davanti al Padre mio che è nei cieli. Non pensate ch’io sia venu-
to a metter pace sulla Terra; non son venuto a metter pace, ma
spada. Perché son venuto a dividere il figlio da suo padre, e la
figlia da sua madre, e la nuora dalla suocera; e i nemici
dell’uomo saranno quelli stessi di casa sua. Chi ama padre o
madre più di me, non è degno di me; e chi ama figliuolo o fi-
gliuola più di me, non è degno di me; e chi non prende la sua
croce e non vien dietro a me, non è degno di me. Chi avrà tro-
vato la vita sua la perderà; e chi avrà perduto la sua vita per ra-
gion mia, la troverà. Chi riceve voi riceve me; e chi riceve me, ri-
ceve colui che mi ha mandato. Chi riceve un profeta come pro-
feta, riceverà premio di profeta; e chi riceve un giusto come giu-
sto, riceverà premio di giusto. E chi avrà dato da bere soltanto
un bicchiere d’acqua fresca ad uno di questi piccoli, perché è un
mio discepolo, io vi dico in verità che non perderà punto il suo
premio (Mt 10, 32-42)».
Riconoscere Gesù significa anche riconoscere la sua legge, la legge
di Dio. Chi non riconosce questa legge oppure vedendo che è abu-
sata, sta zitto, sta rinnegando Dio. Spero che avete capito che in
gioco è la vita eterna. Chi riconoscerà Gesù davanti agli uomini - il
cielo, ma chiunque lo rinnegherà davanti agli uomini - l’inferno!
Guardate che è una cosa seria! La cosa molto importante e noi cri-
stiani non possiamo essere indifferenti a tutto ciò che sta succeden-
do nel mondo, perché l’indifferenza è la strada sicura verso la rovi-
na e distruzione. Dobbiamo attivarci spiritualmente e politicamen-
te. Cosa vi propongo?
Prima di tutto Dio, però non qualsiasi, ma Gesù.
La Parola di Dio, la Bibbia.
La Chiesa, ascoltare e comprendere il suo insegnamento.
La vita della preghiera e dei sacramenti.
Coinvolgimento nella vita sociale e politica, certamente
ognuno secondo le proprie possibilità e capacità.