Pier Paolo Sarpi - L\'inquisizione nella Serenissima Repubblica

(Joyce) #1

non hebbero prima notizia della priggionia, che della
liberazione, dissero apertamente, che se li fosse andata la
nova della priggionia sola, senza quella della liberatione,
haverebbono impriggionato il Cardinale, alquale mandò il
Governatore à significar il tutto, ed il Cardinale accomodatosi
alla necessità si partì, e le novità furono ritrattate.
Questi pericoli mostrano, che non solamente la malizia può
causar inconvenienti, mà anco l'imprudenza, e zelo indiscreto: e
però convien invigilare assiduamente, e non lasciar sminuire
quella facoltà d'intervenire in tutte le Azioni di quell'Offizio,
laqual Dio per sua providenza hà fatto sin adesso conservare, e
mediante laquale si può ovviare à tutti li pericoli publici, ed
anco alli gravami delli sudditi.
Essendo dunque chiaramente mostrato, che l'Offizio
dell'Inquisizione non è antico nella santa Chiesa, e che in
questo Dominio è stato instituito nella forma al presente
costumata dalla Republica medesima, come Offizio suo proprio,
e stabilito per concordato con la sede Apostolica, ed essendo
spiegate le cause, che indussero à quella deliberazione, e la
necessità che costringe, à conservar inviolata la forma già
instituita, restano con queste considerazioni pienamente
spiegati, e provati li fondamenti del primo Capo di questa
scrittura.
Il secundo, e terzo Capitolo non hanno bisogno d'essere
maggiormente dichiarati, o provati.
Il quarto, dove si pone il Carico degl'Assistenti in quattro casi,
richiede qualche considerazione. Quanto al primo caso,
d'eseguir le giuste determinazioni dei Giudici, non può esser
messo in difficoltà. Il secondo, e terzo, d'impedire la
determinazione usurpativa dell'autorità temporale, overo
precipitosa, o con manifesta ed ingiusta oppressione, e nei casi
dubij far soprasedere, ed avisare, sono non meno necessarij
del primo. Perche gl'Inquisitori, per lopiù, eccedono la loro
potestà legitima. E per prova di ciò, non fà bisogno allegar

Free download pdf