«Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, questo mistero, per-
ché non siate presuntuosi: l’indurimento di una parte di Israe-
le è in atto fino a che saranno entrate tutte le genti. Allora
tutto Israele sarà salvato come sta scritto: Da Sion uscirà il li-
beratore, egli toglierà le empietà da Giacobbe ( Rm 11,25-
26)».
Gesù nel Vangelo di Matteo ci ricorda:
«Molti dei primi saranno gli ultimi e molti degli ultimi saranno
i primi ( Mt 19,30)».
Gli Israeliti come primi hanno ricevuto da Dio le promesse, però
come dice San Paolo, saranno gli ultimi nella conversione.
Terza riflessione.
Sono stati scelti per un compito unico:
Primo popolo con una fede monoteista.
Da questo popolo doveva nascere il Messia.
Sono per noi un esempio di cosa vuole fare Dio con tutti gli
uomini.
Sono la figura profetica dell’Antico Testamento che si realiz-
za nel Nuovo Testamento.
Quando il Messia è nato non lo hanno riconosciuto e lo hanno rifiu-
tato condannandolo sulla croce (cfr. At 3,14-17). Per questo motivo,
forse, erano dispersi nel mondo per 1878 anni. Questa dispersione
era il loro esilio, la loro penitenza. Dopo tutti questi anni sono tor-
nati alla Terra Promessa per prepararsi per l’ultima fase del proget-
to di Dio: la salvezza universale e totale dell’Universo. Prima di que-
sto evento, il popolo prediletto si convertirà come ultimo. Secondo
san Paolo quando questo succederà, possiamo essere sicuri che il
giorno del Signore è vicinissimo. Allora! Cari miei, non si scherza!
Cominciamo a preparare le valigie!? Cioè, i nostri cuori!
Il popolo d’Israele per sempre rimane il prediletto di Dio: