sorprendeva. Questo era bellissimo. Lo adoravo. Un piccolo ge-
sto da parte sua, delle tasche piene, suscitava in me il desiderio
di incontrarlo. Non vedevo l’ora.
Sentite questo nei vostri cuori? Basta veramente poco per accende-
re negli altri il desiderio della ricerca della verità e della scoperta
dei misteri. Quando, ancora oggi, penso a mio nonno, lo penso at-
traverso le tasche piene di sorprese. Grazie nonno. Soltanto per
questo tuo semplice gesto tu meriti il cielo. In quel momento, du-
rante l’incontro ho ricevuto un’altra «illuminazione». Ho capito da
dove ho ricevuto l’idea delle tasche vuote. Era la mia l’esperienza
del passato, la quale è uscita quarant’anni dopo in modo improvvi-
so e sorprendente. Ancora una volta! Grazie nonno! Mi hai insegna-
to, che:
Per dare devo ricevere!
Per ricevere devo dare!
È un arricchimento reciproco!
Questa regola non riguarda soltanto le cose materiali, ma anche
quelle spirituali e mentali, tutti i doni che possediamo, anche noi
stessi. La nostra vita dovrebbe essere un continuo scambio di beni
tra le persone. Non è possibile soltanto dare, dare e dare, perché
prima o poi, mi svuoto e arrivo al punto che non avrò niente da
dare. Non è possibile, ne anche, soltanto prendere, prendere e
prendere. Così si comportano gli egoisti, accumulano e pensano a
loro stessi. Sapete che l’acqua ferma marcisce ed è piena di alghe,
perde la freschezza e non si può berla perché fa male.
Ricevere e dare!
Dare e ricevere!
Ecco il flusso dello scambio!
Ecco il flusso della vita!
In questo modo non mancherebbe niente a nessuno. Adesso la pri-
ma domanda molto importante: Da dove prendere? Sarebbe ideale