La fuga dalla morte

(Andrzej Budzinski) #1

grande scolapasta piena di buchi che perdono da per tutto! Questi
buchi sono troppi. La ricchezza d’Italia esce e si spande dappertut-
to. Troppi buchi. Tanti. Troppi. Cari italiani che Dio ci aiuti. Ripeto
ancora una volta, l’Italia è la culla dell’Europa e politici cosa fanno?
Che è diventata il culo dell’Europa.
In Polonia, una volta, c’era un «brigante», considerato tale dalla
classe del potere, che si chiamava Janosik. Sapete cosa faceva?
Prendeva dai ricchi per dare ai poveri. In Inghilterra era Robin Hood
che faceva lo stesso. Qua invece sono briganti che si chiamano poli-
tici, che derubano i poveri per dare ai ricchi. Sembra! Magari sem-
bra! I politici pensano intensamente, non come aiutare, ma come
fregare il popolo! Sembra che i politici siano i nemici del popolo che
si deve difendere da loro! Assurdo, ma è purtroppo vero.
Adesso, proprio adesso, pensando mi è venuta una domanda per
noi tutti. Ma la colpa è soltanto dei politici? Cosa pensate? Forse è
la colpa di noi tutti? Certamente più o meno! Qualcuno più! Qual-
cuno meno! Penso che la colpa è di tutti! Per capire meglio il mio
ragionamento provate a seguirmi! Da dove vengono i politici? Dalla
luna? Dall’altro pianeta? Sono venuti sulla Terra con l’astronave op-
pure sono cittadini della madre Terra? Sono la carne dalla nostra
carne e sangue dal nostro sangue? Penso che nessuno di noi ha
dubbi. Sono come noi. Sono dalla Terra. Hanno qui le famiglie. Han-
no finito qui le scuole. Sono cresciuti con noi. E adesso? Adesso
stanno realizzando tutto quello che hanno imparato nelle famiglie,
nelle scuole, nella nostra società. Loro purtroppo, ma veramente
dico purtroppo, rispecchiano noi! Lo so. Lo so, è difficile da pensare
e da accettare, ma se cominciamo a pensare sinceramente dobbia-
mo dire. Loro sono dei nostri! Cittadini della Terra!
Altra domanda! Siamo sicuri che nei loro posti saremmo stati diver-
si? Sinceramente ho i miei dubbi! Vi ricordate che cosa ho scritto
un po’ prima? «Il modo di vedere si cambia dal posto di sedere!»

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