è giusto, perché un embrione è un uomo,
vero in un’altra fase dello sviluppo, ma è un uomo. Non è una pata-
ta o cocomero, ma è un uomo. Ognuno di noi si è trovato in questa
fase dello sviluppo. Tutti noi siamo stati embrioni. Ripeto ancora
una volta. L’aborto è un omicidio spregevole perché contro un esse-
re umano innocente e indifeso! Sapete chi sono sostenitori
dell’aborto? Sono le persone che hanno ricevuto dono della vita dai
loro genitori e che non sono state abortite. Sono sicuro che loro
non amano se stesse e non amano la vita che hanno ricevuta. Per-
ché se amassero se stessi, amerebbero gli altri, specialmente i
bambini innocenti e indifesi. Gesù a riguardo insegna:
«Allora si accostò uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e,
visto come aveva loro ben risposto, gli domandò: Qual è il pri-
mo di tutti i comandamenti?. Gesù rispose: Il primo è: Ascolta,
Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore; amerai dunque il
Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e
con tutta la tua forza. E il secondo è questo: Amerai il prossimo
tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento più importan-
te di questi (Mc 12 28-31)».