mo spesso anche come Ponzio Pilato davanti agli Ebrei per pulire le
nostre coscienza e scaricare la responsabilità sugli altri:
«Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto cresce-
va sempre più, presa dell’acqua, si lavò le mani davanti alla fol-
la: Non sono responsabile, disse, di questo sangue; vedetevela
voi! E tutto il popolo rispose: Il suo sangue ricada sopra di noi e
sopra i nostri figli (Mt 27,24-25)».
La conseguenza del peccato del rifiuto di Dio non tocca soltanto
noi, ma cade anche sugli altri che vivono intorno a noi e dopo di
noi: «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli». Non pensate
che lavando le mani ci salviamo dalla maledizione del peccato
dell’ambiguità. Non è possibile rimanere fuori della decisione. Se ci
sosteniamo dalla responsabilità della decisione siamo lo stesso col-
pevoli. Ascoltiamo Gesù cosa ci dice:
«Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal mali-
gno (Mt 5,37)».
L’ambiguità proviene dal maligno! Non è possibile nello stesso mo-
mento accontentare due padroni, il bene e il male! Non si può ser-
vire due padroni! Dio e il diavolo! No! Non si può contrattare e non
si può trovare d’accordo con il diavolo! Perché lui desidera soltanto
una cosa, distruggere tutto che è di Dio. Vuole rovinarci. Se gli per-
mettiamo un po’, vuole di più e sempre di più. Non è mai sfamato
del male. Lui odia se stesso, Dio, noi e tutto quanto che Dio ha crea-
to. Odia tutto.
Noi cristiani non siamo coglioni! Siamo figli di Dio che è sapienza
assoluta! Per favore! Ricordiamoci di questo! Cristiani si! Coglioni
no! Capisco che dobbiamo amare come Gesù, questo è giusto! Lui
ha dato la propria vita per salvare tutti. Però! Non dobbiamo essere
coglioni! Non possiamo accettare il male, per un motivo molto
semplice: Perché il male proviene dal coglione più grande - dal dia-