La fuga dalla morte

(Andrzej Budzinski) #1

Dove possiamo trovare la felicità vera?


Sicuramente per trovarla non si deve andare da nessuna parte, ma
abbiamo bisogno di un «movimento» molto intenso però immobi-
le. Boh? Movimento immobile? Fammi pensare? Significa, se non
sbaglio, fare tanta strada senza spostarmi? Mi piace idea! Perché
non mi stanco! Non devo muovermi! Attenzione! Forse la cosa più
difficile è proprio in questo movimento immobile è proprio rimane-
re immobili! Perché noi siamo abituati muoverci, abbiamo sempre
da fare, sempre corriamo pieni di ansia e tu ci proponi!? Movimen-
to immobile! Non sono così sicuro di riuscire a rimanere fermo,
troppo difficile!
Adesso vi invito, seguitemi un passo dopo altro e così per l’eternità
che è senza inizio e senza fine. Già potete intuire qualcosa, è un
viaggio molto profondo e lungo, praticamente non si finisce mai.
Viaggio eterno come va lontano. Il passo deve essere moderato. Ri-
cordatevi abbiamo tutta l’eternità. Non c’è fretta. Non si finisce mai.
Allora mi domando: Che senso ha fare qualcosa che non riesco a fi-
nire mai? Sembra che non ha senso, ma io ti dico che è soltanto ap-
parenza. Invece ha senso eccome. All’inizio provate a immaginare
che stiamo costruendo o ricostruendo una casa. Spero che avete
più o meno l’idea di come si fa. Intorno a noi vediamo tanti cantieri.
Secondo voi che cosa è più importante della casa: La facciata? L’ele-
vazione? Quello che è fuori della casa o quello che è dentro di
essa? Qualcuno può dirmi: tutto è importante. Confermo e dico, hai
ragione, ma come sapete bene, nella vita tutti dobbiamo fare la
scala dell’importanza. Anche in questo caso proviamo a ragionare:
se la casa esteriormente è completa e ben rifinita, tutti vedendola
dicono: che bella! Perché da fuori sembra così, m se dentro è inabi-
tabile, perché non c’è niente, nessun servizio. Ditemi per piacere! A

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