Shemà Israel
La lingua italiana mi piace, non soltanto perché è bella in sé, ma an-
che perché si può giocare con essa, è ricca delle parole omografe,
per esempio:
l’ancora – ancora,
togliere – tagliare,
la meta – metà,
la morale – l’amorale,
il capitano – capitano (capitare),
subito – subito (subire),
la pesca – pesca (pescare),
la legge – legge (leggere),
il riso – riso (ridere),
la menta – lamenta (lamentare),
la saliva – saliva (salire).
Vi propongo un gioco di parole che, in senso stretto, non sono
omografe, perché una parola ha origine dalla lingua ebrea e l’altra
dall’Italiano. Però in questo caso il gioco ci permette di capire una
cosa molto interessante e nello stesso momento importante. Chi è
sapiente e chi è stupido?
- «Shemà» (parola Ebrea) - מַ עשְׁ Ascolta. A volte detto Shemà
Israel in ebraico: יִשְׂ רָ אֵ ל שְׁ מַ ע Ascolta Israele è una preghiera
della liturgia ebraica. È, in genere, considerata la preghiera
più sentita, forse assieme al Kaddish. La sua lettura avviene
due volte al giorno, nella preghiera mattutina e in quella se-
rale. - «Scema/o» (parola Italiana) - Tardo di mente, di scarsissima
intelligenza, privo di significato, banale, persona molto
sciocca, persona schernita da tutti per la sua stupidità.